News

Al via la stagione dell’EA7 Emporio Armani Milano in Eurolega. Hines: “Punto a vincere il mio quinto titolo”. Pangos: “Speriamo di essere al massimo prima possibile”

Al via la stagione dell’EA7 Emporio Armani Milano in Eurolega. Hines: “Punto a vincere il mio quinto titolo”. Pangos: “Speriamo di essere al massimo prima possibile”

Nel giorno del debutto in Eurolega a Villeurbanne contro l’ASVEL, Kevin Pangos si è invece aperto a Massimo Pisa su “La Repubblica – Milano”, parlando delle sue prospettive all’Olimpia dopo le esperienze europee di Kaunas, Barcellona e San Pietroburgo: “Non cambia molto per me. A Barcellona c'erano aspettative di vittoria, ma non è che allo Zenit fosse diverso, in quello spogliatoio ci credevamo tutti. E pure allo Zalgiris. Qui, di sicuro, abbiamo un’ottima chance, con questo club e questo roster, di fare qualcosa di grande, anche se l'Eurolega è speciale perché ci sono tante squadre che valgono il titolo, le differenze sono minime”.

L’inizio di stagione non è stato dei più semplici: “Speriamo di essere al massimo il prima possibile, ma è normale all'inizio far fatica con così tanti giocatori nuovi. Il coach ci sta dando tempo e spazio per trovare l'assetto più congeniale. Non so in che condizione stiano le altre squadre di Eurolega, ma non è quello che ci interessa. Sta a noi, nello spogliatoio, cercare di essere sulla stessa pagina nel minor tempo possibile. Fa parte del processo di crescita. Il segnale buono è che riusciamo già, per certi tratti, a giocare ad alto livello”.

Com’è per Kevin giocare per Ettore Messina? “È un allenatore intenso. Ed è una grande qualità. Vuole vincere, è una cosa contagiosa. Mi piace giocare per un allenatore che ci spinge al limite, che ha una visione di cosa vuole da ognuno di noi fra sette o nove mesi”.

Infine, i giocatori a cui si ispira: “Da buon canadese, a Steve Nash: sono cresciuto nella sua era. Più tardi ho conosciuto lo stile di John Stockton, giocando all'università a Gonzaga come lui: la sua mentalità, la sua durezza. Ci ho giocato contro in partitella e vi assicuro: è ancora incredibile, una forma invidiabile, un osso durissimo. E dico anche J. J. Barea dei Dallas Mavericks, scelta non scontata, ma era piccolino ed efficacissimo”.

Kyle Hines ha invece parlato ad Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, facendo subito presente che questa è la sua 13ª stagione nella competizione europea: “Non l'avrei proprio immaginato all’inizio. A 23 anni, dopo due buone stagioni a Veroli nella LegaDue, coach Trinchieri, al quale devo tanto, mi ha portato a Bamberg, in Germania. Allora ero già felice di giocare nel torneo europeo più importante”.

C’è stata una partita che ha svoltato la sua carriera europea? “Nella mia prima stagione in Eurolega, era il 2010/11, con Bamberg ho giocato molto bene contro l'Olympiacos e così sono entrato nel radar del club greco. Due anni al Pireo mi hanno per messo di alzare il livello della sfida personale e di squadra”.

Sul mentore che lo ha aiutato in gioventù non ha dubbi: “Vassilis Spanoulis, mitico play dell'Olympiacos, un compagno che mi ha insegnato tutto nello spogliatoio e in campo. I suoi passaggi mi hanno illuminato”.

L’obiettivo per l’Olimpia e Hines ora sono le Final Four e il titolo europeo: “È un obiettivo e un'opportunità per entrambi. La squadra per due stagioni di fila ha chiuso la stagione regolare nelle prime quattro, quindi può ripetersi. Quanto a me, sarebbe fantastico vincere il quinto titolo con tre club diversi. Ho due anni per riuscirci. Ci spero e ci conto”.

Infine Hines ha raccontato le regole che gli hanno fatto vincere già ben quattro Euroleghe (2012, 2013, 2016, 2019): “Ne dico cinque. Prima: la capacità di superare le avversità durante la partita. Seconda: consistenza, cioè continuità di rendimento nella singola partita e in tutta la stagione. Terza: "Trust and believe", cioè fiducia verso compagni, staff tecnico e dirigenza. Quarta: pazienza, perché in una stagione ci sono momenti negativi, non bisogna cadere nel pessimismo; quando la strada è giusta si deve guardare avanti aspettando momenti migliori. Quinta: passione, perché non puoi vincere se non vai in campo col piacere di giocare a basket”.

Nicolò Melli ha fatto invece il punto della situazione a Piero Guerrini su “Tuttosport”, parlando della nuova EA7 Emporio Armani: “Abbiamo avuto poco tempo per lavorare assieme, vista la partecipazione di tanti all'Europeo e un po' di sfortuna per piccoli guai fisici. Però anche in questa estate sono arrivati giocatori di alta qualità umana. È una garanzia. Proveremo ad arrivare in fondo, consci che conta la condizione del momento e un po' di fortuna”.

Sicuramente Melli ha avuto un’evoluzione verso l’essere più realizzatore: “Ci sono vari aspetti in ima ritrovata efficacia. Il più importante echeceunpo piu di fiducia. Nella scorsa stagione dovevo ritrovare ritmo dopo 2 anni Nba un po' particolari. Da centro c'è un coinvolgimento leggermente diverso, ma a Milano sono coinvolto sempre. Comunque è solo l'inizio”.

L’Eurolega non è un campionato per giovani, dato che c’è molto meno ricambio di una volta: “Perché le squadre sono più o meno le stesse – dice Melli -. Poi il livello competitivo è molto alto, viene subito dopo la Nba, la qualità dei giocatori ne consegue. E ne conosco molti che preferiscono essere in un team di Eurolega piuttosto che fare la stella in Eurocup o in Basketball Champions League”.

Poi Melli ha sottolineato cosa rende unica Milano come organizzazione societaria: “La gestione del tempo, dei momenti "morti'. Finisci l’allenamento e nella food room è tutto pronto e di grande qualità. Vai a prendere il charter e la valigia è già stata caricata, l'aereo ha ogni comfort, le sistemazioni alberghiere di alto livello. E all'arrivo le chiavi sono pronte. Abbiamo due team manager che si fanno in quattro. E poi c'è l'attenzione massima al singolo e alla sua condizione”.

A Sergio Arcobelli su “Il Messaggero” ha invece parlato Giampaolo Ricci: “Siamo una squadra che può fare bene, ma dobbiamo cominciare a sudare se vogliamo fare vedere quello di cui siamo capaci. Il nostro primo obiettivo deve essere quello di entrare tra le prime otto, pensando partita alla volta, senza fare voli pindarici. Ma dobbiamo partire con l'idea di poterlo vincere”.

L’EA7 Emporio Armani ha anche confermato in blocco gli italiani, aggiungendo un giocatore di valore come Stefano Tonut: “È stata una super mossa, in campionato saremo noi e dopo aver vissuto un anno con Ettore Messina sappiamo cosa trasmettere ai nuovi, come Stefano Tonut, che è appena arrivato e ci garantisce qualità e profondità. In più, ci sono Baldasso, Biligha e Alviti. Siamo coperti”.

Ricci è anche molto contento del ritorno di due squadre italiane in Eurolega: “Bellissimo. Per noi, questo derby sarà da un lato una sfida in più, ma anche una trasferta lunga in meno. Spero che tutto ciò possa dare più visibilità e si possa tornare a parlare di più di basket”.

Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Supplier
Mobility Partner
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor