MADRID Partenza all’alba ieri mattina per i giocatori di Cesare Pancotto, che mai come ora ha urgenza di portare i suoi ragazzi dal medico sperando di riaverli a posto per domenica. Ma non sarà facile: martedì sera in sala stampa, dopo la partita, si è visto un coach veramente preoccupato.
«Quando si perde così – ha esordito riferendosi all’incredibile risultato di 121-76 – l’allenatore deve fare due sole cose: anzitutto chiedere scusa a Trieste e a tutto il mondo del basket italiano che qui stasera rappresentavamo per questa brutta figura che abbiamo fatto; in secondo luogo con sei giocatori in doppia cifra e ben quattro sopra i venti punti personali. Ma dei problemi del nostro gioco parleremo più avanti; quello che ci preoccupa molto in questo momento è l’infortunio a Nate Erdmann, perché noi siamo una squadra contata, e la sua assenza sarebbe un guaio enorme. e ci manca anche Sy (ancora azzoppato dopo l’infortunio di nove giorni fa contro il Novo Mesto, n.d.r.): questa sera lo ha messo in campo negli ultimi istanti solo perché eravamo rimasti senza giocatori dopo che Cavaliero, Pigato, Casoli e Podestà erano usciti per cinque falli. Sono molto preoccupato, ripeto, e non solo per la partita di domenica contro la Snaidero, ma per il futuro del campionato».
Un discorso breve, ma fin troppo chiaro: senza l’americano e il francese di colore, la Pallacanestro Trieste rischia di andare incontro a una stagione molto critica. Oggi e domani si saprà con precisione cos’è successo alla caviglia sinistra di Erdmann, bloccatosi dopo due soli minuti di fioco. Non ci sono fratture, ma pareva non trattarsi nemmeno di una storta, e oggi, dopo la visita specialistica, verranno definiti i tempi di recupero.
Schizzato via dal palazzetto, Pancotto si è subito incontrato con Roberto Cosolini. È facile immaginarsi che cosa si siano detti i due: con questa panchina così corta non si può andare avanti (Pancotto), ma con i nostri bilanci altri regali non possiamo farceli (il presidente Cosolini). La salvezza potrebbe arrivare dal nuovo sponsor che – stando ai tamtam della sala stampa – potrebbe firmare il contratto con il manager di Pallacanestro Trieste Mario Ghiacci già oggi o domani, in tempo utile per stampare il suo nome e logo sulle canottiere biancorosse in vista del derby di domenica con la Snaidero.
Con qualche lira in salvadanaio (ma siamo nel campo delle ipotesi pure) Ghiacci potrebbe ingaggiare sul mercato uno o due giocatori con contratto a breve scadenza finché Sy, e soprattutto Erdmann (per il quale si teme che ci vogliano almeno tre settimane di riposo), non saranno tornati in sesto. Certo è che la squadra attualmente si trova senza guardie e il disastro di martedì sera lo dimostra chiaramente.
Lo ha ammesso anche il buon Cavaliero, unico giocatore che si è presentato in sala stampa. A diciotto anni ha dovuto assumersi l’ingrato compito di rappresentare anche i compagni: «Gli spagnoli – ha detto – ci hanno fatto giocare come volevano loro, e noi d’altro canto non abbiamo tirato fuori la grinta che ci sarebbe voluta contro una squadra così forte».
Livio Missio
«Quando si perde così – ha esordito riferendosi all’incredibile risultato di 121-76 – l’allenatore deve fare due sole cose: anzitutto chiedere scusa a Trieste e a tutto il mondo del basket italiano che qui stasera rappresentavamo per questa brutta figura che abbiamo fatto; in secondo luogo con sei giocatori in doppia cifra e ben quattro sopra i venti punti personali. Ma dei problemi del nostro gioco parleremo più avanti; quello che ci preoccupa molto in questo momento è l’infortunio a Nate Erdmann, perché noi siamo una squadra contata, e la sua assenza sarebbe un guaio enorme. e ci manca anche Sy (ancora azzoppato dopo l’infortunio di nove giorni fa contro il Novo Mesto, n.d.r.): questa sera lo ha messo in campo negli ultimi istanti solo perché eravamo rimasti senza giocatori dopo che Cavaliero, Pigato, Casoli e Podestà erano usciti per cinque falli. Sono molto preoccupato, ripeto, e non solo per la partita di domenica contro la Snaidero, ma per il futuro del campionato».
Un discorso breve, ma fin troppo chiaro: senza l’americano e il francese di colore, la Pallacanestro Trieste rischia di andare incontro a una stagione molto critica. Oggi e domani si saprà con precisione cos’è successo alla caviglia sinistra di Erdmann, bloccatosi dopo due soli minuti di fioco. Non ci sono fratture, ma pareva non trattarsi nemmeno di una storta, e oggi, dopo la visita specialistica, verranno definiti i tempi di recupero.
Schizzato via dal palazzetto, Pancotto si è subito incontrato con Roberto Cosolini. È facile immaginarsi che cosa si siano detti i due: con questa panchina così corta non si può andare avanti (Pancotto), ma con i nostri bilanci altri regali non possiamo farceli (il presidente Cosolini). La salvezza potrebbe arrivare dal nuovo sponsor che – stando ai tamtam della sala stampa – potrebbe firmare il contratto con il manager di Pallacanestro Trieste Mario Ghiacci già oggi o domani, in tempo utile per stampare il suo nome e logo sulle canottiere biancorosse in vista del derby di domenica con la Snaidero.
Con qualche lira in salvadanaio (ma siamo nel campo delle ipotesi pure) Ghiacci potrebbe ingaggiare sul mercato uno o due giocatori con contratto a breve scadenza finché Sy, e soprattutto Erdmann (per il quale si teme che ci vogliano almeno tre settimane di riposo), non saranno tornati in sesto. Certo è che la squadra attualmente si trova senza guardie e il disastro di martedì sera lo dimostra chiaramente.
Lo ha ammesso anche il buon Cavaliero, unico giocatore che si è presentato in sala stampa. A diciotto anni ha dovuto assumersi l’ingrato compito di rappresentare anche i compagni: «Gli spagnoli – ha detto – ci hanno fatto giocare come volevano loro, e noi d’altro canto non abbiamo tirato fuori la grinta che ci sarebbe voluta contro una squadra così forte».
Livio Missio
Fonte: Il Piccolo