Il valore della vittoria contro la Effe (99-85 il punteggio finale), maturata nel corso di una partita sempre controllata dalla Germani e disputata ad alti ritmi da entrambe le parti, porta con sé la grande voglia di riscatto di una squadra intenzionata a superare la fase di impasse degli ultimi mesi e lasciare quanto prima il fondo della classifica.
Spigliata, decisa e concentrata per tutto l’arco della gara, la prima Germani di coach Buscaglia vince e convince, con scelte di gioco azzeccate e, soprattutto, con energia e solidità mentale. Impressionante è il contributo complessivo del gruppo, che chiude la serata con ben sei giocatori in doppia cifra: con 24 punti, Crawford (nella foto) è eletto top scorer di serata, seguito dai 19 di Cline, dai 14 di Chery e Ristic e da Burns e Kalinoski autori, rispettivamente, di 12 e 10 punti.
Partenza fluida in attacco per la Germani, che con la coppia Burns-Cline firma il 4-0 ai danni della squadra felsinea. La Fortitudo risale la china, intenzionata a dare del filo da torcere agli uomini di Buscaglia: sempre alle calcagna della Germani, la rincorsa degli ospiti porta al sorpasso (+5 il margine massimo di vantaggio raggiunto) ma non conduce alla conquista del primo quarto di gioco, che è invece appannaggio di Brescia per 22-19.
Una tripla dall’angolo di Crawford apre il secondo periodo sul parquet del PalaLeonessa A2A, azione che contribuisce ad iniettare ulteriore fiducia nel serbatoio bresciano. Il momento di slancio della Germani non si esaurisce: a 3′ dall’intervallo Brescia è al timone della sfida con un allungo nel punteggio di +10, bottino che custodisce e protegge fino alla sirena di fine primo tempo, messo in cassaforte sul 46-35.
Al rientro in campo la Fortitudo cambia decisamente tono: in 4′ il team di Meo Sacchetti prova con tutte le proprie forza a ribaltare le carte in tavola e accorcia fino al -4 , confermandosi un’avversaria tutt’altro che spenta. Sulla scorta dell’esperienza e intenzionata a non gettare alle ortiche il prezioso vantaggio accumulato nel primo tempo, la reazione d’orgoglio della Germani non tarda ad arrivare: Cline torna a gonfiare la retina, si riaccendono Chery e Kalinoski e, in generale, encomiabile è il contributo messo in campo dal gruppo al completo. Allo scadere del terzo quarto, il tabellone recita +14 per una Brescia, fin qui, lucida e grintosa.
L’apertura del quarto periodo premia la Fortitudo, nuovamente autrice di un parziale positivo con cui prova a ricucire lo strappo e a ridurre il gap. In rincorsa perenne e per nulla intenzionata a cedere, fattore che restituisce ancor più valore all’ottima prova di Brescia, la squadra bolognese rimane sul pezzo. Tuttavia, sulla strada per la speranzosa risalita, gli ospiti incrociano una Germani con il coltello tra i denti, avanti di dieci punti ad una manciata di secondi dalla sirena finale. E proprio il finale non riserva sorprese: Brescia sale in cattedra e la vittoria, meritata e agognata, è tutta da gustare per la squadra di casa.