CANTU´ - Mazzolata a dovere, la Skipper al Pianella è stata per 40´ all´angolo, incassando di tutto. La trasferta non era delle più facili, l´avversaria di livello, ma un´imbarcata del genere è dura da archiviare. L´Oregon è squadra competitiva in assoluto, ma ieri pomeriggio è sembrata l´Invincibile Armata. Un po´ troppo, senza togliere nessun merito a un gruppo che comunque gioca una pallacanestro tanto lineare quanto efficiente. La Fortitudo, già squassata all´intervallo, non ha mai dato l´impressione di poter fare qualcosa. Se il primo ad andare in doppia cifra è stato uno entrato nel terzo quarto (Van Den Spiegel) è lampante che molte cose sono filate storte. Ma non è stata una questione specifica di attacco, difesa, singoli o collettivo. Rotta su tutta la linea (imbarazzanti Basile e Skelin) ed è questa la faccenda preoccupante. Oltre a quella degli ammaccati, parziale alibi. Vlado Scepanovic è rimasto ai box a Bologna (a lavorare col preparatore atletico), com´era nell´aria: Lubos Barton è stato invece inchiodato alla panchina da problemi alla schiena poco prima della palla a due, dopo una corsa negli spogliatoi col dottor Quadrelli. Niente da fare, fuori dal gioco e, adesso, potrebbe star fermo anche una o due settimane.
Pianella stipato all´orlo, clima intenso come sempre: ha rotto gli indugi prima del match Mancinelli, sfasciando un canestro con una schiacciata. Ritardo di una decina di minuti sulla prima palla a due. Mancio è partito in quintetto, e Cantù ha estratto subito il meglio dalla sua collezione, trascinata dal nucleo storico. Più veloce, più determinata: mani calde e teste sveglie. L´impatto è stato doloroso, come a Pau. Hines ha lanciato i primi bengala (9-2 al 3´), la Skipper non è mai riuscita a far gioco. Spesso nemmeno a tirare, a causa di palloni seminati a destra a manca per il campo (13 nei primi 20´, 27 alla fine: peccati mortali) sui quali McCullough (9/12, 6 assist, 5 recuperi) si è avventato famelico. Il play mignon ha terrorizzato anche la difesa biancoblù, cercando a turno tutti i compagni, che hanno risposto. Bravi loro, ma chi li affrontava non è parso al massimo della determinazione. Morale: il primo quarto è stato come a Fabriano (14 punti in Brianza, contro 12 nelle Marche), ma siccome l´Oregon è di tutt´altra corteccia sono arrivate le mazzate.
E le sventole dopo sarebbero arrivate più forte, di fronte a una pochezza imbarazzante: due cesti, tap-in di Delfino e Kovacic. Un paravento contro la bora. Cantù era padrona di tutto il campo, Stonerook sul perimetro faceva passaggi dietro la schiena, gli altri andavano a nozze. A turno tutti hanno infilato il cesto, ed è scesa la notte. Ecco gli intertempi: Jonzen da tre per il 18-31 al 13´, gli uppercut sono continuati fino alla botta di McCullough per il 23-42 al 19´. Più pasticciona, imprecisa e anche ammaccata, la Skipper non ha mai dato segnali di forza. Pozzecco ha provato qualcosa, producendo in attacco, ma sforacchiato senza pietà dal terribile Jerry. Dopo, niente da fare. L´Oregon ha gestito il vantaggio, dando e prendendo corda. Zuccherino i 12 punti di Van Den Spiegel in 9´ del terzo quarto, l´unico segnale. Ma le trasmissioni non erano mai iniziate.
OREGON-SKIPPER 87-72
Oregon: McCullough 21, Thornton 16, Hines 18, Stonerook 10, Jonzen 12, Damiao 1, Jones 9, Gay, Riva. N.e. Fazzi.
Skipper: Basile, Delfino 15, Mancinelli 10, Galanda 5, Skelin 3, Pozzecco 10, Kovacic 10, Fultz 5, Van Den Spiegel 14. N.e. Barton.
