LIVORNO — Un passo falso, quello della Mabo contro Milano, che non pregiudica la corsa della squadra di Luca Banchi verso la salvezza, ma che mostra impietosamente alcuni limiti della stessa, limiti soprattutto di carattere tecnico. Con l'aggiunta, ma questa si sapeva e si poteva prevedere, di una certa mancanza di esperienza. I limiti riguardano il talento puro dei singoli, non di tutti ma di parecchi, e la capacità di affrontare e superare difese dure, spigolose, che concedono poco o niente. Milano ha difeso fortissimo, ha impedito una buona circolazione di palla, non ha permesso passaggi dentro facili e la Mabo è andata in tilt. Perché le manca, a parte Elliott, Giachetti e in parte Santarossa che è spesso frenato dal carattere fragile, chi sappia prendere iniziative personali e portarle a termine con successo. La Mabo è stata a galla a lungo, ed anche avanti nel punteggio, perché ha saputo difendere bene come sempre, perché ha carattere e grinta, ma non sempre queste possono bastare. Comunque un passo falso che va archiviato senza problemi e studiato con attenzione. Per cercare in seguito di attenuare gli effetti di quei piccoli problemi di cui parlavamo sopra. Le cifre stanno lì a dimostrare ciò che dicevamo. La squadra non ha concesso molto agli avversari con il 46% al tiro dal campo e un più 4 nel saldo tra palle perse e recuperate, ma ha perduto nettamente la battaglia dei tabelloni con 9 rimbalzi in meno ed ha segnato pochissimo: il 44% da 2 (con tre canestri facili a partita ormai finita negli ultimissimi giri di lancetta quando la difesa ospite si era allentata) e il 26% da 3. Ed è qui che Banchi deve studiare i rimedi. Magari, se Mc Leod non recupera del tutto, insieme a Faraoni.
Lorenzo Gremigni
Lorenzo Gremigni
Fonte: La Nazione