Partecipando al programma “Insieme a canestro” su “Rossini TV”, Carlos Delfino ha parlato in primis del finale di carriera: “Non so ancora quanto giocherò, sono rimaste poche caramelle nel barattolo, ma sicuramente la mia ultima squadra sarà la Vuelle".
Poi l’argentino ha parlato del feeling con la società: “Mi sono innamorato di Pesaro perché qui sento un'energia speciale, si respira pallacanestro ad ogni angolo: mi fermano al campetto davanti a casa, dove vado a tirare con mio figlio, ma anche quando vado dal pescivendolo. Anche chi non viene al palas è comunque infomato, quindi sei immerso tutto il giorno in un posto che sa perfettamente chi sei: questo fa molto piacere”.
Un applauso, il “Cabeza”, lo dedica anche a coach Banchi: "Mi tolgo il cappello per Luca. Ha preso una squadra non solo senza risultati ma senza identità e l'ha portata a lottare per i playoff: gli sono grato, perché non volevo che questa stagione fosse triste come avevamo cominciato, nel caso sia l'ultima. Il contratto ce l'ho, sono un cavallo da corsa e non riesco ancora a vedermi in un ruolo diverso dal giocatore. Ormai a questo punto della mia vita non gioco più per soldi, per guadagnarmi da vivere, ma per il piacere di farlo, per passione”.
Delfino ci ha tenuto poi a sottolineare la crescita del compagno Moretti: “Davide sta facendo cose eccellenti, mi piace perché ha personalità: ha sfruttato l'occasione quando abbiamo ceduto Larson ma che maturasse così tanto non era così scontato. La svolta per noi è stato l'arrivo di Mejeris: capisce il gioco, aiuta Jones, ha mestiere. Da quando è qui abbiamo perso solo due partite, con Brescia e Virtus”.