Pecile 5,5. Non è ancora diventato indispensabile per la squadra e si fa l'ultimo quarto a sedere. Soffre la stazza di Delfino all'inizio, poi contro Pozzecco se la gioca. Buoni i 3 recuperi.
Richardson 7,5. Meriterebbe anche di più se ogni tanto si ricordasse di non essere infallibile. Forza in alcune situazioni, ma mostra il suo talento e anche gli attributi. Percentuali totali sotto il 50%, ma nei momenti caldi la squadra sa che può contare su di lui. Anche 4 assist.
Beric 6,5 Batte una specie di record nei falli subìti: ben 9. Poi però dalla lunetta non capitalizza: chiude con un imperdonabile 4/10. Non ha ancora vinto del tutto le sue angosce. Discreto dall'arco con 3/7, battagliero nel duello fratricida con Scepanovic.
McGhee 5,5. La Skipper riesce a tagliarlo fuori dal vivo del gioco per tutto il primo tempo. S'impantana nei falli, la sua prestazione finisce per essere ad intermittenza, in campo solo per 18'.
Lacey 5. Non entra mai in partita. Sottomesso nel primo quarto dalle torri della Skipper, esce di scena. Un altro lungo che cicca la gara.
Malaventura ng. Sul parquet solo per 3'.
Gilbert 7. Lo avevano presentato come un tiratore di striscia e finalmente è riuscito a dimostrare che anche una guardia di 1,85 può trovare i suoi varchi se ha stacco da terra. Inizia con la voglia di strafare ma poi trova il ritmo giusto, insacca tre bombe consecutive e alla fine saranno sei. Porta a casa anche 7 rimbalzi.
Gigena 5. Passa 14' senza lasciare il segno, 0/3 al tiro, solo 1 rimbalzo. Che gli vale un –1 di valutazione. Decisamente non è stata la sua serata.
Albano 6. Duro come roccia, alla fine sfoga la sua rabbia per l'occasione mancata scontrandosi con Pozzecco. Forse il meno peggio dei lunghi biancorossi.
Christoffersen (foto) 5,5. Comincia a farsi notare, anche per tiri e tap-in sbagliati da due centimetri. Ma senza la sua mole, con gli altri lunghi carichi di falli, Crespi non avrebbe più saputo a che santo votarsi.
e.f.
Richardson 7,5. Meriterebbe anche di più se ogni tanto si ricordasse di non essere infallibile. Forza in alcune situazioni, ma mostra il suo talento e anche gli attributi. Percentuali totali sotto il 50%, ma nei momenti caldi la squadra sa che può contare su di lui. Anche 4 assist.
Beric 6,5 Batte una specie di record nei falli subìti: ben 9. Poi però dalla lunetta non capitalizza: chiude con un imperdonabile 4/10. Non ha ancora vinto del tutto le sue angosce. Discreto dall'arco con 3/7, battagliero nel duello fratricida con Scepanovic.
McGhee 5,5. La Skipper riesce a tagliarlo fuori dal vivo del gioco per tutto il primo tempo. S'impantana nei falli, la sua prestazione finisce per essere ad intermittenza, in campo solo per 18'.
Lacey 5. Non entra mai in partita. Sottomesso nel primo quarto dalle torri della Skipper, esce di scena. Un altro lungo che cicca la gara.
Malaventura ng. Sul parquet solo per 3'.
Gilbert 7. Lo avevano presentato come un tiratore di striscia e finalmente è riuscito a dimostrare che anche una guardia di 1,85 può trovare i suoi varchi se ha stacco da terra. Inizia con la voglia di strafare ma poi trova il ritmo giusto, insacca tre bombe consecutive e alla fine saranno sei. Porta a casa anche 7 rimbalzi.
Gigena 5. Passa 14' senza lasciare il segno, 0/3 al tiro, solo 1 rimbalzo. Che gli vale un –1 di valutazione. Decisamente non è stata la sua serata.
Albano 6. Duro come roccia, alla fine sfoga la sua rabbia per l'occasione mancata scontrandosi con Pozzecco. Forse il meno peggio dei lunghi biancorossi.
Christoffersen (foto) 5,5. Comincia a farsi notare, anche per tiri e tap-in sbagliati da due centimetri. Ma senza la sua mole, con gli altri lunghi carichi di falli, Crespi non avrebbe più saputo a che santo votarsi.
e.f.
Fonte: Il Resto del Carlino