PESARO - A campionato in corso non si cambia. E’ questa la posizione della società, all’indomani dell’inizio traballante. Gian Marco Scavolini chiude la porta a qualsiasi ritorno sul mercato, non ci saranno arrivi e nemmeno cessioni, a campionato in corso. «Non vogliamo assolutamente modificare la squadra - dichiara il presidente - che ha dimostrato di essere buona. Abbiamo avuto risposte anche da Gilbert e Christoffersen, che finora erano rimasti ai margini, il gruppo ha bisogno di crescere al suo interno, di fare esperienza velocemente. La squadra è questa, il visto che ci resta lo useremo per necessità future». Intanto con i biancorossi, da ormai un mesetto, si sta allenando Marcus Vinicio, detto “Marchino", brasiliano quasi 18enne di cui si dice un gran bene. L’intenzione sembra quella di tesserarlo, una volta che il giocatore avrà ottenuto il passaporto italiano. «Lo stiamo valutando, ma in proiezione futura». In giro però serpeggia il malumore: se oltre a non divertirsi non si vince neppure... «E’ normale che la gente sia dispiaciuta - continua il figlio di Valter - Il rischio si corre sempre. Noi vogliamo vincere, in particolare in casa e spero che queste ultime battute d’arresto ci servano da lezione. Mi auguro che la gente continui a sostenerci, che restiamo tutti uniti». Di certo le considerazioni del presidente, fin qui, non possono contenere grammi di euforia... «La sconfitta più bruciante è quella di sabato, perchè era una di quelle partite da vincere. Nelle prime quattro gare qualche stop ci poteva stare, purtroppo questo è un campionato equilibratissimo, dove nessuno ti concede nulla. Non facciamo drammi, con la Pompea qualcosa di buono si è visto, anche se siamo stati praticamente assenti al tiro». E il ko con i partenopei, forse, la più fedele riproduzione del fenomeno Cantù, ha spinto Pesaro ancora più giù, in classifica... «La nostra non è una classifica bella ma cerchiamo di non guardarla troppo. Il tempo per recuperare c’è, però occorre più continuità, specialmente al Bpa Palas». Era legittimo aspettarsi qualcosa di più, da Misha Beric... «Anche lui avrà tempo per rifarsi, inoltre sabato i compagni non lo hanno sostituito benissimo. Misha è uno dei ragazzi dai quali ci attendevamo tutti di più: dovrebbe giocare sempre in maniera discreta, con qualche picco verso l’alto». La società l’aveva detto, che la Scavolini avrebbe lottato per un posto nei play-off, ma la sensazione è che - con questa squadra - qualche punticino in più lo si sarebbe potuto avere... «Abbiamo perso incontri che, con poco in più, avremmo potuto fare nostri. Adesso però pensiamo al futuro, abbiamo giocato solo otto partite. Abbiamo sempre fatto passi avanti, l’unico indietro è arrivato nei minuti finali contro Napoli. Serve più cinismo al momento di chiudere».
Camilla Cataldo
Camilla Cataldo
Fonte: Il Messaggero