UNICAJA MALAGA: Okulaja 9 (3/10, 1/2), Rodriguez ne, Risacher (0/5), Zig 6 (0/1, 2/4), Vazquez 4 (1/2), Kornegay 7 (3/6), Cabezas 11 (3/6, 1/3), Bullock 20 (5/7, 2/5), Wojcik 17 (3/5, 3/4), Weis 2 (1/1), Gurovic 11 (2/4, 2/6). All. Maljkovic.
MONTEPASCHI SIENA: Stefanov 3 (0/3, 1/3), Zukauskas 8 (1/2, 0/1), Turkcan 10 (3/4, 1/2), Marcaccini 9 (3/5 da tre), Vukcevic 5 (0/4, 1/4), Ford 13 (2/5, 2/4), Chiacig 15 (6/9), Maggioli ne, Bowdler (0/1 da 3), Mc Cants 11 (4/5, 1/2). All. Ataman.
Arbitri: Tsanidis-Coecho-Gasperin
Note: parziali 23-13; 46-29; 62-45. Tl: Malaga 12/13, Siena 15/23. T2p: Malaga 21/47, Siena 16/32. T3p: Malaga 11/24, Siena 9/22. Rimbalzi: Malaga 42 (12 off, 32 dif: Weis 9), Siena 27 (6 off, 21 dif: Turkcan 13). Spett. 8511.
MALAGA — Il condottiero Ataman alla vigilia della battaglia aveva lanciato ai suoi guerrieri il grido di battaglia: «Qui a Malaga hanno già vinto l'Olimpia Lubiana e lo Zalgiris Kaunas: perché non dobbiamo vincere anche noi?». Facile la risposta sul campo: perché per 32' la sua squadra è stata sotto in doppia cifra, incapace di essere altezza del gioco aggressivo e preciso dei padroni di casa, bravi a non fare accendere le tante stelle mensanine. Nel duello tra il coach turco, campione Saporta 2002, e Malykovic (altro slavo, dopo Ivanovic-Vitoria e Obradovic-Panathinaikos...), superblasonato con la Korac proprio con Malaga nel 2001, l'Eurolega con Limoges e poi Panathinaikos, con cui ha vinto anche la Coppa Intercontinentale, l'ha spuntata il secondo, perché sono stati i suoi giocatori che si sono comportati da gladiatori.
Due erano le alternative: o Malaga conquistava la prima vittoria casalinga in Eurolega, o la Montepaschi finalmente rompeva il ghiaccio in trasferta: buona la prima, Siena torna a mostrare la faccia orrida da trasferta e derby bancario europeo all'Unicaja.
Ataman a sorpresa manda nel quintetto Marcaccini su Gurovic, che lo giustizia però propiziando il 9-0 al 2'. È lo stesso ex che sblocca Siena con la tripla, dando fiducia a Chiacig, che ricuce sul 12-9 al 4', sfuggendo a Kornegay. Vukcevic è in piena difficoltà sul mobile Risacher e Malaga di nuovo riparte sul 18-9 quando entrano Ford, Zukauskas, Mc Cants, Bowdler per Stefanov, Marcaccini, Vukcevic, Turkcan. Malaga cambia con Bullock e il neotesserato Zig, che battezza la tripla del 21-9 all'8'. Gli replica subito Ford, che addolcisce sul 21-13, ma regala poi la palla a Bullock, che ringrazia e chiude il primo parziale sul 23-13.
Gurovic arrotonda sul 25-13, Zig giustizia ancora con la tripla, mentre Siena in attacco non riesce a organizzare il gioco, e Ford è di nuovo solo contro tutti, accorciando sul 28-18 al 3'30".
Ma l'Unicaja è un treno che viaggia come un rapido sui binari, penetrazioni, scarichi, tiri pesanti in velocità sono una delizia a vedersi, con l'imprimatur di Wojcik e Bullock, che al 5' raddoppiano e incartano la Montepaschi (36-18), del tutto frastornata.
Vukcevic viene chiamato al posto di Stefanov a dirigere il gioco, e il cecchino mensanino al terzo tentativo consecutivo trova la tripla del 40-27. Due contropiede veloci consentono però agli iberici di allungare nuovamente, permettendosi tiro, rimbalzo e canestro, con scarsa resistenza dei mensanini.
Siena va al riposo matada dal torero andaluso, in costante ritardo su ogni palla, subendo la pressione difensiva e i rimbalzi, incapace di organizzare il proprio gioco. Cabezas toglie ossigeno in regia, Bullock e Zig non perdonano Ford, i lunghi tagliano Turkcan e Chiacig, troppo statici, succubi ai rimbalzi (23-12, Weis 6), Siena ha solo 5/14 da due punti contro 13/22. L'inizio favorevole del terzo parziale (46-33) è subito vanificato da Cabezas, che costringe Stefanov al tecnico (e al cambio per Mc Cants) riportando Malaga sul 54-36. Appena Siena dà un cenno di vita (54-42), ecco che rientrano Gurovic e Bullock a ristabilire l'ordine (62-44 al 9').
Siena va alla deriva sotto la tripla di Wojcik (68-47) all'inizio della volata finale. Ataman è tradito anche da Vukcevic e Stefanov, e schiera Marcaccini e Mc Cants. Wojcic diventa il superman firmando il 75-54 al 35', a partita già in archivio. Mc Cants firma 11 punti in meno di 5', c'è persino un time out a 36 secondi dal termine e un altro a meno 15.
