TRIESTE. Oggi a Biella Roberto Casoli giocherà la 100ª partita con la Pallacanestro Trieste, squadra di A1. Un traguardo di prestigio per il pivot di Reggio, che la società festeggerà domenica 21 in occasione del prossimo impegno casalingo. «E' un obiettivo speciale - dice Casoli -. Per me questa società rappresenta qualcosa di importante. Trieste è una piazza ideale per chi, come me, vive di pallacanestro; ci sto bene sia da un punto professionale sia umano. Spero che le 100 partite con questa maglia rappresentino un punto di partenza e non di arrivo».
Un anno straordinario per Casoli, allietato dalla nascita del primogenito Nicolò e dal ritorno in azzurro con la nazionale di Recalcati. «Un anno bellissimo che speriamo continui regalandomi le stesse emozioni. La nascita di mia figlio mi ha cambiato dal punto di vista delle responsabilità. Avere una persona da crescere ti fa maturare: potrei dire che, visti i miei 30 anni, forse era ora. Dal punto di vista professionale sto vivendo un'ottima stagione. E questo è il frutto della fiducia che sento attorno a me. Con Pancotto abbiamo valutato la possibilità di cambiare il mio modo di giocare, non è stata una novità perché a Reggio, con Bernardi, avevo già provato a giocare da ala».
Un anno straordinario per Casoli, allietato dalla nascita del primogenito Nicolò e dal ritorno in azzurro con la nazionale di Recalcati. «Un anno bellissimo che speriamo continui regalandomi le stesse emozioni. La nascita di mia figlio mi ha cambiato dal punto di vista delle responsabilità. Avere una persona da crescere ti fa maturare: potrei dire che, visti i miei 30 anni, forse era ora. Dal punto di vista professionale sto vivendo un'ottima stagione. E questo è il frutto della fiducia che sento attorno a me. Con Pancotto abbiamo valutato la possibilità di cambiare il mio modo di giocare, non è stata una novità perché a Reggio, con Bernardi, avevo già provato a giocare da ala».