ROMA - Voglia di ribellione per la Virtus giallorossa dopo la sconfitta patita una settimana fa contro la Pompea, la Napoli dei canestri che ieri ha giocato un brutto scherzo anche alla Scavolini battendola (80-76) nel suo Palas dopo averle rimontato 10 punti. Al Palazzetto arriva Biella, non certo avversaria da far perdere il sonno ma pur sempre squadra da rispettare. Piero Bucchi, che ha recuperato tutti i suoi, Tusek fermo in settimana un paio di giorni per un colpo ricevuto a Napoli, Jenkins per una lieve distorsione, non si fida. «E’ una partitaccia» dice il coach della Virtus Roma che guida un gruppo determinato e desideroso di dimostrare il suo valore.
Biella non naviga in acque tranquille. La classifica della Lauretana è quella che è, due punticini in coda insieme alla derelitta Fabriano, società sull’orlo del fallimento. Dopo, solo Udine che fin qui non ha vinto mai. «E’ una di quelle partite che devi vincere per forza - osserva Bucchi - No, non sarà facile: io ho molto timore di questa squadra che, non dimentichiamolo, ha perso per tre volte nel finale». Biella combatte, Alessandro Ramagli, il suo allenatore, ha messo insieme un gruppo al quale manca ancora, perché è infortunato, il play Belcher, statunitense che può fare la differenza e che aspettano tra una settimana, per la sfida con Avellino.
Non vince spesso, Biella, anche se Jamel Thomas, ala statunitense di 26 anni, è il capocannoniere del campionato, 143 punti con una media di 20,4. «Righetti e Myers sono pronti per prenderlo in consegna - dice il coach - Thomas, inutile negarlo, è il nostro osservato speciale».
L’ordine è perentorio: niente distrazioni. Bucchi richiama i suoi, sa che Santiago gli darà il massimo della forza sotto le plance, catturerà rimbalzi in difesa contribuendo alla partenza del contropiede. Partita delle certezze quella di oggi al Palazzetto (si gioca alle 18.15) prima di ospitare, ancora a viale Tiziano, domenica prossima, la Virtus Bologna di Boscia Tanjevic. Se Roma corre, le Vu nere non sono da meno e adesso che hanno ritrovato la condizione grazie anche agli ultimi arrivi, sono tornate temibilissime.
La Virtus, quella giallorossa, aspetta il ritorno al meglio di capitan Tonolli, giocatore dalle grandi potenzialità, utile da ala forte ma spesso anche da numero 3 e, soprattutto, arma tattica se riuscirà a ritrovare la strada del canestro non disdegnando i tiri da 3 punti. C’è Tusek che sta facendo bene, ma in un gruppo serve l’apporto di tutti. Preoccupa meno Carlton Myers che finora non è stato preciso (38 su 103 dal campo, 18,3 punti di media) pur dando un contributo eccezionale in difesa. Osserva Bucchi: «Non è al meglio, è vero, ma un trentunenne fa fatica ad esserlo per tutta la stagione». Ieri Myers era a Bologna per l’estremo saluto all’amico Andrea Blasi.
Roma intanto si guarda intorno, senza fretta perché non serve far presto: bisogna scegliere il meglio, per prendere un altro giocatore, un’ala, utile per rinforzare un roster già valido. Se ne parlerà probabilmente dopo la sosta della nazionale, a fine mese.
La giornata, l’ottava, offre l’occasione per alcune verifiche. Treviso, fermata dalla Virtus Bologna, ospita la pericolante Fabriano mentre Milano è a Livorno contro un team di qualità che saprà misurare le ambizioni dell’Olimpia di Atilio Caja e Cantù ospita la Skipper.
Roma contro Biella e, nel parterre, due ospiti particolari, i genitori di Ravaglia, il Chicco che una notte di dicembre del ’99 è stato rapito alla vita, morto in un incidente d’auto a Piacenza. Poche ore prima, al Pianella di Cucciago, era il 22 dicembre, aveva portato la sua Cantù al successo contro Reggio Emilia e lui, che aveva firmato 23 punti, aveva finalmente gridato a tutti sono un giocatore vero. Era felice quella notte, Chicco, ma non sapeva che poco più in là avrebbe trovato un destino crudele.
Carlo Santi
Biella non naviga in acque tranquille. La classifica della Lauretana è quella che è, due punticini in coda insieme alla derelitta Fabriano, società sull’orlo del fallimento. Dopo, solo Udine che fin qui non ha vinto mai. «E’ una di quelle partite che devi vincere per forza - osserva Bucchi - No, non sarà facile: io ho molto timore di questa squadra che, non dimentichiamolo, ha perso per tre volte nel finale». Biella combatte, Alessandro Ramagli, il suo allenatore, ha messo insieme un gruppo al quale manca ancora, perché è infortunato, il play Belcher, statunitense che può fare la differenza e che aspettano tra una settimana, per la sfida con Avellino.
Non vince spesso, Biella, anche se Jamel Thomas, ala statunitense di 26 anni, è il capocannoniere del campionato, 143 punti con una media di 20,4. «Righetti e Myers sono pronti per prenderlo in consegna - dice il coach - Thomas, inutile negarlo, è il nostro osservato speciale».
L’ordine è perentorio: niente distrazioni. Bucchi richiama i suoi, sa che Santiago gli darà il massimo della forza sotto le plance, catturerà rimbalzi in difesa contribuendo alla partenza del contropiede. Partita delle certezze quella di oggi al Palazzetto (si gioca alle 18.15) prima di ospitare, ancora a viale Tiziano, domenica prossima, la Virtus Bologna di Boscia Tanjevic. Se Roma corre, le Vu nere non sono da meno e adesso che hanno ritrovato la condizione grazie anche agli ultimi arrivi, sono tornate temibilissime.
La Virtus, quella giallorossa, aspetta il ritorno al meglio di capitan Tonolli, giocatore dalle grandi potenzialità, utile da ala forte ma spesso anche da numero 3 e, soprattutto, arma tattica se riuscirà a ritrovare la strada del canestro non disdegnando i tiri da 3 punti. C’è Tusek che sta facendo bene, ma in un gruppo serve l’apporto di tutti. Preoccupa meno Carlton Myers che finora non è stato preciso (38 su 103 dal campo, 18,3 punti di media) pur dando un contributo eccezionale in difesa. Osserva Bucchi: «Non è al meglio, è vero, ma un trentunenne fa fatica ad esserlo per tutta la stagione». Ieri Myers era a Bologna per l’estremo saluto all’amico Andrea Blasi.
Roma intanto si guarda intorno, senza fretta perché non serve far presto: bisogna scegliere il meglio, per prendere un altro giocatore, un’ala, utile per rinforzare un roster già valido. Se ne parlerà probabilmente dopo la sosta della nazionale, a fine mese.
La giornata, l’ottava, offre l’occasione per alcune verifiche. Treviso, fermata dalla Virtus Bologna, ospita la pericolante Fabriano mentre Milano è a Livorno contro un team di qualità che saprà misurare le ambizioni dell’Olimpia di Atilio Caja e Cantù ospita la Skipper.
Roma contro Biella e, nel parterre, due ospiti particolari, i genitori di Ravaglia, il Chicco che una notte di dicembre del ’99 è stato rapito alla vita, morto in un incidente d’auto a Piacenza. Poche ore prima, al Pianella di Cucciago, era il 22 dicembre, aveva portato la sua Cantù al successo contro Reggio Emilia e lui, che aveva firmato 23 punti, aveva finalmente gridato a tutti sono un giocatore vero. Era felice quella notte, Chicco, ma non sapeva che poco più in là avrebbe trovato un destino crudele.
Carlo Santi
Fonte: Il Messaggero