Jayson Granger, intervistato da Michele Contessa su “la Nuova di Venezia e Mestre”, ha fatto il punto della situazione sulla sua Umana Reyer Venezia, in vista del lunch match di domenica alle 12 sul parquet dell’Happy Casa Brindisi (live su Eleven ed Eurosport 2): “Non sono mai stato a Brindisi, me l'hanno descritto come un palasport molto caldo, contro una squadra che farà di tutto per batterci e noi dobbiamo farci trovare pronti. Arriviamo a questa partita dopo aver disputato la miglior prestazione stagionale a Brescia, dove siamo riusciti a condividere molto bene il pallone in attacco e siamo stati bravi in difesa”.
Piano piano l’uruguaiano si sta inserendo negli schemi di coach De Raffaele: “Ho avuto alti e bassi in questo avvio di stagione, è frustrante per me non riuscire a ripagare sempre la fiducia che il coach ha nel sottoscritto, anche in termini di leadership in campo. Sto lavorando sodo e bene, come del resto tutti i miei compagni. Voglio fare molto di più per la squadra, ma continuando a lavorare in questo modo, si vedrà molto presto la mia versione migliore”.
Anche in campionato adesso la Reyer cerca continuità: “Credo che in molti pensassero che fosse sufficiente mettere insieme 13 giocatori di alto livello per ottenere subito ottimi risultati. In realtà è un processo di conoscenza che necessita di tempo. Venivamo da culture, allenatori e sistemi di gioco diversi, stiamo creando una chimica di gruppo e di squadra. Tutti noi speravamo di ottenere qualche vittoria in più a questo punto della stagione, però siamo perfettamente consapevoli del momento che stiamo vivendo e su quanto stiamo lavorando. Le motivazioni non ci mancano proprio”.