Il sogno si spezza a 8/10 dalla fine, quando Higgins inchioda il definitivo 84-82 che manda il Barcellona a giocarsi l'Eurolega contro l'Efes Pilsen. Milano è confinata alla finale per il terzo posto, domenica alle 17:30 contro il Cska Mosca, ma avrebbe ampiamente meritato di andarci, a quella finalissima. La squadra di Messina ha fatto un capolavoro, ha messo in difficoltà quella che in regular season è stata nettamente la squadra più forte d’Europa, ha avuto con Punter una tripla a campo aperto per andare avanti, per andare in finale. L’ha sbagliata e il suo sogno si è spezzato. Peccato, perché questa Olimpia ha il carattere del suo leader Ettore Messina. E ha dimostrato che tra le grandi d’Europa ci può stare eccome.
Il Barça sembrava poter controllare, quando ha preso il largo nel finale del primo tempo, arrivando anche a +11 e tornando negli spogliatoi avanti 51-42. Messina ha chiesto ai suoi di salire di livello in difesa: è stato accontentato. Il terzo quarto dell’Olimpia è da grande, anzi da grandissima: 29-16 e blaugrana alle corde, sotto anche 67-59 e incapaci di sfondare il muro di Messina. Calathes è l’uomo della scossa, quello che riapre la partita e regala un ultimo quarto stellare, da mangiarsi le unghie per l’emozione. L’ultimo quarto è un testa a testa, uno scambio di pugni tra due grandi pugili che sanno come sfondare la guardia avversaria. Il Barça perde Calathes a 3’20” dalla fine, Milano prova ad approfittarne. L’ultimo minuto comincia dall’82-82: l’Olimpia nell’ultimo possesso riesce a liberare Punter, incontenibile per tutta la ripresa, ma la sua tripla si infrange sul ferro. Il Barça raccoglie e parte in contropiede, Higgins prova il canestro da due e decide una partita che sembrava avviata verso il supplementare