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David Logan è l'MVP della 4ª giornata di Serie A UnipolSai

Il suo gran debutto ha portato alla prima vittoria stagionale alla Givova Scafati

David Logan è l'MVP della 4ª giornata di Serie A UnipolSai

Non aspettavamo altro che rivederlo giocare nel nostro campionato, ammaliandoci con giocate sopraffine e tiri mortiferi per mettere al tappeto gli avversari. David Logan (Givova Scafati) incanta il PalaBarbuto portando la sua squadra alla vittoria; la sua prestazione gli vale anche il premio di miglior giocatore del quarto turno dopo aver superato nelle preferenze Jeff Brooks (Umana Reyer Venezia) e Marcquise Reed (Happy Casa Brindisi).

Vedendolo giocare si fatica a credere alla carta d'identità: 40 anni il prossimo 26 dicembre, di cui diciassette trascorsi giocando da professionista dopo l'esperienza al college di Indianapolis. Nonostante la doppia nazionalità americana e polacca, la casa del classe 1982 è senza dubbio l'Italia, il paese che lo ha lanciato nel mondo dei grandi e in cui ha trascorso le ultime tre stagioni. Nel 2005 la prima tappa a Pavia, poi lo scudetto con il Banco di Sardegna Sassari dieci anni dopo; successivamente l'esperienza in Campania con la divisa di Avellino, prima delle ultime tappe a Treviso e ancora in Sardegna con la Dinamo. Oggi veste i colori gialloblu della Givova Scafati, il suo debutto con la squadra campana è da incorniciare: 22 punti in 24 minuti di gioco tirando con il 50% dal campo (6/12, 4/9 da tre punti) e quasi l'86% a cronometro fermo (6/7); l'apporto dato sul parquet si è esteso su entrambi i lati dove ha catturato 4 rimbalzi e servito 6 assist per i compagni, registrando un 24 alla voce valutazione. L'esperienza che porterà Logan in quel di Scafati sarà utile non solo alla piazza per esaltarsi, quanto anche ai ragazzi al primo anno nella competizione per imparare i segreti che solo un veterano può svelare. Nel frattempo la Givova si gode la prima vittoria stagionale arrivata dopo tre sconfitte consecutive, frutto di un'ottima prova corale su cui il nativo di Chicago ha messo la ciliegina.

Come nella passata stagione, David Logan agirà prevalentemente da sesto uomo per spaccare le partite e segnare un buon numero di punti in uscita dalla panchina sarà fondamentale per una squadra come Scafati che ha come obiettivo primario quello di centrare la salvezza. Non sono da escludere minuti in coppia con Rossato, guardia originaria del Veneto abile nell'attaccare il canestro; l'idea di comporre un tandem micidiale che possa diventare un serio problema per le difese avversarie stuzzicherebbe non poco i tifosi dei gialloblu e potrebbe essere una chiave per coach Rossi nelle partite punto a punto. Altra nota importante nell'inserimento praticamente perfetto di Logan è l'intesa trovata fin da subito con i compagni: oltre alla già citata chimica col numero 18, il figlio della città del vento ha capito come innescare i tiratori appostati in angolo e quando servire i lunghi in area; se la carta dell'esperienza gioca certamente in suo favore, una menzione di diritto va a chi lo ha messo in condizione di sentirsi a casa propria senza nemmeno averlo potuto allenare con frequenza.

“Salviamoci e poi puntiamo ai play-off” dice 'Il Professore' a Beniamino Pescatore del "Corriere dello Sport". La sua affermazione fa presagire un progetto a lungo termine che alla soglia dei quarant'anni sembrerebbe poco fattibile se non ti chiamassi David Logan. “Sono fortunato a non aver subito gravi infortuni in carriera. Ho passione per questo lavoro, amore per questo gioco. Mi alleno per tenere il fisico in forma. Ho cura dell'alimentazione, ma non seguo diete particolari. A 40 anni mi stimola la voglia di competere” continua così l'americano, conscio di essere negli ultimi anni della propria carriera, ma svelando pochi e semplici trucchi che lo aiutano ad essere ancora performante (e decisivo) ad alti livelli.

“Il progetto, il desiderio di avermi con loro. Volevo giocare di nuovo in A, è stata la prima e unica offerta ricevuta” non solo gli stimoli dunque a convincere il nuovo numero 40 della Givova Scafati, ma anche la passione trasmessa dalla società stessa convinta di poter ottenere ancora il massimo dalle indubbie qualità di Logan. “Coach posso giocare il tempo di cui hai bisogno” così prosegue David ai microfoni del Corriere dello Sport in risposta a cosa gli avesse chiesto coach Rossi prima della partita; è scattata subito la scintilla con la guida tecnica, con i compagni e soprattutto con la città, David ama l'Italia ed è sempre felice di poterci tornare: “Ci sono tanti fattori, non è solo il piacere di giocare. È il mio Paese preferito in cui vivere. Dopo molte esperienze all'estero, sono convinto: voglio chiudere la mia carriera in Italia”.

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