Intervistato da Lorenzo Gatto, Skylar Spencer si è raccontato su “Il Piccolo”, sottolineando come l’arrivo in Italia sia stato preceduto da avventure in Malesia, Finlandia, Lituania e Belgio: “Girare il mondo ed essere costretto a cambiare posti e abitudini anno dopo anno non è facile. Fa parte del nostro mestiere ed è qualcosa che ho imparato ad accettare e, sotto certi aspetti, apprezzare. Il basket europeo è effettivamente diverso da quello che si gioca negli Stati Uniti. Da noi è più basato sulle giocate individuali, qui si gioca una pallacanestro più di sistema in cui mi trovo meglio”.
Spencer ha anche un ottimo rapporto con lo staff: “Lavoriamo molto, la cosa su cui maggiormente il coaching staff è la necessità di mantenere alta l'aggressività nel corso dei quaranta minuti. Nel corso degli anni ho sempre cercato di migliorare il livello dei campionati in cui ho giocato, qui in Italia la qualità dei centri mi obbliga a elevare il mio rendimento”.
Spencer guarda con fiducia alla trasferta sul parquet della Tezenis Verona (lunedì alle 20.30, live su Eleven Sports): “Siamo consapevoli dell'importanza della partita ma non vogliamo caricarla di significati particolari, per non mettere una pressione eccessiva in questa vigilia. Personalmente cerco di avvicinarmi alle sfide di campionato sempre allo stesso modo, preparandomi al meglio per essere pronto a dare il massimo. Sarà così anche per la partita di lunedì prossimo a Verona. Sono convinto che vedremo una Trieste adeguata all'impegno che andremo ad affrontare”.