Arbitri: Colucci, Reatto, Lo Guzzo.
Note: liberi: Ca 17/25, Bo 13/20. Da due: Ca 26/49, Bo 25/40. Da tre: Ca 6/16, Bo 3/15. Rimbalzi: Ca 32, Bo 35.
Parziali: 5´ 9-6, 10´ 20-14, 15´ 35-20, 20´ 43-25, 25´ 56-41, 30´ 69-50, 35´ 77-56, 40´ 87-72. Fortitudo mai in vantaggio. Massimo svantaggio: -23 (60-83) al 38´.
Francesco Forni
Pianella stipato all´orlo, clima intenso come sempre: ha rotto gli indugi prima del match Mancinelli, sfasciando un canestro con una schiacciata. Ritardo di una decina di minuti sulla prima palla a due. Mancio è partito in quintetto, e Cantù ha estratto subito il meglio dalla sua collezione, trascinata dal nucleo storico. Più veloce, più determinata: mani calde e teste sveglie. L´impatto è stato doloroso, come a Pau. Hines ha lanciato i primi bengala (9-2 al 3´), la Skipper non è mai riuscita a far gioco. Spesso nemmeno a tirare, a causa di palloni seminati a destra a manca per il campo (13 nei primi 20´, 27 alla fine: peccati mortali) sui quali McCullough (9/12, 6 assist, 5 recuperi) si è avventato famelico. Il play mignon ha terrorizzato anche la difesa biancoblù, cercando a turno tutti i compagni, che hanno risposto. Bravi loro, ma chi li affrontava non è parso al massimo della determinazione. Morale: il primo quarto è stato come a Fabriano (14 punti in Brianza, contro 12 nelle Marche), ma siccome l´Oregon è di tutt´altra corteccia sono arrivate le mazzate.
E le sventole dopo sarebbero arrivate più forte, di fronte a una pochezza imbarazzante: due cesti, tap-in di Delfino e Kovacic. Un paravento contro la bora. Cantù era padrona di tutto il campo, Stonerook sul perimetro faceva passaggi dietro la schiena, gli altri andavano a nozze. A turno tutti hanno infilato il cesto, ed è scesa la notte. Ecco gli intertempi: Jonzen da tre per il 18-31 al 13´, gli uppercut sono continuati fino alla botta di McCullough per il 23-42 al 19´. Più pasticciona, imprecisa e anche ammaccata, la Skipper non ha mai dato segnali di forza. Pozzecco ha provato qualcosa, producendo in attacco, ma sforacchiato senza pietà dal terribile Jerry. Dopo, niente da fare. L´Oregon ha gestito il vantaggio, dando e prendendo corda. Zuccherino i 12 punti di Van Den Spiegel in 9´ del terzo quarto, l´unico segnale. Ma le trasmissioni non erano mai iniziate.
OREGON-SKIPPER 87-72
Oregon: McCullough 21, Thornton 16, Hines 18, Stonerook 10, Jonzen 12, Damiao 1, Jones 9, Gay, Riva. N.e. Fazzi.
Skipper: Basile, Delfino 15, Mancinelli 10, Galanda 5, Skelin 3, Pozzecco 10, Kovacic 10, Fultz 5, Van Den Spiegel 14. N.e. Barton.
Arbitri: Colucci, Reatto, Lo Guzzo.
Note: liberi: Ca 17/25, Bo 13/20. Da due: Ca 26/49, Bo 25/40. Da tre: Ca 6/16, Bo 3/15. Rimbalzi: Ca 32, Bo 35.
Parziali: 5´ 9-6, 10´ 20-14, 15´ 35-20, 20´ 43-25, 25´ 56-41, 30´ 69-50, 35´ 77-56, 40´ 87-72. Fortitudo mai in vantaggio. Massimo svantaggio: -23 (60-83) al 38´.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica