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Bonora, nessun rimpianto

Il play della Virtus Roma domani contro la sua ex Virtus

Ha preso casa a Settebagni per essere più vicino al campo di allenamento. Il centro lo visita, con calma, alla sera, perché la Città Eterna ha un fascino particolare. Anche se i tortellini, nella sua top ten, restano al comando davanti alla «paiata» («non l'ho ancora assaggiata») e al radicchio trevigiano («stagioni da favola, alla Benetton, ma il radicchio non l'ho mai potuto soffrire»).
Davide Bonora, domani, sarà l'unico ex in campo. Gli altri, Bucchi e Brunamonti, si sistemeranno in panchina e in tribuna. «Roma è una città incredibile – racconta Pando – che mi sorprende ogni giorno. Avrei voluto abitare in centro poi, con il traffico che c'è, mi sono reso conto che Settebagni è meglio».
Domani sarà lui a dirigere il traffico della Virtus Roma, contro il suo passato. «Speravo di essere davanti in classifica – insiste – perché avevamo un calendario favorevole. L'abbiamo sfruttato, anche se restano sullo stomaco le sconfitte con Napoli e Roseto, potevamo evitarle. Una grande squadra le avrebbe evitate: noi stiamo solo crescendo».
Contento di Roma anche se là, all'ombra del Cupolone, non è facile lottare con Roma e Lazio. «Ma c'è grande attesa per il nostro ritorno al PalaEur. Sarà una grande emozione. Seguo anch'io il calcio, ma da semplice sportivo, non più da tifoso (Davide è un sostenitore della Fiorentina, ndr). Un'occhiata ai risultati di C2 la do sempre, e spero nel bomber Riganò, ma è dura».
Com'è stata dura, qui, capire perché lui se ne sia andato, considerando che proprio la Virtus (quella bianconera) cercava un play.
«Effettivamente mi sono chiesto anch'io se a questo punto avrei giocato più degli altri anni. Ma Tanjevic fondamentalmente non mi voleva.
Nessuna polemica, per carità, perché gli devo molto per la sua franchezza. Ma ringrazio ancora Madrigali: è stato un presidente fantastico che ha fatto di tutto per trattenermi. Oggi sono contento di essere a Roma, ma non devo prendere rivincite sul passato».
Il presente dice che Pando, con questa scelta, ha fatto la gioia di Myers, che lo avrebbe voluto come play ai tempi della Fortitudo. «Con lui c'è un rapporto stupendo, dentro e fuori dal campo. Insieme cerchiamo di dare una certa mentalità a un gruppo che non è abituato a stare in alto. Manterremo questo vantaggio sulla Virtus? Diciamo che è fondamentale la gara di domani, è il primo esame serio. Credo che Virtus Bologna e Benetton siano un gradino sopra Siena e due gradini sopra Fortitudo e noi. Ma se superiamo questo test allora potrebbero cambiare tante cose».
Alessandro Gallo
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