Rassegna Stampa

Banco di Sardegna Sassari, capitan Devecchi e la classica dei playoff contro Venezia: "Sono sempre belle sfide, hanno fatto un gran finale di stagione ma anche noi stiamo lavorando bene"

Il veterano biancoblu ha parlato su "La Nuova Sardegna"

Giacomo Devecchi

Parlando ad Antonello Palmas su “La Nuova Sardegna”, Jack Devecchi ha parlato in vista della grande classica dei playoff contro l’Umana Reyer Venezia: “Sicuramente sarà tosta, con Venezia sono sempre belle sfide, e sono sempre incroci dolci o amari. Loro arrivano in ottime condizioni ai playoff hanno fatto un gran finale di stagione, dopo avere impiegato un po' di tempo per trovare il loro equilibrio ora stanno giocando una buona pallacanestro. Noi forse arriviamo un po’ meno di slancio rispetto a loro, però stiamo lavorando bene. Anche con Milano abbiamo dimostrato di potercela giocare, sul suo campo, nonostante avesse chiuso da capolista la regular season”.

Su cosa si può migliorare ancora in vista dei playoff: "Dobbiamo stare più attenti sui dettagli, che è un po' ciò che ci ha "fregato" nel finale con l'Olimpia, siamo calati nel finale e dobbiamo imparare ad avere meno fretta nella ricerca di soluzioni offensive”.

Sicuramente i biancoblu hanno una certa identità che fa invidia: “Certo, siamo maturi, ormai sappiamo qual è il nostro potenziale, il gioco da sviluppare, gli obiettivi da raggiungere e le caratteristiche di ciascun compagno, sappiamo come reagire in ogni singola situazione sia in attacco che in difesa. Certo serve un po’ più di costanza e sappiamo anche che nei playoff il livello fisico e si alza di molto insieme a quello tecnico e tattico. Noi però partiamo da quella fantastica striscia positiva tra gennaio e aprile che ci ha dato molto carattere. Anche a Milano col carattere siamo riusciti a rispondere e a rimanere attaccati giocandocela fino alla fine. Sono bei segnali in ottica playoff”.

Cosa teme di più la Dinamo in vista dei playoff: "Sicuramente il roster lungo e pericoloso sia sotto canestro che dal perimetro. E poi un Marco Spissu che è riuscito anche lì a ingranare e sa come mettere in ritmo tutti. La Reyer è squadra completa, ma noi dobbiamo badare a noi stessi e giocare e costanti per tutti i 40' sfruttando le nostre caratteristiche”.

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