Il sogno Nba di Michael Batiste è diventato realtà, Biella gli ha portato fortuna. Dopo la sua stagione in rossoblu (12.4 punti e 7.2 rimbalzi di media), venerdì ha esordito nel campionato dei professionisti, il gotha del basket, malgrado l’inopinata sconfitta mondiale. Ad Auburn Hills, Michigan, ha giocato la sua prima partita nel campionato più bello del mondo. Con la maglia dei Memphis Grizzlies, nella Midwest Division, ha conosciuto il nuovo mondo, perdendo contro i Detroit Pistons: 109-86, mentre mercoledì contro Dallas, era stato solo a guardare dalla panchina. L'ex biellese è stato in campo 10' e ha strappato 2 rimbalzi difensivi, inventato 1 assist e firmato 1 stoppata, segnando anche 2 punti (2/2 dalla lunetta) nonostante la classica mano dell'esordiente (con la tremarella, ed ecco spiegato lo 0/4 da 2). La squadra è giovane, ma ambiziosa: c'è gente che si chiama Jason Williams, Gordan Giricek, Lorenzen Wright, Shane Battier, a cui si aggiunge il ribattezzato ‘inquisitore spagnolo’, rookie dell’anno 2002 Pau Gasol. Batiste giostra proprio in quel ruolo, cambiando Gasol nel ruolo di ala grande, ma dando minuti di riposo all’ala Gordan Giricek, potendo fruttare un tiro da tre che può fare male. Coach Sidney Lowe ha dimostrato di aver pensato questo ruolo per l’ex Arizona State anche nella seconda partita disputata al Piramyd Centre di Memphis sabato notte. I Sacramento Kings dei neo campioni del mondo Peja Stojakovic e Vlade Divac hanno vinto con discreta facilità (116-99), ma per Batiste c’è stata la possibilità di presentarsi degnamente al suo nuovo pubblico. Coach Lowe gli ha dato la vetrina del quintetto nell’ultimo quarto: lui ha aperto le ostilità, segnando il primo tiro, chiudendo poi con un 3/6 da due, 0/3 da tre, 1/1 ai liberi, 3 rimbalzi, 2 assist e 7 punti in 9 minuti. E dire che Batiste, ormai, si era quasi rassegnato a tornare in Italia. Aveva già firmato un contratto con Reggio Emilia in LegaDue, ma con una clausola: se la Nba avesse chiamato, lui avrebbe risposto. Ha svolto tutta la pre-season con i Los Angeles Clippers, la squadra ‘povera‘ della sua città (i ricchi si chiamano Lakers e da tre anni vincono tutto), ma alla fine è stato rilasciato. La sirena dei Grizzlies è suonata in extremis, quando ormai il ritorno dalle nostre parti pareva scontato. Jerry West, l'uomo-mercato della franchigia del Tennessee, un mito vivente del basket americano, ha annunciato l'arrivo di Batiste con parole che caricano di responsabilità l’ala 25enne: "E' un ragazzo con tremende potenzialità, credo proprio che diventerà un buon giocatore…".