I dubbiosi e gli infedeli, per ora, sono sistemati. La comparsa di Petar Naumoski sotto la Madonnina aveva fatto storcere la bocca a più di un intenditore. Non era in discussione la classe del macedone, cristallina, quanto la carta d´identità - 34 primavere - e le motivazioni di un giocatore che a giugno aveva detto arrivederci al basket per andare a Skopje a seguire le sue aziende di componenti elettrici e l´avventura elettorale che due mesi fa gli aveva garantito un seggio in Parlamento.
E invece, dopo il buon esordio casalingo contro Udine di una settimana fa e una decina di allenamenti nelle gambe, ecco che Naumoski griffa a seconda vittoria esterna dell´Olimpia con un secondo tempo d´autore dopo una prima frazione sonnacchiosa: assist e regia illuminata dopo il thé, 3 triple di cui una spaccapartita, punta di diamante di una panchina che è la vera differenza della partita (23 punti tra il macedone, Niccolai e Rancik). Accanto a loro, torna a graffiare Warren Kidd, dominante sotto i tabelloni dopo un periodo d´appannamento, nella serata in cui Sconochini tira il fiato.
Vittoria larga alla fine, che riporta la Milano del basket nel gruppone delle terze, dietro Treviso e Roma. Nata però da una partita sudata e dai ritmi tenuti al minimo. Caja disegna un match di trincea e di posizione per impedire la corsa in campo aperto ai folletti livornesi. Rodney Elliott è incontenibile (28 punti e 5 rimbalzi alla fine per il moro), ma i tiratori toscani sparacchiano a salve, mentre Coldebella e Vanuzzo tengono botta. L´equilibrio dura a lungo, differenze minime, verso l´intervallo il primo allungo, con un mini-parziale di 9-0 che porta la Pippo in vantaggio di 6 punti (25-31) al 19´.
Al rientro Naumoski è imprendibile, Milano accumula una dote sostanziosa (34-46 al 26´) ma Elliott e il 19enne Giachetti hanno classe e garretti da vendere e guidano l´ultima fiammata livornese. Che si spegne quando, sul 48-52, Rancik - in campo nonostante il quarto fallo insieme a Kidd - vola a stoppare Santarossa in entrata, Coldebella imbuca un facile sottomano in contropiede e Naumoski e Niccolai completano l´opera con due triple mortifere. Livorno si sgonfia, i biancorossi gestiscono il cronometro arrivando ad accumulare 17 punti di vantaggio quando ancora Naumoski pesca Kidd per un comodo canestro più fallo, mentre il pubblico del Palamacchia sfolla via deluso.
Raggiante, al contrario, coach Caja: «Era una partita dalle mille insidie ma l´abbiamo interpretata bene con un grande approccio difensivo. Un grazie ai lunghi, visto che dovevamo fare a meno di Alberti. Naumoski? Sapevamo che ci avrebbe dato tanto, ora che sta entrando in forma abbiamo una grande arma in più».
MABO LIVORNO - PIPPO MILANO 60-73
Mabo: Parente 4, Sambugaro 3, Santarossa 7, Elliott 28, Mutavdzic 5; Giachetti 10, McLeod 3, Cotani, Garri, Bertocci ne. Coach: Luca Banchi.
Pippo: Coldebella 8, Simpkins 2, Sconochini 12, Vanuzzo 13, Kidd 15; Naumoski 11, Rancik 7, Niccolai 5, Ferroni ne, Gallea ne. Coach: Attilio Caja.
Parziali: 16-15, 28-33, 43-50. Note. Tiri Liberi: Mab 12/15, Pip 8/9. Rimbalzi: Mab 29 (Sambugaro e Mutavdzic 7), Pip 38 (Rancik 8). Spettatori 2.950 per un incasso di 32.900 euro.
Massimo Pisa
E invece, dopo il buon esordio casalingo contro Udine di una settimana fa e una decina di allenamenti nelle gambe, ecco che Naumoski griffa a seconda vittoria esterna dell´Olimpia con un secondo tempo d´autore dopo una prima frazione sonnacchiosa: assist e regia illuminata dopo il thé, 3 triple di cui una spaccapartita, punta di diamante di una panchina che è la vera differenza della partita (23 punti tra il macedone, Niccolai e Rancik). Accanto a loro, torna a graffiare Warren Kidd, dominante sotto i tabelloni dopo un periodo d´appannamento, nella serata in cui Sconochini tira il fiato.
Vittoria larga alla fine, che riporta la Milano del basket nel gruppone delle terze, dietro Treviso e Roma. Nata però da una partita sudata e dai ritmi tenuti al minimo. Caja disegna un match di trincea e di posizione per impedire la corsa in campo aperto ai folletti livornesi. Rodney Elliott è incontenibile (28 punti e 5 rimbalzi alla fine per il moro), ma i tiratori toscani sparacchiano a salve, mentre Coldebella e Vanuzzo tengono botta. L´equilibrio dura a lungo, differenze minime, verso l´intervallo il primo allungo, con un mini-parziale di 9-0 che porta la Pippo in vantaggio di 6 punti (25-31) al 19´.
Al rientro Naumoski è imprendibile, Milano accumula una dote sostanziosa (34-46 al 26´) ma Elliott e il 19enne Giachetti hanno classe e garretti da vendere e guidano l´ultima fiammata livornese. Che si spegne quando, sul 48-52, Rancik - in campo nonostante il quarto fallo insieme a Kidd - vola a stoppare Santarossa in entrata, Coldebella imbuca un facile sottomano in contropiede e Naumoski e Niccolai completano l´opera con due triple mortifere. Livorno si sgonfia, i biancorossi gestiscono il cronometro arrivando ad accumulare 17 punti di vantaggio quando ancora Naumoski pesca Kidd per un comodo canestro più fallo, mentre il pubblico del Palamacchia sfolla via deluso.
Raggiante, al contrario, coach Caja: «Era una partita dalle mille insidie ma l´abbiamo interpretata bene con un grande approccio difensivo. Un grazie ai lunghi, visto che dovevamo fare a meno di Alberti. Naumoski? Sapevamo che ci avrebbe dato tanto, ora che sta entrando in forma abbiamo una grande arma in più».
MABO LIVORNO - PIPPO MILANO 60-73
Mabo: Parente 4, Sambugaro 3, Santarossa 7, Elliott 28, Mutavdzic 5; Giachetti 10, McLeod 3, Cotani, Garri, Bertocci ne. Coach: Luca Banchi.
Pippo: Coldebella 8, Simpkins 2, Sconochini 12, Vanuzzo 13, Kidd 15; Naumoski 11, Rancik 7, Niccolai 5, Ferroni ne, Gallea ne. Coach: Attilio Caja.
Parziali: 16-15, 28-33, 43-50. Note. Tiri Liberi: Mab 12/15, Pip 8/9. Rimbalzi: Mab 29 (Sambugaro e Mutavdzic 7), Pip 38 (Rancik 8). Spettatori 2.950 per un incasso di 32.900 euro.
Massimo Pisa
Fonte: La Repubblica