Metti una sera al PalaTrieste, prima di portare a cena lo staff e in mezzo a una chiacchierata serena con i Dragons, parlando di statue, vignette e coreografie varie da palazzetto. Cesare Pancotto sa che la sua squadra sta vivendo una momentanea flessione e ci ragiona su, analizzando la situazione e cercando, sempre, di trasmettere positività, "perché affrontare i problemi con un sorriso è sempre un buon inizio", dice il tecnico marchigiano.
Coach, non è certo un grandissimo momento per Trieste
"Il nostro problema attuale è che facciamo tutto con una frazione di secondo di ritardo, dal punto di vista fisico non è il nostro momento migliore. E non è una questione di preparazione. A volte entri in un imbuto di negatività senza accorgertene, se non quando ne vedi gli effetti. Succede, nella gestione di una stagione".
Come si esce da questo periodo?
"Aggredendo con il lavoro le difficoltà, senza farsi trasportare dall'inerzia negativa, perché, come si entra nell'imbuto, così in tempi brevi se ne può uscire. E' quello che stiamo cercando di fare, affinché questo momento passi prima possibile. In questi casi contano alcuni aspetti che devono servire a convivere con questa situazione e superarla: fare le cose facili, avere chiarezza delle cose da fare evitando le forzature, disciplina nell'applicarsi in difesa e in attacco per realizzare gli obiettivi di squadra e abbassare qualità e punti degli avversari, giocando con razionalità su entrambi i fronti del campo".
Però bisogna fare i conti con l'assenza di Nate Erdmann
E' chiaro che Nate è fondamentale, però vorrei sottolineare che finora ci è già mancato del tutto o parzialmente quattro volte: con Siena, Varese, Virtus Bologna e Madrid. Quindi, nella sfortuna, ci siamo abituati: abbiamo sempre reagito, in alcuni casi cercando ognuno di voler essere Nate, sbagliando, in altri reagendo di squadra, puntando sui nostri valori che sono il carattere, la voglia di lottare, di giocare insieme difendendo forte e in cinque. In ogni caso, comunque, l'aspetto più importante è che non ci siamo mai pianti addosso per chi non c'era, buttando sempre in mezzo al campo forza ed energia a disposizione".
In questa situazione, il derby può essere un grande stimolo per uscire dall'imbuto
"La gara con Udine ha di per sé l'energia necessaria per ricaricarci, perché saremo al centro dell'attenzione di una regione intera e nei cuori della gente di Trieste. Dobbiamo vivere questa attesa concentrandoci sui fatti tecnici, lasciandoci allo stesso tempo assorbire dalle emozioni che ci stanno giungendo dalla città per questo grande appuntamento".
- Appuntamento in piazza della Borsa
Domani alle 13.15 la Pallacanestro Trieste al gran completo sarà in piazza della Borsa per la consegna ufficiale delle auto personalizzate messe a disposizione dei giocatori dallo sponsor Loy Wagen. Tutti i tifosi sono invitati a intervenire per scambiare quattro chiacchiere con Cesare Pancotto e con i giocatori e per vivere insieme la vigilia del grande derby di domenica tra Trieste e Udine.
Coach, non è certo un grandissimo momento per Trieste
"Il nostro problema attuale è che facciamo tutto con una frazione di secondo di ritardo, dal punto di vista fisico non è il nostro momento migliore. E non è una questione di preparazione. A volte entri in un imbuto di negatività senza accorgertene, se non quando ne vedi gli effetti. Succede, nella gestione di una stagione".
Come si esce da questo periodo?
"Aggredendo con il lavoro le difficoltà, senza farsi trasportare dall'inerzia negativa, perché, come si entra nell'imbuto, così in tempi brevi se ne può uscire. E' quello che stiamo cercando di fare, affinché questo momento passi prima possibile. In questi casi contano alcuni aspetti che devono servire a convivere con questa situazione e superarla: fare le cose facili, avere chiarezza delle cose da fare evitando le forzature, disciplina nell'applicarsi in difesa e in attacco per realizzare gli obiettivi di squadra e abbassare qualità e punti degli avversari, giocando con razionalità su entrambi i fronti del campo".
Però bisogna fare i conti con l'assenza di Nate Erdmann
E' chiaro che Nate è fondamentale, però vorrei sottolineare che finora ci è già mancato del tutto o parzialmente quattro volte: con Siena, Varese, Virtus Bologna e Madrid. Quindi, nella sfortuna, ci siamo abituati: abbiamo sempre reagito, in alcuni casi cercando ognuno di voler essere Nate, sbagliando, in altri reagendo di squadra, puntando sui nostri valori che sono il carattere, la voglia di lottare, di giocare insieme difendendo forte e in cinque. In ogni caso, comunque, l'aspetto più importante è che non ci siamo mai pianti addosso per chi non c'era, buttando sempre in mezzo al campo forza ed energia a disposizione".
In questa situazione, il derby può essere un grande stimolo per uscire dall'imbuto
"La gara con Udine ha di per sé l'energia necessaria per ricaricarci, perché saremo al centro dell'attenzione di una regione intera e nei cuori della gente di Trieste. Dobbiamo vivere questa attesa concentrandoci sui fatti tecnici, lasciandoci allo stesso tempo assorbire dalle emozioni che ci stanno giungendo dalla città per questo grande appuntamento".
- Appuntamento in piazza della Borsa
Domani alle 13.15 la Pallacanestro Trieste al gran completo sarà in piazza della Borsa per la consegna ufficiale delle auto personalizzate messe a disposizione dei giocatori dallo sponsor Loy Wagen. Tutti i tifosi sono invitati a intervenire per scambiare quattro chiacchiere con Cesare Pancotto e con i giocatori e per vivere insieme la vigilia del grande derby di domenica tra Trieste e Udine.
