TRIESTE - Nate Erdmann ha gettato le stampelle e da ieri ha ripreso a camminare senza sostegni. Un primo passo verso il pieno recupero che lascia ben sperare per i prossimi impegni. Il decorso della distorsione alla caviglia sinistra rimediata martedì in Spagna contro l’Estudiantes in coppa Uleb fa dunque registrare sensibili miglioramenti. E ieri il giocatore ha provato a forzare appoggiando il peso del corpo sull’arto offeso. A questo punto sarà decisiva la risposta della caviglia: se il piede tornerà a gonfiarsi i tempi di recupero saranno quelli già prospettati (una decina di giorni), in caso contrario potrebbero essere molto più brevi. In casa triestina, comunque, non vogliono illudere i tifosi e confermano l’assenza di Nate nel derby contro la Snaidero Udine programmato domani, alle 18.15, al PalaTrieste.
Una gara che arriva in un momento delicato per la formazione di Pancotto, reduce da tre sconfitte consecutive e da un momento di forma tutt’altro che brillante. «Nella gestione di una stagione – commenta il tecnico triestino – capita di attraversare periodi negativi. Non è una questione di preparazione, il nostro problema attuale è che facciamo tutto con una frazione di secondo di ritardo. Dobbiamo aggredire le difficoltà con il lavoro, senza farci trasportare dall’inerzia negativa perché come siamo entrati in un momento difficile, possiamo uscirne in tempi brevi. L’importante è cercare di fare le cose facili, evitando le forzature. C’è bisogno di applicazione in difesa e in attacco, per realizzare gli obiettivi di squadra e abbassare qualità e punti degli avversari, giocando con razionalità su entrambi i fronti del campo».
Una gara, quella contro la Snaidero, che arriva nel momento più indicato. Le motivazioni di una sfida così sentita possono favorire la ripresa della squadra.
«Sono d’accordo – commenta Pancotto –. La gara con Udine ha di per sé l’energia necessaria per ricaricarsi perché saremo al centro dell’attenzione di una regione intera e nei cuori della gente di Trieste. Dobbiamo vivere l’attesa concentrandoci sui fatti tecnici ma lasciandoci allo stesso tempo assorbire dalle emozioni che ci stanno giungendo dalla città per questo grande appuntamento».
Un derby delicato, da affrontare senza una pedina importante come Erdmann. «Nate è fondamentale – conclude Pancotto – però non dimentichiamo che finora ci è già mancato del tutto o parzialmente in quattro gare: con Siena, Varese, Virtus Bologna e a Madrid. E non ci siamo mai pianti addosso. Anzi, abbiamo puntato sui nostri valori, reagendo di squadra. Sarà così anche contro la Snaidero».
Lorenzo Gatto
Una gara che arriva in un momento delicato per la formazione di Pancotto, reduce da tre sconfitte consecutive e da un momento di forma tutt’altro che brillante. «Nella gestione di una stagione – commenta il tecnico triestino – capita di attraversare periodi negativi. Non è una questione di preparazione, il nostro problema attuale è che facciamo tutto con una frazione di secondo di ritardo. Dobbiamo aggredire le difficoltà con il lavoro, senza farci trasportare dall’inerzia negativa perché come siamo entrati in un momento difficile, possiamo uscirne in tempi brevi. L’importante è cercare di fare le cose facili, evitando le forzature. C’è bisogno di applicazione in difesa e in attacco, per realizzare gli obiettivi di squadra e abbassare qualità e punti degli avversari, giocando con razionalità su entrambi i fronti del campo».
Una gara, quella contro la Snaidero, che arriva nel momento più indicato. Le motivazioni di una sfida così sentita possono favorire la ripresa della squadra.
«Sono d’accordo – commenta Pancotto –. La gara con Udine ha di per sé l’energia necessaria per ricaricarsi perché saremo al centro dell’attenzione di una regione intera e nei cuori della gente di Trieste. Dobbiamo vivere l’attesa concentrandoci sui fatti tecnici ma lasciandoci allo stesso tempo assorbire dalle emozioni che ci stanno giungendo dalla città per questo grande appuntamento».
Un derby delicato, da affrontare senza una pedina importante come Erdmann. «Nate è fondamentale – conclude Pancotto – però non dimentichiamo che finora ci è già mancato del tutto o parzialmente in quattro gare: con Siena, Varese, Virtus Bologna e a Madrid. E non ci siamo mai pianti addosso. Anzi, abbiamo puntato sui nostri valori, reagendo di squadra. Sarà così anche contro la Snaidero».
Lorenzo Gatto
Fonte: Il Piccolo