L’importante a questo punto è vincere. La Snaidero l’ha fatto sia pure in una serata così così come ammette il tecnico Frates: «Non è stata una delle nostre migliori partite, ma quattro gare in sette giorni sono pesanti da sostenere, soprattutto in momenti così delicati. Dobbiamo pure ricordarci i problemi fisici che ormai ci accompagnano da tempo, anche se avete visto in campo Alibegovic per 25 minuti nonostante un solo allenamento in settimana. Affrontare un tour de force così non è facile anche dal punto di vista emotivo, perché in ogni partita ci si gioca una fetta di stagione con una classifica con soli 8 punti tra 8ª e 18ª».
C’è stata qualche difficoltà contro la zona?
«Abbiamo giocato male il finale del secondo quarto e molto male i primi minuti del terzo, specie contro la loro zona 3-2 che attaccavamo usando troppo la penetrazione e ignorando, viceversa, la circolazione di palla. È stata la prima partita in cui ci siamo trovati così a lungo davanti a questa difesa. La scelta fatta dalla De Vizia ha pagato poiché ha tolto dal gioco Woolridge sul quale Johnson, uomo di punta ed eccellente difensore, ha esercitato un’ottima pressione. Quando la palla è circolata di più, sono arrivati buoni canestri dall’angolo e valide penetrazioni di Mills, più presente di altre volte, ma ancora troppo falloso, con scarico. Alla fine, abbiamo avuto ben cinque uomini in doppia cifra».
Con Dal Monte si ragiona sul +5 a favore della Dc Vizia e il pessimo ultimo quarto costato la sconfitta: «Abbiamo affrettato un paio di situazioni, portandoci poi dietro le frustrazioni di qualche tiro sbagliato. C’è il rammarico, dopo lo sforzo fatto per passare avanti, di non avere guadagnato qualche punto di più. Del resto, quattro partite sotto stress come quelle giocate ultimamente potevano portare a uno scarico psicologico come questo».
Franco Fraccalaglio
Il presidente può sorridere: un successo fondamentale. Capitan Teo: gruppo unito
(fr.to.) Soddisfatto Edi Snaidero: «Una vittoria fondamentale che ci permette di tenere cinque squadre sotto di noi in classifica. Avellino ci ha messo in difficoltà con la zona: importanti le azioni di rottura di Mian e Mills per venirne a capo, poi nel finale abbiamo giocato bene. Proprio Silas ha dato un segnale forte di quelle che sono le sue potenzialità: ne sono contento. I play – off? Aspettiamo ancora due partite, poi ne riparliamo».
Onore a Davide Cantarello, che ha toccato le 400 presenze assolute in serie A (101 in maglia Snaidero): «Davvero non lo sapevo, ma mi fa piacere. Abbiamo patito la zona della De Vizia, ma poi abbiamo saputo allungare, anche con un po’ di fortuna, ed è arrivata la vittoria. Le nostre concorrenti continuano a fare punti e dobbiamo sempre guardarci indietro. Forse è bene così: più siamo, meglio è».
Di nuovo protagonista Ago Li Vecchi: «Era importante vincere: bravi noi a riuscirci. Nel primo tempo eravamo in grande spolvero, poi c’è stato un calo fisico evidente nella ripresa. Ora non dobbiamo mollare, facendo attenzione a ciò che succede dietro. Anche se almeno due delle prossime tre gare sono alla nostra portata e, vincendole, possiamo sperare in qualcosa più della semplice salvezza».
Teo Alibegovic: «Una grande vittoria di un gruppo unito. Sono partito bene, poi il coach mi ha tenuto in panchina per non forzare il tendine: giusto così. La pazienza con cui abbiamo attaccato la zona è stata la chiave per il successo».
Circondato dai suoi ex tifosi, Thalamus McGhee: «Vincere qui sarebbe stato per noi la ciliegina sulla torta. Tornare a Udine? Ero molto eccitato: ho ancora molti amici qui e mi fa piacere che mi abbiano salutato con calore. La Snaidero? So che ha vissuto una stagione travagliata, ma credo che ora abbia risolto i problemi».
C’è stata qualche difficoltà contro la zona?
«Abbiamo giocato male il finale del secondo quarto e molto male i primi minuti del terzo, specie contro la loro zona 3-2 che attaccavamo usando troppo la penetrazione e ignorando, viceversa, la circolazione di palla. È stata la prima partita in cui ci siamo trovati così a lungo davanti a questa difesa. La scelta fatta dalla De Vizia ha pagato poiché ha tolto dal gioco Woolridge sul quale Johnson, uomo di punta ed eccellente difensore, ha esercitato un’ottima pressione. Quando la palla è circolata di più, sono arrivati buoni canestri dall’angolo e valide penetrazioni di Mills, più presente di altre volte, ma ancora troppo falloso, con scarico. Alla fine, abbiamo avuto ben cinque uomini in doppia cifra».
Con Dal Monte si ragiona sul +5 a favore della Dc Vizia e il pessimo ultimo quarto costato la sconfitta: «Abbiamo affrettato un paio di situazioni, portandoci poi dietro le frustrazioni di qualche tiro sbagliato. C’è il rammarico, dopo lo sforzo fatto per passare avanti, di non avere guadagnato qualche punto di più. Del resto, quattro partite sotto stress come quelle giocate ultimamente potevano portare a uno scarico psicologico come questo».
Franco Fraccalaglio
Il presidente può sorridere: un successo fondamentale. Capitan Teo: gruppo unito
(fr.to.) Soddisfatto Edi Snaidero: «Una vittoria fondamentale che ci permette di tenere cinque squadre sotto di noi in classifica. Avellino ci ha messo in difficoltà con la zona: importanti le azioni di rottura di Mian e Mills per venirne a capo, poi nel finale abbiamo giocato bene. Proprio Silas ha dato un segnale forte di quelle che sono le sue potenzialità: ne sono contento. I play – off? Aspettiamo ancora due partite, poi ne riparliamo».
Onore a Davide Cantarello, che ha toccato le 400 presenze assolute in serie A (101 in maglia Snaidero): «Davvero non lo sapevo, ma mi fa piacere. Abbiamo patito la zona della De Vizia, ma poi abbiamo saputo allungare, anche con un po’ di fortuna, ed è arrivata la vittoria. Le nostre concorrenti continuano a fare punti e dobbiamo sempre guardarci indietro. Forse è bene così: più siamo, meglio è».
Di nuovo protagonista Ago Li Vecchi: «Era importante vincere: bravi noi a riuscirci. Nel primo tempo eravamo in grande spolvero, poi c’è stato un calo fisico evidente nella ripresa. Ora non dobbiamo mollare, facendo attenzione a ciò che succede dietro. Anche se almeno due delle prossime tre gare sono alla nostra portata e, vincendole, possiamo sperare in qualcosa più della semplice salvezza».
Teo Alibegovic: «Una grande vittoria di un gruppo unito. Sono partito bene, poi il coach mi ha tenuto in panchina per non forzare il tendine: giusto così. La pazienza con cui abbiamo attaccato la zona è stata la chiave per il successo».
Circondato dai suoi ex tifosi, Thalamus McGhee: «Vincere qui sarebbe stato per noi la ciliegina sulla torta. Tornare a Udine? Ero molto eccitato: ho ancora molti amici qui e mi fa piacere che mi abbiano salutato con calore. La Snaidero? So che ha vissuto una stagione travagliata, ma credo che ora abbia risolto i problemi».
