Ricevuti all’europarlamento di Bruxelles, i Consorzi di UniVerso Treviso e il CAST di Trento sono stati elogiati per come hanno fornito una diversa soluzione alla gestione di club professionistici: “Se il tema attuale è la polarizzazione, noi siamo l'esatto contrario ossia promuoviamo la reciprocità – ha specificato Roberto Locatelli, presidente del CAST - Lo sport è società: per noi imprenditori non significa solo pagare lo stipendio ad un giocatore perché in fondo gli stranieri, specie nel basket, vanno e vengono. Quel che resta davvero, quel che è importante è il territorio, l'ambiente, la realtà in cui vanno propagandati dei valori seri e duraturi, soprattutto per i giovani”, come riportato da Federico Bettuzzi su “Tuttosport”.
Queste invece le parole del presidente del Consorzio di Treviso, Piergiorgio Paladin: “C'è comunanza di vedute, di intenti, di filosofia. Abbiamo dieci anni di storia alle spalle ed oggi garantiamo un appoggio economico di grande impatto se si pensa che i nostri contributi sono pari se non superiori a quelli di un main sponsor per una squadra di fascia playoff. Ma non ci fermiamo ai soldi: siamo attenti al sociale, promuoviamo incontri anche strategici per le aziende, ci facciamo interpreti dei cambiamenti nel basket e nelle imprese. Covid a parte, abbiamo sempre chiuso in pareggio i nostri bilanci. In un mondo come quello dello sport in cui le società professionistiche sono spesso coperte di debiti ed a rischio fallimento, la nostra può essere una soluzione sostenibile".