Bulleri è out (elongazione alla zona inguinale destra), Stojic quasi (distorsione ad una caviglia, bisognerà vedere come ha passato la notte): ancora guai fisici sulla Benetton. E non è nemmeno il caso di dire meno male che arrivano gli ultimi, perché queste sono gare-trappola.
«Messi come siamo facile non lo sarà sicuramente - chiosa Ettore Messina - devo dire che Fabriano è un avversario molto atletico, con quattro giocatori di colore che saltano e corrono. Sono convinto che sul piano collettivo noi siamo superiori ma, certo, dovremo dimostrarlo con una squadra un po' più"corta" del solito. Speriamo di farcela lo stesso».
Venite comunque da un successo in Eurolega.
«Contro il Cibona abbiamo fatto una buona partita, e lasciatemi dire che è stato importante il nostro pubblico, che ci è stato vicino nonostante un inizio tutto in salita. La squadra ha ricevuto entusiasmo e fiducia, è rimasta tranquilla ed ha continuato a giocare con molta grinta, operando una bella rimonta. L'ambiente ci è vicino soprattutto nei momenti duri: è fondamentale».
Con una squadra come Fabriano dipende da voi.
«Ma anche da loro, nel senso che speriamo che non si inventino una grande serata, anche perché il potenziale ce l'hanno. Ed i problemi societari di solito compattano la squadra, che gioca con qualche stimolo in più».
Siete un po' in emergenza: a maggior ragione speri che la panchina dia un maggiore contributo.
«Certo. Nemeth ad esempio avrà lo spazio di Bulleri e spero che non si farà sfuggire questa occasione».
Cosa ti preme di vedere di più dai tuoi?
«Giovedì, quando stavamo giocando male, anziché cominciare a sparare tiri alla va o la spacca, abbiamo avuto la lucidità di ricucire il nostro basket, che è stato efficace ma, allo stesso tempo, anche spettacolare. Questo è ciò a cui noi oggi possiamo puntare, considerando le caratteristiche di ognuno. Penso che se siamo un tantino più geometrici, ossia se tutti tocchiamo la palla, giocatori come Nicola e Langdon possono essere sfruttati meglio. A volte un passaggio in più non ci fa perdere pericolosità nel tiro da tre e contemporaneamente ci permette di vivere non solo di conclusioni da lontano. Infatti, un altro dato positivo che ho notato contro il Cibona è che li abbiamo costretti molto presto ad uscire dal bonus dei falli, cercando penetrazioni o il passaggio ai lunghi. Ciò significa capacità di ragionare: del resto noi abbiamo anche giocatori di questo tipo, no?».
Silvano Focarelli
«Messi come siamo facile non lo sarà sicuramente - chiosa Ettore Messina - devo dire che Fabriano è un avversario molto atletico, con quattro giocatori di colore che saltano e corrono. Sono convinto che sul piano collettivo noi siamo superiori ma, certo, dovremo dimostrarlo con una squadra un po' più"corta" del solito. Speriamo di farcela lo stesso».
Venite comunque da un successo in Eurolega.
«Contro il Cibona abbiamo fatto una buona partita, e lasciatemi dire che è stato importante il nostro pubblico, che ci è stato vicino nonostante un inizio tutto in salita. La squadra ha ricevuto entusiasmo e fiducia, è rimasta tranquilla ed ha continuato a giocare con molta grinta, operando una bella rimonta. L'ambiente ci è vicino soprattutto nei momenti duri: è fondamentale».
Con una squadra come Fabriano dipende da voi.
«Ma anche da loro, nel senso che speriamo che non si inventino una grande serata, anche perché il potenziale ce l'hanno. Ed i problemi societari di solito compattano la squadra, che gioca con qualche stimolo in più».
Siete un po' in emergenza: a maggior ragione speri che la panchina dia un maggiore contributo.
«Certo. Nemeth ad esempio avrà lo spazio di Bulleri e spero che non si farà sfuggire questa occasione».
Cosa ti preme di vedere di più dai tuoi?
«Giovedì, quando stavamo giocando male, anziché cominciare a sparare tiri alla va o la spacca, abbiamo avuto la lucidità di ricucire il nostro basket, che è stato efficace ma, allo stesso tempo, anche spettacolare. Questo è ciò a cui noi oggi possiamo puntare, considerando le caratteristiche di ognuno. Penso che se siamo un tantino più geometrici, ossia se tutti tocchiamo la palla, giocatori come Nicola e Langdon possono essere sfruttati meglio. A volte un passaggio in più non ci fa perdere pericolosità nel tiro da tre e contemporaneamente ci permette di vivere non solo di conclusioni da lontano. Infatti, un altro dato positivo che ho notato contro il Cibona è che li abbiamo costretti molto presto ad uscire dal bonus dei falli, cercando penetrazioni o il passaggio ai lunghi. Ciò significa capacità di ragionare: del resto noi abbiamo anche giocatori di questo tipo, no?».
Silvano Focarelli
Fonte: La Tribuna