Patrizio Forci
MONTEPASCHI SIENA: Stefanov 3 (0/3, 1/3), Zukauskas 8 (1/2, 0/1), Turkcan 10 (3/4, 1/2), Marcaccini 9 (3/5 da tre), Vukcevic 5 (0/4, 1/4), Ford 13 (2/5, 2/4), Chiacig 15 (6/9), Maggioli ne, Bowdler (0/1 da 3), Mc Cants 11 (4/5, 1/2). All. Ataman.
Arbitri: Tsanidis-Coecho-Gasperin
Note: parziali 23-13; 46-29; 62-45. Tl: Malaga 12/13, Siena 15/23. T2p: Malaga 21/47, Siena 16/32. T3p: Malaga 11/24, Siena 9/22. Rimbalzi: Malaga 42 (12 off, 32 dif: Weis 9), Siena 27 (6 off, 21 dif: Turkcan 13). Spett. 8511.
MALAGA — Il condottiero Ataman alla vigilia della battaglia aveva lanciato ai suoi guerrieri il grido di battaglia: «Qui a Malaga hanno già vinto l'Olimpia Lubiana e lo Zalgiris Kaunas: perché non dobbiamo vincere anche noi?». Facile la risposta sul campo: perché per 32' la sua squadra è stata sotto in doppia cifra, incapace di essere altezza del gioco aggressivo e preciso dei padroni di casa, bravi a non fare accendere le tante stelle mensanine. Nel duello tra il coach turco, campione Saporta 2002, e Malykovic (altro slavo, dopo Ivanovic-Vitoria e Obradovic-Panathinaikos...), superblasonato con la Korac proprio con Malaga nel 2001, l'Eurolega con Limoges e poi Panathinaikos, con cui ha vinto anche la Coppa Intercontinentale, l'ha spuntata il secondo, perché sono stati i suoi giocatori che si sono comportati da gladiatori.
Due erano le alternative: o Malaga conquistava la prima vittoria casalinga in Eurolega, o la Montepaschi finalmente rompeva il ghiaccio in trasferta: buona la prima, Siena torna a mostrare la faccia orrida da trasferta e derby bancario europeo all'Unicaja.
Ataman a sorpresa manda nel quintetto Marcaccini su Gurovic, che lo giustizia però propiziando il 9-0 al 2'. È lo stesso ex che sblocca Siena con la tripla, dando fiducia a Chiacig, che ricuce sul 12-9 al 4', sfuggendo a Kornegay. Vukcevic è in piena difficoltà sul mobile Risacher e Malaga di nuovo riparte sul 18-9 quando entrano Ford, Zukauskas, Mc Cants, Bowdler per Stefanov, Marcaccini, Vukcevic, Turkcan. Malaga cambia con Bullock e il neotesserato Zig, che battezza la tripla del 21-9 all'8'. Gli replica subito Ford, che addolcisce sul 21-13, ma regala poi la palla a Bullock, che ringrazia e chiude il primo parziale sul 23-13.
Gurovic arrotonda sul 25-13, Zig giustizia ancora con la tripla, mentre Siena in attacco non riesce a organizzare il gioco, e Ford è di nuovo solo contro tutti, accorciando sul 28-18 al 3'30".
Ma l'Unicaja è un treno che viaggia come un rapido sui binari, penetrazioni, scarichi, tiri pesanti in velocità sono una delizia a vedersi, con l'imprimatur di Wojcik e Bullock, che al 5' raddoppiano e incartano la Montepaschi (36-18), del tutto frastornata.
Vukcevic viene chiamato al posto di Stefanov a dirigere il gioco, e il cecchino mensanino al terzo tentativo consecutivo trova la tripla del 40-27. Due contropiede veloci consentono però agli iberici di allungare nuovamente, permettendosi tiro, rimbalzo e canestro, con scarsa resistenza dei mensanini.
Siena va al riposo matada dal torero andaluso, in costante ritardo su ogni palla, subendo la pressione difensiva e i rimbalzi, incapace di organizzare il proprio gioco. Cabezas toglie ossigeno in regia, Bullock e Zig non perdonano Ford, i lunghi tagliano Turkcan e Chiacig, troppo statici, succubi ai rimbalzi (23-12, Weis 6), Siena ha solo 5/14 da due punti contro 13/22. L'inizio favorevole del terzo parziale (46-33) è subito vanificato da Cabezas, che costringe Stefanov al tecnico (e al cambio per Mc Cants) riportando Malaga sul 54-36. Appena Siena dà un cenno di vita (54-42), ecco che rientrano Gurovic e Bullock a ristabilire l'ordine (62-44 al 9').
Siena va alla deriva sotto la tripla di Wojcik (68-47) all'inizio della volata finale. Ataman è tradito anche da Vukcevic e Stefanov, e schiera Marcaccini e Mc Cants. Wojcic diventa il superman firmando il 75-54 al 35', a partita già in archivio. Mc Cants firma 11 punti in meno di 5', c'è persino un time out a 36 secondi dal termine e un altro a meno 15.
Patrizio Forci
Fonte: La Nazione