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LBA Awards 2023: i 5 candidati al premio Sixth Man Of The Year - Banca IFIS

Baron, Belinelli, Bowman, Caruso e Spagnolo sono in corsa per il titolo di miglior sesto uomo del torneo

Sixth Man Of The Year

Anche quest’anno è capitato spesso che gli allenatori del massimo campionato nostrano si rivolgessero alle proprie panchine per ribaltare l’inerzia della gara e dare alla propria formazione quella scossa in grado di cambiare le sorti dell’incontro. I cinque candidati al premio di miglior Miglior Sesto Uomo Banca Ifis della Serie A 2022/23 sono coloro che, subentrando ai titolari designati, meglio sono riusciti in questa missione: Billy Baron (EA7 Emporio Armani Milano), Marco Belinelli (Virtus Segafredo Bologna), Ky Bowman (Happy Casa Brindisi), Guglielmo Caruso (Openjobmetis Varese) e Matteo Spagnolo (Dolomiti Energia Trentino).

Tra i giocatori più continui e produttivi dell’EA7 Emporio Armani Milano, Billy Baron ha recitato una parte non di poco conto nel cammino in Serie A dei campioni d’Italia in carica che, in estate, hanno deciso di puntare su di lui per aumentare la potenza di fuoco del proprio attacco e godere di una maggiore pericolosità dall’arco. La scelta ha pagato i dividendi sperati perché, tanto da titolare quanto partendo (in dodici occasioni su venti) dalla panchina, Baron ha sfoderato quella precisione (settimo tiratore da tre punti del torneo e primo dell’Olimpia col 45.4%) e fornito quel contributo offensivo (11.9 punti di media frutto di 14 uscite in doppia cifra, del 68.8% da due e del 94% ai liberi) che gli si chiedeva. Sfruttando tale apporto e unendolo a quello dei compagni, la formazione meneghina è risultata la seconda miglior squadra per percentuale da due (55.9%) del campionato, la terza per percentuale dal campo (47.8%) e, per distacco, la prima per plus-minus (+9.9), voce statistica questa in cui, da un punto di vista individuale, la guardia di Altoona classe 1990 ha fatto registrare il quinto miglior dato del torneo (+7.4). Se dunque Milano è giunta a conquistare uno dei primi posti in classifica al termine della stagione regolare lo deve anche alla produzione del proprio numero 12 che, quando è stato chiamato ad agire dalla panchina, ha risposto all’appello viaggiando a 10.6 punti di media e concludendo globalmente sette gare in doppia cifra (tra cui quella contro Scafati dove ha messo a segno i suoi best in Serie A per valutazione e tiri da due punti), un rendimento che potenzialmente potrebbe valergli il titolo di Sixth Man of the Year - Banca IFIS,

Terminando in doppia cifra 15 delle 23 partite iniziate dalla panchina, Marco Belinelli è uno dei giocatori della Serie A 2022/23 che certamente ha avuto il maggior impatto subentrando a gara in corso. Forte anche dell’esperienza accumulata negli anni oltreoceano dove in più d’un occasione si è trovato a mettere piede in campo a match già inoltrato, il nativo di San Giovanni in Persiceto ha saputo interpretare al meglio il ruolo di cambio di lusso, veste nella quale egli è riuscito comunque a far valere il talento e le qualità da tiratore sopraffino ancora in suo possesso. Con queste, l’ex Philadelphia 76ers e San Antonio Spurs non ha avuto particolari problemi a emergere in termini realizzativi nella scalata al primo posto in classifica delle V Nere che, approfittando delle sue conclusioni fuori equilibrio, della sua freddezza, del suo carisma e dei suoi 12.5 punti di media a partita (miglior dato fra i giocatori bianconeri), hanno girato a proprio favore diversi match delicati. Capace di mettersi in ritmo in tempi rapidissimi e di diventare un rebus irrisolvibile per le difese rivali una volta in fiducia (vedi il 9/16 da tre prodotto nella sfida contro la contro la Bertram Yachts Derthona), Belinelli ha rappresentato dunque un’importante pedina tattica nello scacchiere e nelle rotazioni di coach Sergio Scariolo che, senza indugio alcuno, ha chiamato in causa il campione NBA 2014 quando ha avuto bisogno di qualcuno in grado di prendersi responsabilità scottanti ed eseguire con successo giocate decisive, situazioni queste in cui, a 37 anni, il numero 3 della Virtus ha dimostrato di saper oltremodo eccellere anche uscendo dalla panchina.

