L’allenatore del Bertram Derthona Tortona, Marco Ramondino, ha rilasciato un’intervista di fine anno solare a Maurizio Neri su “Il Piccolo - Alessandria”, raccontando di come la squadra sta affrontando questo difficile momento: “Abbiamo organizzato delle sedute di lavoro quotidiane di un'ora usando la piattaforma Zoom. Il nostro preparatore Andrea Baldi cerca di tenere attivi i ragazzi in modo da non dover proprio ripartire da zero quando torneremo in palestra. L'ultima cosa che ci potevamo augurare che accadesse. Un conto è giocare una o due partite sotto numero per infortuni, un altro è bloccare un intero gruppo. Dopo quindici giorni di stop forzato, a gennaio giocheremo 4-5 partite in due settimane”.
La crescita della Bertram è frutto di un miglioramento sia collettivo che individuale: “Credo sia un lavoro parallelo. Come squadra per avere la consapevolezza del momento della parità e come singolo per riconoscere il proprio ruolo in squadra e quello che ci si a spetta da lui. Sta alla sensibilità dell'allenatore sottolineare durante il lavoro più un aspetto o più un altro.
I risultati sono buoni e siamo soddisfatti della media inglese pari. Aver avuto preseason iniziata in un modo e proseguita inserendo in corsa Cannon e Sanders ci ha fatto perdere un po' di fluidità. C'è tanto da fare, ma sono contento della graduale crescita del gioco”.
Ramondino, infine, non si sbilancia sull’obiettivo al quale Tortona può ambire: “I risultati sono conseguenza delle prestazioni. Siamo fiduciosi perché abbiamo margini di miglioramento col lavoro, ma non so fin dove ci porterà”.