Intervistato da Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, Miro Bilan ha raccontato della sua avventura al Prometey, formazione ucraina in cui ha militato prima dello scoppio della guerra: “Il clima e le relazioni tra Ucraina e Russia erano pessimi da tempo. Ma nessuno poteva immaginare quello che è successo. Le avvisaglie sono arrivate due settimane prima dell'aggressione russa. Il club infatti ha spostato la squadra all'estero. Non avevo paura perché prima che cadessero le bombe noi eravamo a Nymburk, in Repubblica Ceca. Il Prometey ci ha portati lì approfittando delle finestre per le Nazionali allo scopo di allenarci in campo neutro. Con un volo privato ho portato via la mia famiglia. Ci arrivavano notizie di morti e devastazioni. Per i miei compagni di nazionalità ucraina ogni giorno era uno shock davanti alla tv. Piangevano vedendo le famiglie sfollate fuori dalle loro case distrutte”.
Arrivato a Sassari, ora il focus è sulla sfida di oggi contro la capolista A|X Armani Exchange: “È la partita che tutti vorrebbero giocare e vincere, contro la squadra più forte. Io ho uno stimolo in più: nelle mie due stagioni precedenti a Sassari non ho mai battuto Milano. Ci sono riuscito solo col Cedevita in Eurolega un po' di anni fa. È venuto il momento di rifarmi".
Sulla panchina avversaria c’è anche una vecchia conoscenza di Miro, Pozzecco: "Gianmarco per me è un grande amico al quale sono legatissimo dai tempi di Zagabria. Il nostro rapporto vivrà per sempre. Sarebbe bello che Messina si prendesse una domenica di riposo e lasciasse al suo vice Poz la guida di Milano".