PESARO - Occhi vispi ma sorriso appannato. Non è Norm...ale per lui imprimere un non-marchio da 0/7 al tiro e 6 palle perse.
Richardson non ci sta, è quasi imbarazzato. E sta passando una settimana volitiva ma estremamente dura. Lavora senza sosta, forse sorprendendosi lui stesso di fare sempre canestro, con la canotta da allenamento, dopo una passerella-monstre (in negativo), riportata nell’ultima uscita. Non è facile digerire certe prestazioni, lui non ci è abituato. «Sono ancora molto dispiaciuto e triste - esordisce con l’animo ferito, l’americano di Brooklin - lo sono sempre, quando perdo. E’ come una pugnalata al cuore. Ma ora dobbiamo guardare avanti, tutti insieme».
Hanno sorpreso tutti, la sua mira storta, il suo essere fuori dal match... «Volevo essere aggressivo - dice con un sorrisetto amaro - ma Napoli ha difeso bene su di me e io sono incappato in una serata storta, nonostante mi fossi preso buoni tiri. Diciamo che ho avuto una pausa, è stato un singolo episodio (ripete più volte aiutandosi con l’indice -ndr), che non si ripeterà mai più. Già dalla prossima partita mi vedrete giocare molto meglio. Garantito».
La sconfitta di sabato scorso - diramata senza pietà via etere, mentre si compiva - resterà scolpita ancora per parecchio nelle menti di chi mastica basket a Pesaro, ma la squadra fa bene a pensare oltre, a riprendere al più presto il filo interrotto, il feeling con la vittoria. «Non riuscivamo a fermare Jones - ricorda Norm Richardson - che ci ha segnato tanti canestri, eppure siamo andati ad un passo dal chiudere il discorso. Questa sconfitta ci deve servire da esperienza, adesso sappiamo che davanti ai prossimi ostacoli ci comporteremo in maniera migliore».
La squadra si sta allenando forte, in vista del difficile match di domenica con la Skipper. Serve una immediata reazione. «Non so molto di Bologna, ma ho sentito dire che è una buona squadra. Dopo due battute d’arresto consecutive dobbiamo lavorare ancora più forte, raddoppiare gli sforzi».
E su questo, il miglior realizzatore della Scavolini (leader o non leader?) non transige: «L’impegno non mancherà di sicuro e il gruppo è sempre molto unito. Siamo proiettati e concentrati alla prossima partita, e sappiamo di dover dimostrare continuità per tutti i 40’. Nel frattempo, speriamo che la nostra forma migliori giorno dopo giorno, in modo che anche la classifica si raddrizzi. Per quel che riguarda me sono già eccitato, al pensiero delle prossime partite. Mi piace giocare, ma voglio riprendere a portare a casa punti».
Camilla Cataldo
Richardson non ci sta, è quasi imbarazzato. E sta passando una settimana volitiva ma estremamente dura. Lavora senza sosta, forse sorprendendosi lui stesso di fare sempre canestro, con la canotta da allenamento, dopo una passerella-monstre (in negativo), riportata nell’ultima uscita. Non è facile digerire certe prestazioni, lui non ci è abituato. «Sono ancora molto dispiaciuto e triste - esordisce con l’animo ferito, l’americano di Brooklin - lo sono sempre, quando perdo. E’ come una pugnalata al cuore. Ma ora dobbiamo guardare avanti, tutti insieme».
Hanno sorpreso tutti, la sua mira storta, il suo essere fuori dal match... «Volevo essere aggressivo - dice con un sorrisetto amaro - ma Napoli ha difeso bene su di me e io sono incappato in una serata storta, nonostante mi fossi preso buoni tiri. Diciamo che ho avuto una pausa, è stato un singolo episodio (ripete più volte aiutandosi con l’indice -ndr), che non si ripeterà mai più. Già dalla prossima partita mi vedrete giocare molto meglio. Garantito».
La sconfitta di sabato scorso - diramata senza pietà via etere, mentre si compiva - resterà scolpita ancora per parecchio nelle menti di chi mastica basket a Pesaro, ma la squadra fa bene a pensare oltre, a riprendere al più presto il filo interrotto, il feeling con la vittoria. «Non riuscivamo a fermare Jones - ricorda Norm Richardson - che ci ha segnato tanti canestri, eppure siamo andati ad un passo dal chiudere il discorso. Questa sconfitta ci deve servire da esperienza, adesso sappiamo che davanti ai prossimi ostacoli ci comporteremo in maniera migliore».
La squadra si sta allenando forte, in vista del difficile match di domenica con la Skipper. Serve una immediata reazione. «Non so molto di Bologna, ma ho sentito dire che è una buona squadra. Dopo due battute d’arresto consecutive dobbiamo lavorare ancora più forte, raddoppiare gli sforzi».
E su questo, il miglior realizzatore della Scavolini (leader o non leader?) non transige: «L’impegno non mancherà di sicuro e il gruppo è sempre molto unito. Siamo proiettati e concentrati alla prossima partita, e sappiamo di dover dimostrare continuità per tutti i 40’. Nel frattempo, speriamo che la nostra forma migliori giorno dopo giorno, in modo che anche la classifica si raddrizzi. Per quel che riguarda me sono già eccitato, al pensiero delle prossime partite. Mi piace giocare, ma voglio riprendere a portare a casa punti».
Camilla Cataldo
Fonte: Il Messaggero
