ROSETO - Meglio ROSETO - E venne il gran giorno. Quello dei playoff scudetto che mette di fronte la piccola Euro Roseto e la mastodontica Wurth Roma. Due squadre che incarnano due modi di intendere il basket diametralmente opposti. Da un lato il piccolo e rapido brigantino rosetano, del "one man band" Michele Martinelli, dall'altra il galeone capitolino della famiglia Toti. Quale sia l'imbarcazione migliore per affrontare i marosi degli ottavi scudetto sarà il vento della serie, al meglio delle due gare su tre, a dirlo. Roseto dovrebbe scendere in campo schierando il solito (e solido) quintetto formato da Gilmore, Sims, Boni, Grant e Lockhart, con Colson, Ruggiero, Hicks, Swinson e Monti pronti a partire dalla panchina. Roma dovrebbe invece mandare in campo lo "starting five" composto da Allen, Myers, Righetti, Tonolli e Handlogten, con Zanelli, Marcaccini, Santolamazza, Masper e Callahan in panca, pronti a subentrare. Vigilia importante soprattutto per il Presidente rosetano Martinelli, romano di nascita e che a Roma dovrebbe riaccusarsi fra qualche mese. Lo scorso anno - dichiara il Patron - arrivammo ai playoff con il fiatone, quest'anno invece ci siamo di rincorsa, il che è ancora più bello. Su quali siano gli obiettivi, l'eclettico Numero 1 di Via Salara non potrebbe essere più chiaro: Siamo ai playoff per fare meglio dell'anno scorso, anche perché per fare peggio sarebbe bastato chiunque altro. Dal punto di vista tecnico, Martinelli, che alla vigilia si è recato a Roseto per parlare alla squadra, non è solito pronunciarsi, anche se afferma: Credo che i nostri giocatori che possano spostare la serie siano i tre esterni titolari e cioè Gilmore, Sims e Boni e la possibile sorpresa Colson. Chi si gode il sapore dei playoff scudetto per la prima volta da Coach è invece Bruno Impaloni, che non nasconde la sua soddisfazione: L'effetto che mi faranno i playoff lo valuterò sul campo, ma posso dire che sono molto soddisfatto della squadra che ha conquistato un nono posto ritenuto, fino a poche giornate dal termine, impossibile da raggiungere. Vedremo di presentarci alla festa con il miglior abito possibile. L'analisi tecnica del Coach rosetano è chiara: Roma ha grossi tiratori dal perimetro, ai quali dovremmo fare attenzione. Dovremmo montare una guardia strettissima su Allen e Myers, che sono i loro atleti in grado di costruirsi un tiro, senza trascurare però gente come Marcaccini, Righetti o Tonolli, che l'ultima volta ci fece davvero male. Chiude la serie degli interventi il Capitano di lungo corso Mario Boni, che chiosa: Siamo pronti a dare battaglia, perché abbiamo dato tanto, ma, ne sono certo, non abbiamo ancora dato tutto. E' l'ennesima sfida fra Davide e Golia, ma Davide, da quanto mi risulta, ha ancora qualche pietra in borsa. Aspetto i rosetani al palazzetto di Viale Tiziano. Spero e voglio che non sia l'ultima trasferta.
Luca Maggitti
Luca Maggitti
Fonte: Il Tempo