Un altro parquet nobilissimo, tempio moderno del basket che sulla riviera adriatica pulsa come in nessun angolo del Bel Paese. La Pompea va domani pomeriggio a far visita alla Scavolini nel ciclopico Bpa Palas di Pesaro (10.230 spettatori) ed è un test-chiave per i partenopei. Sotto i riflettori di Rai Tre (diretta dalle ore 18) la squadra di Mazzon ha un'altra chance per mettere in chiaro le proprie ambizioni. Le tre belle prestazioni condite da sconfitta a Milano, Bologna e Treviso confortano lo spirito ma non certo la classifica mentre una vittoria in terra pesarese lancerebbe Napoli in un'altra dimensione.
La Scavolini è la parente povera dello squadrone schiacciasassi che per tante stagioni è stata al vertice del basket italiano, ma somiglia poco anche alla versione recente con Booker, Blair e Demarco Johnson. Oggi naviga a mezz'acqua cercando di ricostruirsi un'identità. A tale scopo è stato scelto un coach giovane come Crespi e allestita una squadra piena di talenti grezzi da far sbocciare. Finora però i marchigiani non hanno certo incantato costruendosi una classifica decente (6 punti, pari con la Pompea), solo nelle ultime giornate. Tanto per fare un esempio, a Treviso la squadra di Crespi ne ha presi 19, mentre la Pompea ha fatto sbiancare i padroni di casa.
I valori tecnici delle due squadre non sono dissimili, anche se forse Pesaro ha un arsenale più ricco in panchina. Si può prevedere un match equilibrato, che potrebbe risolversi ancora una volta nel finale. Crespi ha puntato sul talento cristallino di Richardson, solo omonimo del mitico Sugar Ray a cui oggi non potrebbe portare neppure la borsa.
Guardia di 1,96, ha l'elasticità e la morbidezza dei grandi ma per ora le sue cifre sono appena discrete. 16,3 punti a partita ma con percentuali scarse sia da due che da tre, entrambe sotto il 40 per cento. Sembra sempre pronto per un exploit clamoroso ma finora ha toppato con regolarità. Nell'ultima sconfitta a Roseto le sue cifre sono state 5/12 da due e 1/6 da tre.
Persi Blair e Booker (sogno proibito di Fadini, chiedeva seicentomila dollari) la leadership è passata al deludente Beric che domani potrebbe dare forfeit dopo l'infortunio nel match contro l'Euro. Per lui 12 punti sul campo e 7 sul gomito per suturare la ferita causata dalla caduta contro i tabelloni pubblicitari.
Il migliore finora è stato McGhee, centro giovane e potente, che prende 10 rimbalzi a partita ed è ampiamente in doppia cifra anche nei punti segnati. Ma è bene non dimenticare il tarantolato Pecile, tutto cuore ma tecnica da rivedere, il «beautiful» del basket italiano Corey Albano, il randellatore Ken Lacey e Silvio Gigena, a 32 punti dal traguardo dei 2000 punti in serie A.
La Pompea ha il morale alto, è conscia dei suoi mezzi e sembra pronta per il grande colpo. L'inserimento di Conlon è sembrato quasi una panacea, oggi la lotta sotto i tabelloni fa meno paura anche se la Scavolini raccatta oltre 40 rimbalzi di media a partita, ben più di Napoli. Mazzon si affiderà a Greer, in gran crescita, sperando in una partita costante di Jones e puntando su una difesa con il kriss tra i denti.
Stefano Prestisimone
La Scavolini è la parente povera dello squadrone schiacciasassi che per tante stagioni è stata al vertice del basket italiano, ma somiglia poco anche alla versione recente con Booker, Blair e Demarco Johnson. Oggi naviga a mezz'acqua cercando di ricostruirsi un'identità. A tale scopo è stato scelto un coach giovane come Crespi e allestita una squadra piena di talenti grezzi da far sbocciare. Finora però i marchigiani non hanno certo incantato costruendosi una classifica decente (6 punti, pari con la Pompea), solo nelle ultime giornate. Tanto per fare un esempio, a Treviso la squadra di Crespi ne ha presi 19, mentre la Pompea ha fatto sbiancare i padroni di casa.
I valori tecnici delle due squadre non sono dissimili, anche se forse Pesaro ha un arsenale più ricco in panchina. Si può prevedere un match equilibrato, che potrebbe risolversi ancora una volta nel finale. Crespi ha puntato sul talento cristallino di Richardson, solo omonimo del mitico Sugar Ray a cui oggi non potrebbe portare neppure la borsa.
Guardia di 1,96, ha l'elasticità e la morbidezza dei grandi ma per ora le sue cifre sono appena discrete. 16,3 punti a partita ma con percentuali scarse sia da due che da tre, entrambe sotto il 40 per cento. Sembra sempre pronto per un exploit clamoroso ma finora ha toppato con regolarità. Nell'ultima sconfitta a Roseto le sue cifre sono state 5/12 da due e 1/6 da tre.
Persi Blair e Booker (sogno proibito di Fadini, chiedeva seicentomila dollari) la leadership è passata al deludente Beric che domani potrebbe dare forfeit dopo l'infortunio nel match contro l'Euro. Per lui 12 punti sul campo e 7 sul gomito per suturare la ferita causata dalla caduta contro i tabelloni pubblicitari.
Il migliore finora è stato McGhee, centro giovane e potente, che prende 10 rimbalzi a partita ed è ampiamente in doppia cifra anche nei punti segnati. Ma è bene non dimenticare il tarantolato Pecile, tutto cuore ma tecnica da rivedere, il «beautiful» del basket italiano Corey Albano, il randellatore Ken Lacey e Silvio Gigena, a 32 punti dal traguardo dei 2000 punti in serie A.
La Pompea ha il morale alto, è conscia dei suoi mezzi e sembra pronta per il grande colpo. L'inserimento di Conlon è sembrato quasi una panacea, oggi la lotta sotto i tabelloni fa meno paura anche se la Scavolini raccatta oltre 40 rimbalzi di media a partita, ben più di Napoli. Mazzon si affiderà a Greer, in gran crescita, sperando in una partita costante di Jones e puntando su una difesa con il kriss tra i denti.
Stefano Prestisimone
Fonte: Il Mattino