FABRIANO — «Io sto lavorando, avrei anche trovato la formula e le garanzie economiche (tramite l'appoggio di un istituto di credito, ndr.) per appianare il regresso e stilare un progetto su base biennale o triennale. Sì, i margini per salvarsi ci sarebbero, a patto, però, che si allestisca un gruppo di finanziatori e simpatizzanti piuttosto nutrito». Proprio nel giorno (Palaverde, ore 18,15, diretta su Rc1) della proibitiva trasferta di Treviso con la Benetton capoclassifica, l'ex presidente Antonio Ninno riaccende la speranza di tifo e città. Forse prima dell'assemblea dell'ormai fatidico venerdì prossimo qualcosa può ancora succedere… «Uniamoci». L'uomo immagine della pallacanestro cittadina non molla. Anzi, ci crede ancora nella sua ipotesi di lavoro che passa per il forte sostegno di una banca esterna e che giusto domani, al rientro in città, sottoporrà all'attenzione del presidente Giuseppe Alberti. «Diciamo che si tratta di una pista ancora percorribile» spiega Ninno al telefonino. «Ma è chiaro che il sottoscritto da solo non ha le spalle così larghe da potersi sobbarcare un impegno di vasta portata. Mi auguro che amici vecchi e nuovi del basket seguano questo percorso, perché nella maniera studiata, il passivo potrebbe essere ammortizzato negli anni. E, al tempo stesso, si stilerebbe un programma tecnico e societario su base più ampia e confortante rispetto al classico impegno annuale». Intanto, sempre a proposito di istituti di credito, anche stasera la formazione fabrianese dovrebbe scendere in campo senza le maglie dello sponsor Carifac, forse per problemi burocratici o forse per un principio di disimpegno verso l'agonizzante realtà cestistica locale.
«La nostra dignità». Le manovre e gli affanni societari finora non hanno comunque «intaccato» il cammino tecnico di una formazione con tanti, visibilissimi limiti tecnici, ma davvero encomiabile per volontà e applicazione. Quello stesso spirito che Carmenati ha già richiesto per stasera a Treviso «perché – spiega il coach - il confronto con i primi della classe è per noi motivo di orgoglio e di grande carica emotiva». Mancherà Roberto Nunez, ancora a riposo a causa dei fastidi alla schiena, mentre sarà in campo Hulett che ha recuperato dalla distorsione alla caviglia riportata nell'allenamento serale di martedì. Il principale problema, al di là delle difficoltà «extra» proposte dal duello con play come Edney e Bulleri e lunghi quali l'atipico Nicola e il solido Marconato (solo per citare i più noti), resta comunque legato alla brevità di una panchina con Balliro e Kingombe prime opzioni.
Alessandro Di Marco
«La nostra dignità». Le manovre e gli affanni societari finora non hanno comunque «intaccato» il cammino tecnico di una formazione con tanti, visibilissimi limiti tecnici, ma davvero encomiabile per volontà e applicazione. Quello stesso spirito che Carmenati ha già richiesto per stasera a Treviso «perché – spiega il coach - il confronto con i primi della classe è per noi motivo di orgoglio e di grande carica emotiva». Mancherà Roberto Nunez, ancora a riposo a causa dei fastidi alla schiena, mentre sarà in campo Hulett che ha recuperato dalla distorsione alla caviglia riportata nell'allenamento serale di martedì. Il principale problema, al di là delle difficoltà «extra» proposte dal duello con play come Edney e Bulleri e lunghi quali l'atipico Nicola e il solido Marconato (solo per citare i più noti), resta comunque legato alla brevità di una panchina con Balliro e Kingombe prime opzioni.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino