Ad Alberto Banzola su “Bresciaoggi”, David Moss si concede per una lunga intervista in cui analizza l’annata della sua Germani Brescia: “Ha rappresentato un nuovo inizio, per molte ragioni, ma soprattutto un'opportunità. Potrei parlare per ore nel tentativo di rispondere a questa domanda. Tuttavia, per farla breve, ribadisco che è stata soprattutto un'occasione per ognuno di noi di prendere parte a un progetto e di contribuire a un sistema che è cresciuto di settimana in settimana. A livello di squadra, intendendo chi realmente è andato sul parquet, questo genere di cose ci ha aiutato a concentrarci e a essere più energici, permettendoci di migliorare”.
Resta il rimpianto per il k.o. nei playoff contro il Banco di Sardegna Sassari: “Ci sono mancati Kenny Gabriel e Amedeo Della Valle. Nelle ultime gare, senza di loro, si è vista la fatica fatta, anche se come squadra abbiamo tentato di reagire, arrivando a un passo da Gara 5. E, possiamo dirlo, ci è mancata un po' di fortuna quando più ci sarebbe servita; gli infortuni hanno purtroppo caratterizzato il nostro cammino playoff".
Per Moss si è appena chiusa la settima stagione con la Germani: “Brescia è il luogo che ho imparato a chiamare casa, che mi ha adottato e che è diventato il posto dove vivere. Mio figlio è al 100% la ragione principale che mi spinge a dare in campo tutto quello che ho. E il mio obiettivo principale è fare tutto ciò che è possibile per dare il massimo al la squadra di questa città”.
Infine, l’americano allontana l’ipotesi del ritiro: “Vedo il mio futuro nello stesso identico modo in cui vedo il mio passato: vivendo il presente. Questo è il mio futuro; i dieci secondi appena trascorsi sono già un'aggiunta alla mia esperienza. Vivo nel presente: non so quanti anni di carriera ho ancora a disposizione per giocare, ma in questo momento voglio solo pensare a giocare questo sport che amo così tanto. Il resto lo vedremo dopo: adesso continuo a voler vincere qualcosa con Brescia”.