FABRIANO — «Il Palaverde di Treviso è il palcoscenico migliore per esprimere il massimo che si ha dentro: dovremo presentarci lassù caricati a mille dalla possibilità di confrontarci con la prima della classe, recente vincitrice dello scudetto». E' l'indomita grinta di coach Carmenati l'icona della Fabriano che lotta. Non solo fuori, ma anche in campo, dove, al bando gli alibi ed i «piagnistei», la voglia di dare battaglia è ancora intatta. Il problema (oltre che da una classifica sempre barcollante con due soli punticini strappati all'allora incerottata Virtus Bologna) viene da un roster sempre ridotto all'osso. Ci sarà Hulett anche se in settimana ha saltato tre giorni di allenamento per la distorsione alla caviglia. Mancherà, invece, Roberto Nunez, dopo la visita dal medico di fiducia in Spagna. «La situazione è confermata — rileva Carmenati —. Attualmente l'infiammazione alla schiena vive la sua fase acuta, per cui in questi giorni il giocatore non si allenerà, ma contiamo che terapie e riposo possano sortire presto effetti benefici. Speriamo, cioè, che sia di nuovo in campo per la prossima gara interna con Roseto».
Intanto c'è la Benetton. Una sfida terribile che Fabriano vuole comunque vivere con lo spirito e l'assoluta dignità di chi, nonostante gli affanni societari, sul parquet non ammette distrazioni.
a.d.m.
Intanto c'è la Benetton. Una sfida terribile che Fabriano vuole comunque vivere con lo spirito e l'assoluta dignità di chi, nonostante gli affanni societari, sul parquet non ammette distrazioni.
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Fonte: Il Resto del Carlino