I progressi arrivati di partita in partita hanno dato i loro frutti nell'ultimo weekend, quando la squadra di coach Galbiati è tornata alla vittoria in campionato. L'uomo copertina è stato Matteo Spagnolo (Vanoli Cremona, 1199 voti), il quale alla grande prova sul campo ha aggiunto la palma di miglior italiano, superando nelle preferenze Diego Flaccadori (Dolomiti Energia Trentino, 827 voti) e Jeff Brooks (Umana Reyer Venezia, 428 voti).
Uomo in missione. Sembra un'iperbole parlando di un ragazzo 19enne alla prima esperienza da professionista, eppure è la sintesi perfetta di un giovane giocatore in grado di prendere per mano la propria squadra e portarla alla vittoria. Matteo Spagnolo studia sul campo, lo fa contro i migliori della classe, impara in fretta e mette in mostra tutte le nozioni apprese; non ha paura di sbagliare, tutt'altro, la sua foga alcune volte gli fa prendere scelte affrettate, ma questo testimonia quanto in fretta la sua testa elabori i nuovi concetti. La sua Vanoli è in difficoltà, la zona retrocessione non rende mai la vita facile, se non hai ancora vent'anni ti domandi come possa tu risolvere una situazione così spinosa; il nativo di Brindisi però ha le idee ben chiare, parla la lingua della pallacanestro ed esegue con personalità il suo compito: il tabellino dice 12 punti, più preciso dall'arco (2/5, 40%) che dalla media distanza (2/9, 22.2%), ma sono il body language e la dedizione costante sui ventotto metri (in campo per 33 minuti) a rassicurare i compagni. Mette tanta legna sul parquet, raccoglie 6 rimbalzi di cui 2 offensivi e soprattutto distribuisce 8 assist, dimostrando alla bisogna di non essere solo uno scorer imberbe, quanto estremamente talentuoso nel mettere in ritmo i compagni.
Ultimamente il PalaRadi si sta riempiendo sugli spalti di presenze fisse provenienti da oltreoceano: gli emissari di Minnesota Timberwolves e San Antonio Spurs erano presenti per guardare da vicino la possibile scelta al secondo giro del Draft NBA 2022, quello che secondo Mike Schmitz – un'istituzione nel campo dello scouting – è “il miglior playmaker internazionale del prossimo Draft”, un attestato di stima di cui pochissimi possono fregiarsi. Essere al posto giusto nel momento giusto si direbbe, poiché la prova di Spagnolo è stata tra le migliori in stagione ed è arrivata nonostante il grave infortunio di Pecchia, uno dei leader in campo e nello spogliatoio della Vanoli Cremona. Il classe 2003 si è sentito in dovere di prendere le redini mentali della squadra, l'obbligo era mantenere il risultato portando a casa i due punti, una ventata d'aria fresca per chi lotta nelle zone bollenti della classifica; il duo dinamico formato con il 26enne McNeace ha deliziato il pubblico con alcune giocate da highlights, oltre ad aver mostrato forte chimica non sempre scontata in queste situazioni. Non solo divertimento per il numero 9 della compagine cremonese, c'è anche l'investitura di una leggenda come Poeta, sempre pronto a dare consigli, insegnare i trucchi del mestiere e metterlo a proprio agio in quelle partite in cui nulla sembra andare per il verso giusto.
La stagione di Matteo Spagnolo può essere giudicata in maniera estremamente positiva: con la rescissione di Harris, la guardia brindisina si prende la palma di top scorer in quel di Cremona realizzando 12.1 punti di media a partita in 25.9 minuti sul parquet (4° più utilizzato), disputando già 21 gare in stagione, partendo nel quintetto base in 19 di queste. Ottime percentuali per un debuttante, il quale tira dalla media distanza con il 45.1% (3.1 tentativi realizzati su 6.9 tentati), colpisce da oltre l'arco con il 44.6% (1.2 canestri su 2.7 tentativi) e converte l'86% delle sue conclusioni a cronometro fermo (2.3 su 2.7). Come precedentemente detto, Matteo non è solo tiri: infatti – insieme al compagno Cournooh – raccoglie 3.6 rimbalzi, ciò rende loro due le migliori guardie di Cremona sotto i tabelloni; sta imparando dal migliore ad essere anche un bravo assist-man, per questo i 2.7 distribuiti a partita sono il secondo miglior dato di squadra dietro solo ed esclusivamente al veterano Poeta (4.8 di media) e gli 8 messi a tabellino contro Treviso sono anche il suo massimo in carriera. Ultimo, ma non meno importante, il dato sulla valutazione, poiché con 11.8 registra il secondo miglior dato della squadra (a pari merito con Tinkle), inferiore solo al 14.2 di Pecchia.