Alla prima stagione in Italia e, più in generale, al di fuori degli Stati Uniti, Ky Bowman non ha impiegato molto a farsi un nome in Serie A e a ritagliarsi uno spazio importante con la maglia dell’Happy Casa Brindisi, club con il quale il prodotto di Boston College ha dato vita a un girone di ritorno quantomai esaltante. Partendo stabilmente dalla panchina dalla nona giornata in poi, il nativo di Havelock si è progressivamente adattato a subentrare portando sempre più energia, gestione del ritmo e solidità col risultato che, volata la boa di metà campionato, la formazione pugliese ha iniziato a inanellare un successo dopo l’altro, migliorando la propria classifica e attestandosi come uno degli attacchi più prolifici del campionato con 83.3 punti segnati di media a partita (quinto dato assoluto). Bowman, da parte sua, ha contribuito in maniera sensibile a questa statistica con 12.2 punti ad allacciata di scarpe e 20 gare in doppia cifra sulle 28 disputate fra cui anche quella da 31 punti (miglior performance realizzativa della carriera da professionista) contro la Dolomiti Energia Trentino. Non solo però: con la sua esplosività, la sua voglia di risultare utile alla squadra e la sua visione di gioco affinata alla corte di Steph Curry ai Golden State Warriors, il playmaker classe 1997 si è cimentato con successo pure sotto i tabelloni (terzo rimbalzista brindisino con 4 di media) e nel coinvolgimento dei compagni (secondo assistman biancoblu con 2.9) dando sfoggio di grande duttilità, una caratteristica questa che, assieme alla buona predisposizione a prendersi responsabilità di un certo tipo (vedi il tiro della vittoria contro la Virtus Bologna), lo hanno reso uno dei naturali indiziati al premio di Sesto Uomo dell’anno Banca Ifis.

Con uno stile di gioco spumeggiante e divertente imperniato su alti ritmi e talento individuale, l’Openjobmetis Varese di coach Matt Brase è stata indubbiamente una delle rivelazioni della Serie A 2022/23. Seguendo questa filosofia, a turno, in diversi all’interno del roster biancorosso sono riusciti a mettersi in mostra e ad esaltare le proprie doti guadagnandosi copertine e luci della ribalta. Anche Guglielmo Caruso, alla seconda stagione nel primo campionato nazionale, non è stato da meno mettendo in pratica dalla panchina la linea di pensiero del proprio allenatore. Subentrato a gara in corso in 28 dei 29 match disputati, il prodotto dei Santa Clara Broncos ha confezionato dodici gare in doppia cifra (con due ventelli) e migliorato la produzione offensiva rispetto all’anno precedente (9 punti e 3.7 rimbalzi col 68.3% da due punti e il 35.7% dall’arco le sue medie nell’annata corrente) risultando parte integrante del miglior attacco (91 punti) e della miglior squadra per valutazione collettiva (98 di media) del torneo. Qui dunque, guidato sapientemente dal tecnico americano, Caruso ha potuto compiere uno step importante per la propria crescita come cestista non tirandosi indietro di fronte alle responsabilità e ai compiti che, di volta in volta, è stato chiamato ad assolvere. Dall’andare a rimbalzo sfruttando i suoi 208 centimetri al rollare con decisione in area fino a chiudere di tocco al ferro o a oscurare la via del canestro agli avversari, Caruso si è applicato con abnegazione provando a dare il suo meglio e aiutando Varese a costruire una stagione positiva che potrebbe valergli il premio di Sesto Uomo Banca Ifis.

Archiviata la prima esperienza in Serie A a Cremona e l’estate piena di avvenimenti significativi oltreoceano con la chiamata al secondo giro al Draft NBA e la successiva partecipazione alla Summer League di Las Vegas coi Minnesota Timberwolves, c’era molta curiosità attorno a Matteo Spagnolo per vedere che tipo di stagione il giovane prospetto azzurro sarebbe stato capace di confezionare con la maglia della Dolomiti Energia Trentino. Ebbene, nonostante qualche infortunio, la ventenne guardia bianconera non ha affatto recitato un ruolo marginale nel cammino intrapreso dall’Aquila in campionato sostenendo le ambizioni playoff della propria formazione con la terza miglior media punti (11.8) e la seconda miglior media assist (3) di tutto il roster trentino. Tali performance sono state messe assieme da Spagnolo uscendo in diciassette delle ventitré gare disputate dalla panchina, situazione questa che non gli ha impedito di chiudere otto confronti in doppia cifra (compresa la sua miglior gara per valutazione contro la Germani Brescia) e, sommando poi anche le partenze in quintetto, di risultare il quinto giocatore per falli subiti del torneo (4.4), il settimo per liberti tentati (4.7) e l’ottavo per quelli segnati (3.6). Guadagnandosi queste conclusioni spesso con la sagacia di un veterano e in generale esibendosi in giocate estemporanee di puro talento, Spagnolo ha rappresentato un’alternativa di livello per coach Lele Molin che, conscio della sua voglia di emergere, non si è sottratto dal dargli minuti e responsabilità in momenti importanti permettendogli così di fare esperienza, crescere e risultare uno dei sesti uomini più apprezzati del campionato.

 

Il miglior sesto uomo della Serie A UnipolSai 2022/23, parallelamente a tutti gli altri premi della stagione, si potrà votare nella sezione MyLBA del sito e sull’app fino all’8 maggio.

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