Rassegna Stampa

Umana Reyer Venezia, Marco Spissu a tutto campo: “Con la mia storia c’è speranza per tutti. Sono una persona normale che è arrivata qui solo con lavoro e passione”

Il play orogranata ha rilasciato una lunga intervista su “Il Foglio”

Umana Reyer Venezia, Marco Spissu a tutto campo: “Con la mia storia c’è speranza per tutti. Sono una persona normale che è arrivata qui solo con lavoro e passione”

Parlando a Francesco Gottardi sul quotidiano “Il Foglio”, Marco Spissu si racconta partendo dalla serie delle LBA Finals 2019, concluse con l’amaro in bocca per l’ex play del Banco di Sardegna Sassari: “Lo scudetto con i colori della mia città, sfumato in gara 7, la pagina più bella di quella storia. Fu una serie incredibile, a vittorie alternate. Ricordo ancora l'atmosfera da brividi al PalaSerradimigni. Ma Venezia era uno squadrone e l'ha dimostrato”.

Proprio della Reyer adesso Spissu è diventato il nuovo pilastro: “All'epoca ho accusato il colpo più di chiunque altro. Però la carriera di un giocatore è talmente breve che ti costringe ad andare avanti. Fino ai 25 anni non ci avevo mai fatto granché caso: poi cresci, si aprono nuove porte, capisci di doverle cogliere. E la Reyer è una società ambiziosa che in estate mi ha fatto capire di volermi subito al centro del progetto”.

Successivamente, il playmaker con il numero 0 analizza questo inizio di stagione: “Sento qualcosa di veramente bello. Grande accoglienza, gruppo super. Anche se non è tutto facile all'inizio di un nuovo ciclo. Ci vuole tempo. Per conoscerci, assimilare gli allenamenti e trovare costanza di rendimento. Sappiamo che l'asticella è alta: dopo gli investimenti sul mercato il pubblico si aspetta di vincere subito, ma il processo è di lungo periodo. E le squadre di De Raffaele sono sempre uscite alla distanza. Siamo sereni e positivi per vincere il più possibile. Ora ci siamo messi alle spalle la pausa nazionali, che ci aveva frenati in un buon periodo”.

A quasi 28 anni che giocatore è Marco Spissu? “Maturato. L'esperienza in campo è ciò che conta di più. Mi piace essere leader. E caricarmi sulle spalle il peso della squadra nei momenti che contano. Merito della gavetta: dicevano che non avrei potuto giocare in Serie A. Diciamo che con la mia storia c'è speranza per tutti. Sono una persona normale, alla mano. Soltanto lavoro e passione”.

Spissu ha anche sottolineato chi sono stati i suoi idoli da bambino, tutti passati per Sassari: “Travis Diener, Jason Rowe, Lionel Chalmers: li studiavo e cercavo di imitarli. Ho sempre sognato di diventare professionista. E man mano che crescevo, realizzavo di avere qualcosa in più rispetto ai miei coetanei”.

Nello spogliatoio, Marco è quello che “scherza sempre. Un ragazo solare, risate e battuta pronta: il miglior rituale prepartita. Per fortuna anche i miei compagni sono così. Col passare dei mesi questa atmosfera sarà un valore aggiunto. Stiamo tutti al gioco. Ecco, magari Michael Bramos è il più silenzioso. Però appena apre bocca ha una parola positiva per tutti, da capitano vero: ti incuriosisce perché lo vuoi ascoltare e conoscere”.

Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Supplier
Mobility Partner
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor