Tutte le coppe europee riprenderanno il loro cammino dalla prossima settimana a seguito della stop per permettere lo svolgimento delle partite valide per la qualificazioni al prossimo Mondiale, eccezion fatta per l'Eurolega.
EUROLEGA
A|X ARMANI EXCHANGE MILANO – ALBA BERLINO
(Venerdì 3 dicembre, ore 20:00, Sky Sport Arena / Eleven Sports)
L’Olimpia Milano del duo Ettore Messina-Gianmarco Pozzecco ricomincia la sua marcia europea dalla città di Berlino, facendo visita a quell’Alba che in molti avevano - troppo frettolosamente -relegato a fanalino di coda senza appello della competizione in praticamente tutti i ranking previsionali di avvio stagione.
Gli indizi c’erano tutti, va detto: in primis l’improvviso saluto giunto in estate da parte della leggenda spagnola Aito Garcia Reneses dopo quattro anni entusiasmanti alla guida del club in panchina, in grado di (ri)portare il basket della capitale tedesca ai massimi livelli europei collezionando in totale 2 Basketball Bundesliga, una coppa di Germania e soprattutto la finale di Eurocup 2018-2019 persa 2-1 contro Valencia ma valevole ugualmente per lo storico ritorno in Eurolega; in secondo luogo, la cessione di alcune pedine importanti quali il talentuoso trascinatore Peyton Siva, o il “nostro” Simone Fontecchio, autore di una stagione che lo ha consacrato definitivamente come una delle principali rivelazioni dell’intero torneo (oltre ad un roster in generale apparso leggermente “under size” rispetto agli standard fisici di riferimento).
Eppure, nonostante la squadra navighi verso la parte bassa della classifica (saldo vinte-perse attualmente a quota 4-8) ed in campionato nazionale abbia registrato alcune sconfitte dovute soprattutto ad una serie di equilibri e meccanismi ancora da rodare (5-3 il record in 8 partite sin qui disputate, importante vittoria in trasferta sul difficile campo del Ratiopharm Ulm per 66-71), il subentrato head coach Israel Gonzalez, storico vice di Reneses dai tempi di Gran Canaria, garantisce una certa continuità di visione e di impostazione rispetto al ciclo tecnico e filosofico del suo predecessore e mentore, ed il duo Maodo-Lo più Luke Sikma fornisce un valore aggiunto per nulla da sottovalutare in termini di apporto tecnico e tattico, ma soprattutto di coesione dello spogliatoio e di trasmissione di quei valori d’identità , orgoglio e appartenenza assolutamente fondamentali per una squadra come l’Alba Berlino per poter competere ad un livello così alto.
Ne sa qualcosa ad esempio il Maccabi Tel Aviv caduto alla Mercedes-Benz Arena di Berlino per 91-86 proprio nell’ultimo turno disputato la scorsa settimana, e stiamo parlando di una delle formazioni più in ritmo del momento e con tutte le intenzioni di giocarsi fino in fondo l’accesso alla Final Four 2022.
Il gran mattatore dello storico successo ai danni degli israeliani è stato lo svedese Marcus Eriksson autore di 19 punti con 5/8 da 3 punti (capace di trasformarsi in un autentico ago della bilancia grazie ad un tiro dalla distanza potenzialmente devastante), ed oltre ai già citati Luke Sikma e Maodo-Lo, occhi sempre puntati sul ’98 Oscar Da Silva (assolutamente da seguire, 11.8pt e 3.5r di meedia) e massima attenzione alla capacità di produrre impatto rilevante in poco tempo da parte del centro di 223 cm, classe 1996, Christ Koudaje, autore di 12 punti con 4/5 da 2, 4/4 ai liberi in poco meno di 11 minuti in campo (per lui 6.8pt e 5r in neanche 9 minuti di gioco a gara).
Un impegno assolutamente da non sottovalutare.