Tutta la comitiva arancione ha dormito poco dopo la partita di Badalona. La sveglia è stata data prima dell'alba, per salire sul primo volo utile per Udine. Ma Damir Mulaomerovic ha dormito meno di tutti. A tenerlo sveglio un gran dolore al naso e una borsa di ghiaccio compressa sul volto per lenire le fitte e riassorbire più in fretta l'ematoma. Un dormiveglia con meno preoccupazioni di quando, accompagnato dal dottor Ermacora, l'altra sera ha lasciato il palasport delle finale olimpica che ha visto il trionfo del Dream Team per l'ospedale, con il sospetto di una frattura nasale. Le radiografie hanno escluso danni all'osso, solo una lesione alla cartilagine. Visitato anche ieri pomeriggio a Udine la diagnosi dei medici catalani è stata confermata e Mula potrà giocare a Trieste. Per lui si sta valutando l'opportunità di realizzare una maschera protettiva.
Con Thompson sempre alle prese con una contrattura alla schiena, con Li Vecchi ancora con una caviglia in disordine, con un Burke non ancora pienamente convinto di rimanere a Udine, con Mikhailov spaesato e non al cento per cento della condizione, con un Alexander che accentua tutti i dubbi e le perplessità sulle sue prestazioni l'assenza di Mulaomerovic sarebbe stata disastrosa per la Snaidero.
Il croato sta finalmente prendendo in mano la squadra. Contro la Joventut è stato lui a dare anima e punti alla rimonta, poi fallita anche per la sua uscita dal campo per infortunio, le sue penetrazioni cominciano a essere vincenti, il tiro da tre è più preciso, la gestione delle azioni più efficace.
Quello che manca a questa Snaidero, tre alla tranquillità e al sorriso, è una certa continuità sotto canestro. Stern fa quello che può (e alla volte, come contro Roseto, anche di più), da Cantarello non si può pretendere ormai che qualche minuto di rotazione. Zacchetti mostra evidenti progressi, ma la sua difesa nella zona dipinta è insufficiente, Alexander sembra sempre più a un ectoplasma che non ha nessuna voglia di essere evocato. Un Mikhailov concreto e solido sarebbe una Cuccagna...
Con il russo-spagnolo ci può essere il taglio di un extracomunitario per favorire l'inserimento a pieno regime di Vujacic, che sta dimostrando di meritare una chance. Gli indiziati sono Thompson e Alexander. L'ultimo borsino vede in odore di esclusione l'ex Hapoel, perché non può avanzare giustificazioni di forma fisica o infortuni e le sue ultime prestazioni (e comunque la sconcertante alternanza di rendimento) sono piaciute pochissimo soprattutto per l'atteggiamento avuto in campo.
Demetrius ha numeri tecnici e fisici non comuni, ma tutto viene vanificato da comportamenti che sconcertano, da un distacco disarmante alle vicende della squadra, quasi un disinteresse verso il risultato. Se giocherà a Trieste sarà solo perché Thompson non ha recuperato.
La Snaidero, comunque resta un cantiere aperto. E difficile che ci siano grandi cambiamenti, ma qualche ritocco è probabile, in tutte le direzioni. La squadra è in corsa in campionato e in coppa. Ha dimostrato, anche se a sprazzi, di essere competitiva. Deve consolidare il gruppo, tornare a divertirsi giocando a basket, riprendere a vincere. Facile a dirsi? Forse, ma occorre crederci. Fin dal primo minuto delle partite, senza regalare agli avversari interi quarti. La miglior rimonta rimane quella che non si fa fare agli avversari.
Umberto Sarcinelli
Con Thompson sempre alle prese con una contrattura alla schiena, con Li Vecchi ancora con una caviglia in disordine, con un Burke non ancora pienamente convinto di rimanere a Udine, con Mikhailov spaesato e non al cento per cento della condizione, con un Alexander che accentua tutti i dubbi e le perplessità sulle sue prestazioni l'assenza di Mulaomerovic sarebbe stata disastrosa per la Snaidero.
Il croato sta finalmente prendendo in mano la squadra. Contro la Joventut è stato lui a dare anima e punti alla rimonta, poi fallita anche per la sua uscita dal campo per infortunio, le sue penetrazioni cominciano a essere vincenti, il tiro da tre è più preciso, la gestione delle azioni più efficace.
Quello che manca a questa Snaidero, tre alla tranquillità e al sorriso, è una certa continuità sotto canestro. Stern fa quello che può (e alla volte, come contro Roseto, anche di più), da Cantarello non si può pretendere ormai che qualche minuto di rotazione. Zacchetti mostra evidenti progressi, ma la sua difesa nella zona dipinta è insufficiente, Alexander sembra sempre più a un ectoplasma che non ha nessuna voglia di essere evocato. Un Mikhailov concreto e solido sarebbe una Cuccagna...
Con il russo-spagnolo ci può essere il taglio di un extracomunitario per favorire l'inserimento a pieno regime di Vujacic, che sta dimostrando di meritare una chance. Gli indiziati sono Thompson e Alexander. L'ultimo borsino vede in odore di esclusione l'ex Hapoel, perché non può avanzare giustificazioni di forma fisica o infortuni e le sue ultime prestazioni (e comunque la sconcertante alternanza di rendimento) sono piaciute pochissimo soprattutto per l'atteggiamento avuto in campo.
Demetrius ha numeri tecnici e fisici non comuni, ma tutto viene vanificato da comportamenti che sconcertano, da un distacco disarmante alle vicende della squadra, quasi un disinteresse verso il risultato. Se giocherà a Trieste sarà solo perché Thompson non ha recuperato.
La Snaidero, comunque resta un cantiere aperto. E difficile che ci siano grandi cambiamenti, ma qualche ritocco è probabile, in tutte le direzioni. La squadra è in corsa in campionato e in coppa. Ha dimostrato, anche se a sprazzi, di essere competitiva. Deve consolidare il gruppo, tornare a divertirsi giocando a basket, riprendere a vincere. Facile a dirsi? Forse, ma occorre crederci. Fin dal primo minuto delle partite, senza regalare agli avversari interi quarti. La miglior rimonta rimane quella che non si fa fare agli avversari.
Umberto Sarcinelli
Fonte: Il Gazzettino