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Eurolega, domani Skipper-Efes

Per i bolognesi obbligatorio difendere il PalaDozza per poi cercare un colpo esterno


Dal Campionato all’Eurolega, si procede nella marcia della stagione 2002/2003 a ritmi incessanti. E per la Skipper, reduce dal doppio ko di Pau e Cantù e che soprattutto sta attraversando un momento difficile a causa dei problemi fisici che riempiono lo spogliatoio (e l’infermeria) biancoblù, arriva un impegno durissimo: quello con i turchi dell’Efes Pilsen Istanbul, di scena al Paladozza domani sera alle 20.30. L’Efes, insieme a Barcellona e Benetton, è attualmente una delle maggiori candidate ai primissimi posti nel Girone A, quello di cui fa parte anche la Skipper. Lo dicono i risultati ottenuti sul campo, dove la squadra di Istanbul è stata l’unica finora a infliggere una sconfitta alla Benetton, e inoltre quella che è andata più vicina a fare altrettanto con il Barcellona, con i catalani che nell’ultimo turno sono riusciti a spuntarla in Turchia soltanto dopo due tempi supplementari. Insomma, in casa i turchi si stanno dimostrando un’armata, ma anche in trasferta costituiscono un’avversaria quanto mai ostica e pericolosa. Per questo alla Fortitudo, pure acciaccata, si richiederà una prova di grandissimo carattere. E il pubblico del Paladozza dovrà cercare di dare tutto il suo apporto, per rendere inespugnabile il “Madison” di Piazza Azzarita.

UN MINUTO DI SILENZIO PER LE VITTIME DEL TERREMOTO… E’ di ieri sera il comunicato giunto da parte dell’Uleb, che ha disposto l’effettuazione di un minuto di silenzio prima della partita tra Skipper ed Efes al Paladozza in memoria delle vittime (tra cui, come noto, la maggior parte bambini) del terremoto che ha colpito San Giuliano di Puglia ed altre parti del sud Italia. Allo stesso modo, l’Eurolega ci aveva inviato la settimana scorsa un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Andrea Blasi, ed il pubblico del Paladozza unirà certamente il suo ricordo a quello delle vittime del terremoto, in quel minuto di silenzio.

LA MARCIA DEI TURCHI DELL’EFES ISTANBUL… Debutto subito vincente, per l’Efes Pilsen Istanbul, alla prima partita stagionale di Eurolega: in trasferta, e in modo netto, sul campo dell’Alba Berlino, con il punteggio di 63-84. Alla seconda giornata, ecco il “colpo” dell’Efes che costringe allo stop la Benetton (fino a quel momento imbattuta anche in Campionato) per 84-83 con un finale ricco di suspance, ma comunque al termine di una partita dominata per larghi tratti dagli stessi turchi. Alla terza giornata, arriva invece il primo stop per l’Efes, sul campo del Cibona Zagabria, per 64-56, e nell’ultima giornata ai turchi non riesce il riscatto, ma soltanto di un soffio: all’interno dell’enorme catino dell’Abdi Ipecki di Istanbul, l’Efes arriva vicinissima alla vittoria sul Barcellona, che riesce però ad agguantare il successo sul colpo di reni di Bodiroga e compagni dopo due tempi supplementari, per 91-92, e malgrado un Kambala assolutamente incontenibile, autore di 41 punti (18/28, 5/10 e 11 rimbalzi). Nel campionato della mezza luna, invece, la marcia dell’Efes procede spedita, con 4 vittorie ed una sola sconfitta nelle cinque giornate finora disputate: 99-71 il punteggio all’ultimo turno contro l’ITU, e secondo posto in classifica alle spalle dell’imbattuto Ulker (4-0).

KAMBALA UOMO D’AREA, GRANGER E BROWN FUORI… E’ un Efes Pilsen Istanbul dalla caratura davvero consistente, quello allestito per la stagione 2002/2003 con l’ambizione silenziosa di fare strada e magari raggiungere le Final Four di Barcellona. La formazione allenata da Oktay Mahmut ha le proprie maggiori bocche da fuoco nel trio costituito da un centro e due esterni. Per cominciare, il centrone lettone Kaspars Kambala, forgiatosi a Nevada Las Vegas, un uomo d’area possente e che - dopo essere stato il sogno proibito di Basket City in estate, come raccontarono a lungo i giornali - sta disputando la sua miglior stagione di sempre con 18 punti e 8 rimbalzi di media, e con la prestazione “top” contro il Barcellona in cui ha segnato 41 punti con 18/28 al tiro, 5/10 dalla linea e 11 rimbalzi di cui 7 offensivi. Sul perimetro, poi, occhi puntati sul duo ex-italiano formato da Marcus Brown (due anni fa alla Benetton Treviso), che “sforna” A 20.5 punti di media con il 55% nel tiro da tre e l’85% dalla linea, e Antonio Granger (lo scorso anno arrivato a stagione iniziata alla Virtus, dopo essere stato ad un passo dalla firma con la Fortitudo l’estate precedente), che viaggia invece a 13.7 punti ma con il 56.2% da tre punti. Meno noti, magari, gli altri nomi per il pubblico europeo, ma ugualmente pericolosi, come testimonia il canestro della vittoria dell’Efes contro la Benetton segnato non da uno delle tre punte già citate, bensì dal prodotto locale Ender Arslan.

