BOSCIA Tanjevic, il segnale peggiore, della sua Virtus gelata dal –27 di Istanbul, è che pare tornata quella d´un mese fa. Non proprio Fabriano, ma quasi.
«E´ stata una partitaccia, d´accordo, un cedimento simile a quelli d´allora, ma non credo che siamo tornati lì. Le condizioni attuali della squadra sono diverse».
Come lo spiega il crollo verticale degli ultimi 15´, da +1 a –27?
«Difficile spiegarlo, ma credo che, come spesso càpita, ci siamo illusi di farcela senza fatica, lavoro, sacrificio. Per vincere si deve sgobbare, lì pensavamo invece che sarebbe andata come nel primo tempo. Tiravamo col 56%, i giocatori si fidavano che bastasse. In Italia non s´è visto, ma posso dirlo io: non giocavamo bene nemmeno nella prima metà. Finita la mira, poi, la squadra è diventata leggera, non combatteva. Pareva una partita di precampionato».
Ecco, ci stavamo arrivando. Il clima, in campo, non pareva quello d´una gara importante d´Eurolega, ma di un´amichevole o della più deteriore Nba. Il pallone non pesava. Tiro, sbaglio, fa niente. Tirano loro, segnano, fa niente. Tutti a cena, dopo, domani ce n´è un´altra.
«Sì, qualcosa del genere è successo nel secondo tempo. Nel primo c´era più organizzazione, un match più europeo. Dopo, d´accordo, una brutta Nba. Tiravamo tutti troppo presto, loro sono scappati e il vantaggio li ha resi quasi perfetti. Avevano morale, non sbagliavano più, ma non ho mandato giù che i miei mollassero anche sul punteggio. Perderla di 15 sarebbe stata un´altra cosa. Però rigiocare presto ci farà bene, se capiremo che non si dosano le energie, che ogni partita va vissuta come fosse l´ultima, dando tutto. Nello sport ci si ricarica sgobbando, non riposando».
Avleev gioca domani? E Rigaudeau?
«Avleev non so, vediamo i due allenamenti che faremo a Roma. Rigaudeau ci sarà, spero stia meglio».
Senza il russo, ha dato a Sekularac il quintetto base. La fiducia non è stata ripagata.
«Quintetto a parte, se ti lascio dentro 25´ significa che la mia fiducia ce l´hai. Doveva essere più vivo e volonteroso, ha fatto una partita insufficiente».
Qualcuno l´ha fatta sufficiente?
«Bell, prima di mettersi a giocare uno contro cinque nel secondo tempo, e Frosini. Gli altri no».
Può bastare questo Dial?
«No, deve mettere la quinta marcia, e non sono più sicuro che si tratti di condizione fisica e atletica. Ormai è a posto, ma va in terza o quarta. Gli manca velocità, deve aumentarla, sia in attacco che, soprattutto, in difesa».
Walter Fuochi
«E´ stata una partitaccia, d´accordo, un cedimento simile a quelli d´allora, ma non credo che siamo tornati lì. Le condizioni attuali della squadra sono diverse».
Come lo spiega il crollo verticale degli ultimi 15´, da +1 a –27?
«Difficile spiegarlo, ma credo che, come spesso càpita, ci siamo illusi di farcela senza fatica, lavoro, sacrificio. Per vincere si deve sgobbare, lì pensavamo invece che sarebbe andata come nel primo tempo. Tiravamo col 56%, i giocatori si fidavano che bastasse. In Italia non s´è visto, ma posso dirlo io: non giocavamo bene nemmeno nella prima metà. Finita la mira, poi, la squadra è diventata leggera, non combatteva. Pareva una partita di precampionato».
Ecco, ci stavamo arrivando. Il clima, in campo, non pareva quello d´una gara importante d´Eurolega, ma di un´amichevole o della più deteriore Nba. Il pallone non pesava. Tiro, sbaglio, fa niente. Tirano loro, segnano, fa niente. Tutti a cena, dopo, domani ce n´è un´altra.
«Sì, qualcosa del genere è successo nel secondo tempo. Nel primo c´era più organizzazione, un match più europeo. Dopo, d´accordo, una brutta Nba. Tiravamo tutti troppo presto, loro sono scappati e il vantaggio li ha resi quasi perfetti. Avevano morale, non sbagliavano più, ma non ho mandato giù che i miei mollassero anche sul punteggio. Perderla di 15 sarebbe stata un´altra cosa. Però rigiocare presto ci farà bene, se capiremo che non si dosano le energie, che ogni partita va vissuta come fosse l´ultima, dando tutto. Nello sport ci si ricarica sgobbando, non riposando».
Avleev gioca domani? E Rigaudeau?
«Avleev non so, vediamo i due allenamenti che faremo a Roma. Rigaudeau ci sarà, spero stia meglio».
Senza il russo, ha dato a Sekularac il quintetto base. La fiducia non è stata ripagata.
«Quintetto a parte, se ti lascio dentro 25´ significa che la mia fiducia ce l´hai. Doveva essere più vivo e volonteroso, ha fatto una partita insufficiente».
Qualcuno l´ha fatta sufficiente?
«Bell, prima di mettersi a giocare uno contro cinque nel secondo tempo, e Frosini. Gli altri no».
Può bastare questo Dial?
«No, deve mettere la quinta marcia, e non sono più sicuro che si tratti di condizione fisica e atletica. Ormai è a posto, ma va in terza o quarta. Gli manca velocità, deve aumentarla, sia in attacco che, soprattutto, in difesa».
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica