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Viola, prova di carattere contro una grande

Contro il Siena i neroarancio hanno scritto una pagina indimenticabile di sport

REGGIO CALABRIA – È stata una giornata di vera gloria, una di quelle memorabili che una volta i nonni raccontavano ai bambini, come una bella favola. La gioia di poter dire io c'ero e la rabbia di quel migliaio di persone che hanno disertato il Palapentimele forse per mancanza di fede nella squadra. Una serata memorabile durante la quale Lino Lardo ha saputo dirigere i suoi giocatori come un gran direttore d'orchestra. Le prove, o meglio gli allenamenti preparatori per questo incontro con la corazzata senese erano stati duri e intensi. Nel ricordo di Roma e di Trieste la consapevolezza di non dover ripetere gli errori, giocando con grande determinazione e soprattutto con il cuore ma anche con grande intelligenza. Fattori questi che hanno portato Rombaldoni e compagni ad affrontare senza patemi d'animo una di quelle squadre che pretendono di poter vincere il campionato e non solo quello. Ed è stato proprio il play reggino a suonare la carica ai suoi con un inizio di gara fulminante che ha messo sul parquet le vere intenzioni dei padroni di casa, lanciati verso un successo che solo a prima vista può essere definito eclatante. Non si è trattato di mera fortuna e di occasioni propizie, ma di una condotta di gara superlativa, che ha portato i ragazzi a dare quel qualcosa in più che il coach pretendeva per avere ragione del Montepaschi. Che i componenti la squadra ospite fossero in effetti molto più forti, almeno sulla carta, rispetto ai reggini non era certamente un mistero. Ma talvolta, come in questo caso, i nomi altisonanti dalla classe sopraffina non sono sufficienti chi pur non essendo altrettanto potenti gettano nella mischia grande intelligenza, coraggio e volontà. Domenica la squadra che ha dominato la scena dal primo all'ultimo minuto è stata proprio quella dell'ingegnere Silipo, che è assurta da subito a mattatrice della serata. Certamente si temeva l'arrivo dell'ultimo quarto, allorché spesso la Viola incappa in pause tremende, tipo Trieste. Ma la Viola di domenica, pur non avendo almeno due lunghi in condizioni ottimali, ha voluto superare questo handicap riuscendo a reggere il veemente arrembaggio dei senesi alla ricerca disperata quantomeno di un pareggio per andare ai tempi supplementari. Quasi giocando come il gatto con il topo la Viola è riuscita con Ivory a portare il punteggio finale sul 66 pari. Una cosa comunque difficile riuscire a contenere a quota così bassa una squadra che ha dei tiratori potenti e una difesa eccellente. Però nei cinque minuti del tempo supplementare è avvenuto un fatto incredibile, un qualcosa che ha del miracoloso dovuto alla forza di reazione e di volontà del Rombaldoni e compagni che ci tenevano a vincere questa partita. Non ne avevano fatto mistero alcuno durante la settimana, poiché quelle due sconfitte precedenti avevano fatto male sia a loro che ai tifosi. Solo una vittoria con una delle prime della classe poteva cancellare il tutto. E così è stato con una Viola super, strabiliante, eccezionale che volando anche sulle ali di due splendidi contropiedi metteva a segno un micidiale Ko di ben 13 a zero. In cinque minuti i senesi annichiliti dalla potenza dei reggini non hanno messo a segno un punto che fosse uno. Merito anche di un pubblico che ha trasformato il Palapentimele in un Etna di fuoco di calore e di incitamento.
Francesco Calafiore
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