IL CAMMINO DELLA SKIPPER TRA ITALIA ED EUROPA… Dopo il passo falso europeo a Pau, è arrivata la sconfitta in Campionato a Cantù per una Skipper decimata, e sono così due i ko consecutivi riportati dalla squadra biancoblù. Ripercorrendone il cammino stagionale sui due fronti, in Campionato la Skipper aveva esordito con il doppio ko di Trieste (103-90) e in casa con Roseto (78-92), quindi ha colto i primi due successi in Campionato, sul campo dell’Air Avellino (74-89) e in casa contro l’Olimpia Milano per 78-69, per poi incappare nel ko di Roma (78-73), e vincere in casa con il Montepaschi (88-78) e in trasferta a Fabriano (56-68). Infine, la sconfitta di domenica scorsa ad opera dell’Oregon a Cantù per 87-72. In Eurolega, dopo il ko dell’esordio a Barcellona (94-75) è arrivata la pronta reazione delle due vittorie casalinghe con Alba (88-78) e Aek (82-76), mentre non è arrivata la vittoria sul campo del Pau Orthez (76-71). Il bilancio, dunque, dice 4-4 in Campionato (con cinque trasferte già disputate su otto gare) e 2-2 in Eurolega, per un 6-6 stagionale.

LA SITUAZIONE IN CASA BIANCOBLU’… Situazione come noto estremamente difficile, quella dal punto di vista fisico della Fortitudo dal ritorno dalla Francia in avanti. Ieri sera non si erano allenati Lubos Barton (fermatosi durante il riscaldamento a Cantù e fuori dalla gar per il riacutizzarsi della lombalgia che lo aveva costretto a saltare gli allenamento nei tre giorni precedenti) e Tomas Van Den Spiegel (ha subito una gomitata alla tempia a Cantù, ed è stato tenuto così precauzionalmente a riposo per consentirgli il riassorbimento del trauma contusivo), mentre avevano provato ad allenarsi con i compagni sia Vlado Scepanovic (rientrato nella gara di Pau dopo un’assenza che durava dal 10 ottobre per un infortunio al ginocchio, ma subito infortunatosi nuovamente con una distorsione alla caviglia sinistra che gli ha fatto saltare la gara di Cantù) che Carlos Delfino, che pur non essendosi mai fermato accusa da alcuni giorni una fastidiosa metatarsalgia ad un piede. Oggi i biancoblù si alleneranno sia al mattino che al pomeriggio, cercando di reinserire gli infortunati. Un bilancio più attendibile su chi potrà effettivamente giocare sarà possibile però soltanto domani, nell’immediata vigilia della partita.

LE PAROLE DEL COACH MATTEO BONICIOLLI… “Inutile dire che l’Efes è una delle squadre più forti d’Europa e l’ha dimostrato battendo la Benetton e cedendo solo ai supplementari col Barcellona. Una squadra molto solida, bene organizzata, con due cecchini esterni che hanno potenzialmente 60 punti nelle mani come Granger e Brown, un eccellente cast di lunghi con Kambala, Pars e Golemac, un giocatore che anche noi avevamo preso in considerazione quest’estate. Kambala è uno dei migliori quattro d’Europa, segnare 41 punti contro il Barcellona equivale per un esterno a farne 60, è dotato di un atletismo e di una fisicità animalesche, un 2.06 con braccia da 2.12 e spalle enormi. Però credo che per Skelin sia un giocatore più adatto rispetto ai lunghi del Pau o al Jonzen di Cantù, gente dinamica che ti porta anche fuori, per questo ho fiducia in una grande prova di Mate, lo scorso anno capace di essere dominante anche a livello fisico in Eurolega. Il vero problema è che l’Efes è una squadra costruita molto bene, con un grande equilibrio nella pericolosità sia interna che esterna. Noi dobbiamo migliorare l’impatto sulle partite, specialmente rispetto alle ultime due gare. Analizzando il nostro ruolino, abbiamo accusato questo problema soprattutto in trasferta (2 vittorie e 5 perse nella stagione, ndr) come può anche essere normale per una squadra giovane, mentre in casa siamo stati più bravi ad entrare subito in partita (4 vittorie su 5, ndr). Iniziare bene è fondamentale, altrimenti diventa difficile rovesciare l’inerzia, e non trovi credibilità nemmeno dagli arbitri come ci è capitato a Pau, dove poi abbiamo pagato il grande recupero a livello di energie. Con l’Efes la chiave sarà la concentrazione e la durezza difensiva che riusciremo a produrre fin dall’inizio, per evitare che i turchi prendano fiducia. Il nostro pubblico, poi, è stato sempre un alleato fondamentale e noi siamo pronti a fare battaglia contro un grande avversario. Il problema, però, è che potremo capire solo sul campo quanto potremo avere dai giocatori che non stanno bene, dopo questi giorni pieni di acciacchi e poco allenamento. Comunque, Scepanovic ci sarà ed anche Barton, meno grave del previsto, ma solo la partita ci dirà che apporto potranno dare. Rispetto alle ultime due gare dovremo ritornare anche ad una migliore distribuzione di pericolosità tra interni ed esterni, a Pau e Cantù gli esterni hanno prodotto meno, anche per le assenze e i problemi fisici. L’equilibrio è decisivo perché la pericolosità degli esterni evita che l’area si chiuda e i lunghi abbiano meno spazi, e i lunghi a loro volta devono aprire gli spazi per gli esterni. Basile è un po’ affaticato perché gli abbiamo chiesto di sacrificarsi per via dell’assenza di Scepanovic e per dare tempo a Poz di trovare la condizione. Ora Gianmarco sta aumentando la sua condizione, ha lavorato in allenamento e ha risolto il problema al tallone che gli creava fastidio. Insomma, sarà una battaglia, ma a questa squadra il carattere e la voglia non mancano, ed avremo grandi stimoli per cercare un risultato che ci aiuterebbe molto nella corsa ai posti che valgono l’accesso alla Top 16”.

L’INTERVISTA ON LINE A GIANLUCA BASILE… Non sarà facile, assolutamente. L’Efes Istanbul rappresenta una delle avversarie più ostiche del girone, e per fronteggiarla al meglio servirà una prova di grandissimo carattere da parte di una Skipper che fisicamente non sta bene. Ne parliamo con il Capitano biancoblù Gianluca Basile, nell’intervista on line realizzata da Fortitudo.it alla vigilia del confronto con la squadra turca. La Skipper è chiamata ad un confronto importante… “Assolutamente. L’Efes è una squadra molto tosta e il fatto che sia riuscita a battere la Benetton arrivando poi vicinissima a ripetersi con il Barcellona è un segnale inequivocabile di ciò. Certo, quelle prestazioni sono arrivate in casa mentre in trasferta i turchi hanno vinto a Berlino ma perso a Zagabria sul campo del Cibona, ma non illudiamoci che la loro forza non sia ugualmente alta”. Il problema principale, però, è come sta la Fortitudo. “Purtroppo stiamo attraversando un momento difficile dal punto di vista fisico, e questo ovviamente si ripercuote sulla qualità degli allenamenti e di conseguenza poi anche sulle partite. Abbiamo avuto un gran numero di infortuni,che ci hanno privato di troppi giocatori nell’ultima settimana di allenamenti, e non trascuriamo il fatto che Scepanovic a Pau ha potuto giocare pochissimo e poi si è rifatto male, mentre a Cantù oltre a Vlado ci è venuto a mancare anche Barton. Adesso, speriamo di poterci ripresentare un po’ più in salute. Ma intanto…” Intanto, Capitano? “Intanto non possiamo certo fermarci e piangerci addosso. Dovremo cercare di sfruttare al meglio ogni nostra risorsa, di fare di necessità virtù, e di sopperire alle eventuali assenze o ai problemi fisici con ancora più grinta e voglia di vincere”. Non sarà facile, contro questo Efes… “La squadra turca dispone di un potenziale molto elevato, e ha tre giocatori fortissimi che determinano in gran parte il gioco e i risultati dell’Efes quali Granger, Brown e Kambala. I due esterni li conosciamo bene, del resto, e il centro verrà a Bologna molto carico dopo i 41 punti segnati contro il Barcellona…”. Come fronteggiarli, allora? “Cercando di non permettere loro di esprimersi come preferiscono. Ovvero attuando i raddoppi nei momenti giusti sul centro, e passando velocemente sui blocchi tandem che i turchi fanno con i due lunghi per liberare i tiri da fuori di Brown e Granger”. Partendo dalla difesa, dunque. “Esattamente, e facendolo insieme, per fare risaltare la squadra. Proprio perché non stiamo benissimo e l’attacco nelle ultime partite ne ha risentito, stringendoci in difesa e a rimbalzo potremo non solo limitare i nostri avversari ma anche rendere più veloce ed efficace il nostro gioco offensivo”. Sui giornali di oggi, Pozzecco chiede apertamente di non drammatizzare troppo la situazione… “Di certo è un po’ una caratteristica di tutto il nostro ambiente, quello di vivere di grandissimi entusiasmi quando le cose vanno al meglio ma anche di facili delusioni quando le cose si mettono peggio, e credo che quello che Gianmarco ha voluto dire sia proprio di andare avanti, non fermarci di fronte alle difficoltà ma tenere alta la convinzione e la fiducia in noi stessi. Cerchiamo, insomma, di essere positivi: vincere sempre non è possibile, e in alcune situazioni come a Cantù dove non stavamo bene può essere una conseguenza quasi obbligata, specie se gli avversari giocano una partita super come hanno fatto. Cerchiamo però ora di trasformare queste ultime sconfitte in una grinta ancora maggiore da mettere in campo per cercare di vincere le prossime sfide”. Fin da domani, con l’Efes. “Sì, perché giochiamo in casa e non possiamo fallire, in ottica di classifica. Ripeto, non sarà facile, ma spero che sentire l’apporto del nostro pubblico ci dia la spinta necessaria per riuscirci”.

