Marco Spissu, intervistato da Paolo Bartezzaghi su “La Gazzetta dello Sport” ha parlato di cosa sta trascinando l’Umana Reyer Venezia in questa striscia di sei vittorie consecutive: “Si sono semplificate le cose, siamo più tranquilli e anche più fortunati. Penso alla vittoria a Napoli e alle tante partite perse nei finali nella prima parte di stagione. E stiamo giocando meglio. Si può sognare il quarto posto se proseguiamo così”.
Questa Reyer può puntare a giocarsela con Bologna e Milano o queste due squadre sembrano irraggiungibili? “Sulla carta sì. Hanno roster lunghissimi, possono scegliere tra tanti giocatori tutti forti. Però i playoff sono un campionato a parte, è importante arrivarci sani fisicamente e mentalmente”.
Spissu ha poi parlato della Nazionale e del forte legame con Pozzecco: “La canotta azzurra ti mette sempre alla prova, il posto non è mai sicuro. Ci conosciamo da tanto, siamo legati anche fuori dal campo. Ci vogliamo bene. Come padre e figlio".
Infine, il playmaker di origine sarda parla di come sarà il Mondiale nel 2022: “Vogliamo proseguire quanto di buono fatto nel 2022. Non vedo l'ora di ritrovare un gruppo in cui tutti siamo bene insieme. Tutti bravi ragazzi con un'alchimia che aiuta in campo. In azzurro c'è poco tempo per prepararsi, prima si forma un gruppo e meglio è. Non è scontato".