PESARO - Due voci amiche, due campioni che hanno lasciato il segno. C’era tutta Pesaro, giovedì sera, davanti a Tele+ e dall’altra parte dello schermo, più vicini che mai, sgambettavano i beniamini delle ultime stagioni, gli incancellabili protagonisti di bellissimi pomeriggi in biancorosso. Melvin Booker e Joseph Blair, “B&B", reduci dalla passeggiata trionfale contro la Virtus Bologna, in una serata europea dai contorni sfavillanti. 24 punti a testa, per l’indivisibile duo, che ha portato a Istanbul un bel po’ di Scavolini. Dicono sia tanto simile alla Pesaro dello scorso anno, quest’Ulker, che fermato Booker la squadra vada in tilt, che non ci siano cambi adeguati. La Virtus - intanto - ne ha fatto le spese. «Qui è tutto a posto - ci rassicura dopo il suo italianissimo “pronto?" la piovra americana - Ancora non mi trovo benissimo nella città e il paese è completamente nuovo. Ci alleniamo tanto e la squadra sta andando benissimo. Stiamo crescendo, siamo forti, come avete potuto vedere anche voi in tv... La lingua? (ride -ndr) Non va... Per fortuna qui parlano tutti inglese!». Battere Bologna, per due che vengono dal campionato italiano, è sempre una soddisfazione tutt’altro che trascurabile... «Ne parlavo con Melvin - continua Joseph - ci siamo detti che abbiamo vendicato l’uscita dai play-off dello scorso anno. Adesso contiamo di andare avanti, in Eurolega. Vogliamo entrare tra le top 16 e fare un passo alla volta». Ha cambiato numero di maglia, ora indossa il 10... «Ti racconto come è andata: il giocatore che ha il 15, Praskevicious, si è fatto sottoscrivere nel contratto che la maglia numero 15 sarebbe stata sua...». Joseph e Melvin si sentono spessissimo con gli amici pesaresi, che li aspettano a Bologna, per la gara di ritorno del girone eliminatorio. «Saluto tutti, mi mancate - conclude Blair - Se tornerò? parlate con Lucio!». I due promettono che saranno a Pesaro a gennaio: «Alla prossima pausa di campionato vogliamo assolutamente venire al Palas, a vedere la Scavolini - promette Booker - Finora non l’ho mai vista giocare, ho solo letto qualcosa... Vi manco? Anche io sento la vostra mancanza...». «Con la Virtus è stata una bella partita, una vittoria importante per la mia squadra. Qui è tutto bello, anche se Istanbul è davvero grande... Il mio cuore è ancora in Italia». Il suo amico Gilbert sta giocando poco... «Non è esattamente un amico, abbiamo frequentato la stessa università. E’ un buon giocatore, ma deve giocare guardia, non play-maker!». Un consiglio per la partita della Scavolini, contro la Fortitudo? «Dove giocate? In casa loro? Sarà dura, penso che ci vorrà una grande difesa».
Camilla Cataldo
Camilla Cataldo
Fonte: Il Messaggero