I ROSTER DI SKIPPER ED EFES A CONFRONTO… Ecco la composizione delle due squadre che si affronteranno domani sera nella quinta partita dell’Eurolega 2002/2003. Come noto, ogni squadra può portare in panchina fino a dodici giocatori (diversamente dal Campionato, in cui il limite è fissato a dieci). Skipper Bologna: n. 4 Vlado Scepanovic (guardia-ala, 197 cm, 1975, Jugoslavia), n. 5 Gianluca Basile (play-guardia, 190 cm, 1975, Italia), 6 Mate Skelin (pivot, 213 cm, 1974, Croazia), n. 8 Stefano Mancinelli (ala, 203 cm, 1983, Italia), n. 9 Robert Fultz (playmaker, 188 cm, 1982, Italia), n. 11 Lubos Barton (ala, 200 cm, 1980, Repubblica Ceca), n. 12 Gianmarco Pozzecco (playmaker, 180 cm, 1972, Italia), n. 13 Emilio Kovacic (pivot, 208 cm, 1968, Croazia), n. 14 Tomas Van Den Spiegel (ala-centro, 214 cm, 1978, Belgio), n. 15 Giacomo Galanda (ala-centro, 210 cm, 1975, Italia), n. 16 Gennaro Sorrentino (playmaker, 190 cm, 1985), n. 20 Carlos Delfino (guardia, 198 cm, 1982, Argentina). Capo Allenatore: Matteo Boniciolli, Assistenti Allenatori: Guglielmo Roggiani e Roberto Breveglieri. Efes Pilsen Istanbul: n. 4 Ender Arslan (play-guardia, 190 cm, 1983), n. 5 Marcus Brown (guardia, 191 cm, 1974), n. 6 Omer Onan (guardia, 194 cm, 1978), n. 7 Antonio Granger (ala, 198 cm, 1976), n. 8 Enver Ekmen (ala, 206 cm, 1983), n. 10 Kerem Tunceri (guardia, 190 cm, 1979), n. 12 Jurica Golemac (ala, 209 cm, 1977), n. 13 Nicolay Pastal (ala, 204 cm, 1983), n. 14 Kaya Peker (centro, 207 cm, 1980), n. 15 Kaspars Kambala (centro, 206 cm, 1978), n. 19 Asim Pars (centro, 210 cm, 1976), n. 20 Alper Yilmaz (ala, 197 cm, 1975). Allenatore: Oktay Mahmuti.
LA PARTITA IN DIRETTA TV, RADIO E WEB… Palla a due al Paladozza alle 20.30 di domani sera tra Skipper Fortitudo ed Efes Istanbul, con diretta televisiva su Tele+Nero, e la tradizionale diretta audio sulle frequenze di Radio Bruno (sui 102.8, 91.0 e 105.6 per la città di Bologna e provincia) nonché su internet sul sito ufficiale biancoblù Fortitudo.it alla pagina “On Air”. Nell’immediato dopo-gara, poi, saranno on line tutti gli approfondimenti
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