Intervistato da Luca Chiabotti su “La Repubblica – Milano”, Shavon Shields ha ripercorso la difficile annata dal punto di vista personale, costernata da un brutto infortunio al piede. Adesso però sta tornando al meglio della forma: “I miei compagni mi spingono e mi mettono nelle migliori condizioni per avere successo e tornare ad aiutare l'Armani nel mondo in cui so di essere capace. Le cose procedono e stiamo facendo in modo che vadano sempre meglio per me e per la squadra”.
In quel periodo lontano dal parquet, Shields si è aggrappato ai suoi cari: “Sento tutti i giorni la mia famiglia, sono il mio gruppo di sostegno. Aver già provato a stare a lungo fuori un po' aiuta, come aver condiviso un lungo stop con Kevin Pangos e Gigi Datome, sostenendoci e restando positivi e uniti con tutta la squadra. Ma in realtà, per me, sono state due situazioni completamente differenti: durante l'infortunio alla mano ho potuto correre e tenermi in forma fisica per tutto il periodo, che è ben diverso dal non camminare per quasi un mese e mezzo. È stata dura, come difficile e molto frustrante è stato guardare la squadra dal di fuori e non poterla aiutare se non con qualche consiglio. Ma non la farei troppo lunga: l'altro giorno ho fatto visita in un ospedale, c'erano bambini e le loro famiglie che lottavano per la vita. Il mio è stato un piccolo problema al piede dal quale sono già guarito. Bisogna mettere le cose in prospettiva”.
Il danese vuole ripetere il cammino italiano ai playoff della passata stagione, culminata con titolo ed MVP delle Finals: “Speriamo tutti che vada a finire nello stesso modo ma sappiamo che le cose succedono e ce ne sono altre che dobbiamo far accadere per raggiungere il titolo. Non dobbiamo guardare alle spalle, ma concentrarsi su quello da fare adesso e sulla nostra capacità di vincere lo scudetto”.
Dal rientro nelle rotazioni, sono variati alcuni interpreti sul parquet, ma l’identità Olimpia resta la stessa: “Non è cambiato molto per me dopo il rientro, il sistema è simile a quello delle due stagioni precedenti. Ci vuole un po' di tempo per trovare l'intesa con degli assetti nuovi ma è un processo che va avanti e che credo possa compiersi in tempo per i playoff per poi andare sempre meglio”.