ROSETO — Con la doppia vittoria, una in campionato contro la Scavolini Pesaro e l’altra in Coppa Uleb contro l’Ostenda, l’Euro Roseto questa sera potrebbe continuare la striscia positiva contro il fanalino di coda del campionato di serie A1 Snaidero Udine. «Non sarà facile - ha detto Phil Melillo - perché una squadra con l’acqua alla gola come l’Udine potrebbe riservare delle sorprese e noi siamo preparati anche per questo. In settimana abbiamo speso tante energie fisiche e nervose,ma ci sono uomini che oramai sono in grado di affrontare due partite a settimana per cui andiamo a giocare a Udine convinti che non lasceremo nulla d’intentato per riportare a casa un altra vittoria e restare nelle zone alte della classifica». L’Euro Roseto, comunque, dopo la vittoria a Ostenda, sembra più completa perché nel rosters si è aggiunto anche Radosevic su cui il coach potrà ora contare. Il presidente Amadio aveva più volte espresso la sua soddisfazione per aver voluto in squadra il Radosevic. In molti si erano mostrati scettici rispetto a quella scelta, ora però dopo la grande prova in Belgio, tutti sono autorizzati a rivedere la posizione ed è per questo che questa sera a Udine tutti pensano che il miracolo Euro continui anche perché Sartori e compagni andranno a visitare i "cugini" del Fabriano, altra squadra che farà di tutto per vincere il quasi derby della stagione. «Saranno due match importanti — ha concluso Melillo — perché a metà del girone di andata si potrebbero anche tirare le prime somme e capire effettivamente dove potrà arrivare questa squadra fino alla fine del campionato».
Euro Roseto: Pieri, Callahan, Ruggero, Rannikko, Fajardo, Milic, Sartori, Radosevic, Molbedo, Davis.
Snaidero Udine: Thompson, Alexander, Burke, Zacchetti, Confente, Livecchi, Cantarello, Mulaomerovic, Spern, Mian.
Lino Faraone
Euro Roseto: Pieri, Callahan, Ruggero, Rannikko, Fajardo, Milic, Sartori, Radosevic, Molbedo, Davis.
Snaidero Udine: Thompson, Alexander, Burke, Zacchetti, Confente, Livecchi, Cantarello, Mulaomerovic, Spern, Mian.
Lino Faraone
Fonte: Il Messaggero