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Fabriano, oggi la fumata bianca?

Il consiglio della Banca Marche esamina la richiesta di intervento della società di basket


Laggiù in fondo al tunnel che si restringe, in vista delle ultime due curve, potrebbe esserci la luce e non il baratro. Forse lo sapremo già oggi quando il Consiglio di amministrazione della Banca Marche delibererà in merito alle richieste del Fabriano basket Spa sulle possibili formule da adottare per sanare il passivo. E se si ottiene il «condono» (o qualcosa di simile) la scadenza dell'assemblea dei soci di venerdì farà meno paura.
«Non molliamo». Anche ieri una giornata intensissima sul fronte salvataggio. In mattinata il contatto tra il presidente Alberti (che, detto per inciso, sta dando anima, corpo e anche di più alla causa comune) e l'istituto di credito a lungo sponsor biancoblù, nel tardo pomeriggio, invece, una nuova riunione in sede tra i consiglieri di amministrazione degli ultimi anni per cercare compromessi e finanziamenti. «Finché c'è vita c'è speranza» il motto del presidente. «Le difficoltà restano tante, ma in queste ultime ore prima dell'appello di venerdì qualcosa si sta muovendo. Sappiamo tutti che è dura, ma se ci crediamo non è finita. Adesso, è chiaro, possiamo solo pensare all'emergenza: ma, se tutto andrà bene, prometto che provvederemo a stretto giro di posta anche a programmare».
Effetto Ninno. Da quando è tornato in città anche Antonio Ninno ha… messo a soqquadro le forze istituzionali ed economiche della città. Pare davvero che abbia da giocarsi il jolly di uno sponsor a lungo termine con immediato travaso di contante nelle anemiche casse fabrianesi, ma l'arrivo sarebbe subordinato a un riassetto societario in grado di fornire le dovute garanzie di stabilità. «Non posso che allinearmi agli appelli di questo frenetico inizio settimana» rileva l'assessore allo sport Paolo Paladini, lui pure coinvolto tra «sondaggi» telefonici e continui contatti con i possibili salvatori. «In queste situazione ci vogliono buon senso e impegno di tutti. Ce la possiamo ancora fare anche perché, onestamente, perdere il basket dopo il volley di serie A sarebbe una grossa sconfitta per tutta la città».
Il gioco delle coppie. Fabriano, in questa lotta contro il tempo, ha anche il problema degli omologhi. Da una parte le «sovrapposizioni» tra l'ex abbinamento Banca Marche e il nuovo Carifac, dall'altro le possibili intersezioni in fatto di cappe aspiranti. L'ex patron Galassi (Faber) sembra comunque intenzionato a defilarsi: che sia allora la volta dell'Elica? «Il basket è sicuramente importante per Fabriano» si limita a sostenere Francesco Casoli. «Il sottoscritto, onostamente, non è che sia un grande appassionato, comunque riconosco che si tratta di un fenomeno capace di attirare molti fabrianesi. Un nostro coinvolgimento diretto? Quelle 'voci' le ho sentite anch'io, ma per adesso non c'è assolutamente niente di concreto. In ogni caso, sarete i primi a saperlo». Solo una battuta di «mister Elica», o forse…
Alessandro Di Marco





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