SIENA – Quella odierna (inizio ore 17.05) è una partita delicatissima. «Un derby tra le due squadre più forti d'Italia», come l'ha definita il coach turco Ergin Ataman. Malgrado le due sconfitte, in campionato (a Reggio Calabria) e in Euroleague (a Malaga), l'allenatore della Montepaschi non ha perso la fiducia e l'ottimismo. «Dopotutto - ha sottolineato - nelle sei trasferte perse fino a questo momento l'unica che dovevamo vincere al 100% era quella di Reggio Cababria. Certo non si può colpevolizzare troppo una squadra che perde a Tel Aviv e a Vitoria piuttosto che a Bologna e a Cantù».
La gara con la Benetton arriva esattamente 10 giorni dopo quella con il Panathinaikos. Ma il tema è lo stesso: vincere contro una grande per cancellare le delusioni e ripartire da capo.
«Il ko con la Viola è stato davvero negativo. Dopo l'ottima prestazione contro il Panathinaikos qualcuno deve aver pensato che a Reggio Calabria sarebbe stata facile. Quindi la concentrazione è calata e ne abbiamo pagato le spese».
Ma questo non è il comportamento di una "grande squadra" che, al contrario, la concentrazione non la perde mai, neppure quando deve affrontare l'ultima in classifica. Qui c'è da lavorare...
«Serve anche del tempo - assicura Ataman - per plasmare un gruppo di grandi giocatori. La squadra ha già fatto vedere cose positive e cose negative, deve solo trovare la giusta continuità».
Continua o discontinua non importa. O meglio, non importa stasera contro la Benetton Treviso. Una partita che la Montepaschi deve assolutamente vincere.
«Dal punto di vista psicologico sarà una partita molto diversa da tutte le altre. Noi cercheremo tatticamente di evitare il gioco della Benetton che, malgrado il cambio di allenatore, da due anni sta giocando, soprattutto in attacco, probabilmente il migliore basket di tutta Europa. E questo grazie soprattuto a Edney che ha straordinarie qualità offensive».
Ma Treviso ha un'arma tattica: i due "quattro" Nicola e Garbajosa che giocano lontanissimo da canestro, sfruttando la facilità di movimento e la mano calda dalla linea dei 6,25. Questo significa aprire molto la difesa per le penetrazioni dei piccoli. Dal punto di vista della Montepaschi significa dover difendere alla grande non soltanto individualmente. E poi i rimbalzi che stanno diventando un vero e proprio rebus.
«La squadra conosce bene la filosofia difensiva e lo ha già dimostrato contro il Panathinaikos. Per quanto riguarda i rimbalzi c'è bisogno di un aiuto soprattutto dagli esterni. Perchè lavorare di squadra vuol dire svolgere ognuno il proprio compito: dal tagliafuori sugli esterni avversari al rimbalzo vero e proprio».
Insomma, Ataman non appare per nulla preoccupato: «Bisogna avere ancora un po' di pazienza».
L'incontro di questa sera, però, appare decisivo. Soprattutto per il pubblico che dopo i fasti della campagna acquisti si aspettava qualcosa in più dalla squadra regina del mercato.
Federico Cappelli
La gara con la Benetton arriva esattamente 10 giorni dopo quella con il Panathinaikos. Ma il tema è lo stesso: vincere contro una grande per cancellare le delusioni e ripartire da capo.
«Il ko con la Viola è stato davvero negativo. Dopo l'ottima prestazione contro il Panathinaikos qualcuno deve aver pensato che a Reggio Calabria sarebbe stata facile. Quindi la concentrazione è calata e ne abbiamo pagato le spese».
Ma questo non è il comportamento di una "grande squadra" che, al contrario, la concentrazione non la perde mai, neppure quando deve affrontare l'ultima in classifica. Qui c'è da lavorare...
«Serve anche del tempo - assicura Ataman - per plasmare un gruppo di grandi giocatori. La squadra ha già fatto vedere cose positive e cose negative, deve solo trovare la giusta continuità».
Continua o discontinua non importa. O meglio, non importa stasera contro la Benetton Treviso. Una partita che la Montepaschi deve assolutamente vincere.
«Dal punto di vista psicologico sarà una partita molto diversa da tutte le altre. Noi cercheremo tatticamente di evitare il gioco della Benetton che, malgrado il cambio di allenatore, da due anni sta giocando, soprattutto in attacco, probabilmente il migliore basket di tutta Europa. E questo grazie soprattuto a Edney che ha straordinarie qualità offensive».
Ma Treviso ha un'arma tattica: i due "quattro" Nicola e Garbajosa che giocano lontanissimo da canestro, sfruttando la facilità di movimento e la mano calda dalla linea dei 6,25. Questo significa aprire molto la difesa per le penetrazioni dei piccoli. Dal punto di vista della Montepaschi significa dover difendere alla grande non soltanto individualmente. E poi i rimbalzi che stanno diventando un vero e proprio rebus.
«La squadra conosce bene la filosofia difensiva e lo ha già dimostrato contro il Panathinaikos. Per quanto riguarda i rimbalzi c'è bisogno di un aiuto soprattutto dagli esterni. Perchè lavorare di squadra vuol dire svolgere ognuno il proprio compito: dal tagliafuori sugli esterni avversari al rimbalzo vero e proprio».
Insomma, Ataman non appare per nulla preoccupato: «Bisogna avere ancora un po' di pazienza».
L'incontro di questa sera, però, appare decisivo. Soprattutto per il pubblico che dopo i fasti della campagna acquisti si aspettava qualcosa in più dalla squadra regina del mercato.
Federico Cappelli
Fonte: La Nazione