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Carpegna Prosciutto Pesaro in testa alla classifica dopo due giornate: un’attesa durata 18 anni

La formazione marchigiana è a punteggio pieno al pari di Tortona, Milano e Virtus Bologna

Carpegna Prosciutto Pesaro in testa alla classifica dopo due giornate: un’attesa durata 18 anni

Con le vittorie ottenute sul campo della Pallacanestro Trieste e alla Vitrifrigo Arena contro l’Umana Reyer Venezia nelle prime due giornate della Serie A UnipolSai 2022/2023, la Carpegna Prosciutto Pesaro ha appaiato in testa alla classifica Bertram Yachts Derthona Tortona, EA7 Emporio Armani Milano e Virtus Segafredo Bologna, squadre anche loro uscite indenni dai primi impegni di campionato.

La presenza della formazione marchigiana nel quartetto che si è venuto a creare in testa al torneo è certamente quella che desta più sorpresa e obbliga gli appassionati (e non solo) a fare un discreto sforzo di memoria dato che, dall’ultima volta che Pesaro è stata al comando della graduatoria della Serie A dopo due giornate, è trascorso un arco di tempo non indifferente.

Prima di questa settimana infatti, la formazione biancorossa aveva occupato il primo posto in campionato dopo due turni solamente nel lontano 2004, agli albori di una stagione dai toni decisamente agrodolci per l’allora Scavolini.

Quell’anno la formazione allenata da coach Marco Crespi, segnata dalla morte del compianto Alphonso Ford il 4 settembre, aprì la stagione vincendo 61-72 sul campo della Villaggio Solidago Livorno e imponendosi per 94-85 sulla Lottomatica Roma. A quei successi Pesaro fece poi seguire altre tredici affermazioni in campionato e dieci in Eurolega, torneo in cui la formazione biancorossa si tolse la soddisfazione di arrivare fino ai quarti di finale prima di essere eliminata dal Maccabi Tel Aviv (campione) e, qualche settimana più tardi, dichiarare il proprio fallimento.

Da quel momento, in quindici anni di Serie A dopo la risalita dalle categorie inferiori, la compagine marchigiana non è mai riuscita ad aprire la stagione infilando due trionfi di fila.

Questo almeno fino allo scorso sabato quando il tiro allo scadere contro Venezia di Muhammad-Ali Abdur-Rahkman ha permesso a Pesaro di esultare per la seconda volta nell’arco di sette giorni infrangendo in queto modo un tabù che resisteva ormai da ben diciotto anni.

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