Alla seconda esperienza in Serie A della carriera, Matteo Spagnolo ha conquistato e giocherà i playoff con la maglia della Dolomiti Energia Trentino, squadra con cui, a partire dallo scorso autunno, l’esterno di proprietà del Real Madrid ha potuto proseguire nella propria crescita giocando gare importanti e prendendosi responsabilità sempre maggiori.
In questo modo il numero 9 (11.9 punti, 3.5 rimbalzi e 3.1 assist di media) ha avuto un ruolo attivo nella stagione da 15 vittorie e 14 sconfitte con cui l’Aquila è tornata a strappare il pass per la postseason (mancato la scorsa stagione), una fase questa dove l’esterno brindisino classe 2003 potrà mettersi ulteriormente in mostra dopo quella che a suo avviso, da un punto di vista personale, è stata una buona regular season.
“Sono abbastanza soddisfatto, posso certamente fare ancora meglio in questa fase finale del campionato. Credo di essere migliorato dal punto di vista fisico, ma anche nel ritmo di gioco e nelle letture. Sono in una squadra che ha risultati migliori rispetto alla Cremona dell'anno scorso anche se i miei numeri sono simili, per cui credo di aver alzato il livello in generale” ha dichiarato a Davide Fumagalli ad Eurosport il numero 9 bianconero prima di rivelare dove vorrebbe e dovrebbe migliorare.
“Secondo me dovrei tirare un po' di più da tre punti perché non ne sto prendendo abbastanza in questa stagione, ne sto tirando pochi”.
Spagnolo, dunque, sa già su quale aspetto del gioco dovrà concentrarsi nel prossimo futuro, un frangente questo per lui ancora caratterizzato da parecchi dubbi: “Non so ancora cosa farò, voglio finire bene questo campionato a livello individuale e di squadra, e poi vedremo al termine della stagione che opportunità avrò” ha affermato con fare sincero l’ex Vanoli Cremona che anche quest’anno è potuto tornare a casa in occasione della sfida alla la squadra della sua città: l’Happy Casa Brindisi.
“È stato bellissimo, sin dal giorno prima che sono andato a fare una passeggiata sul lungomare, è sempre un'emozione fantastica tornare a casa, poi vedere gli amici, i famigliari. Poi la vittoria ha aggiunto quel sapore in più, mi dispiace per tutti gli amici brindisini ma quando si gioca, si gioca” ha detto Spagnolo prima di lanciarsi in un veloce confronto fra le due realtà cittadine in cui è nato e attualmente vive.
“Trento è una città carina, è universitaria, tranquilla, non c'è troppo da fare, ma può essere un pregio perché ti permette di concentrarti sulla pallacanestro. Viceversa Brindisi è una città che, pur non essendo troppo più grande e in cui ci sia così tanto da fare, però magari la gente è più calda, socievole, c'è il mare... ” ha chiosato il terzo marcatore dell’Aquila in campionato.
