LIVORNO. Non sarà una stracittadina degli anni Ottanta, nè una classica come quelle con Montecatini. Ma la sfida di questa sera contro Siena resta sempre il derby toscano del basket, visto che Mabo e Monte dei Paschi rappresentano le uniche due formazioni del Granducato a viaggiare nell'olimpo della serie A. In palio per Livorno c'è la salvezza quasi matematica, per la truppa di Ataman la possibilità di continuare la corsa al quarto posto con la Kinder. Soprattutto però c'è una sorta di leadership regionale da conquistare.
C'è da vestirsi da prima piazza del basket toscano. La classifica, i roster e il budget dicono che Siena è sicuramente più forte e attrezzata di Livorno. I derby però fanno da sempre storia a sè. E il blitz della Mabo nella gara di andata, nella bolgia del PalaSclavo, parla chiaro. Una vittoria che il Monte tenterà ad ogni costo di vendicare stasera.
Gran pavese amaranto. Al PalaMacchia sono annunciati almeno tre pullman di tifosi senesi e numerose auto. Qualcosa come duecento sostenitori biancoverdi, forse anche di più, che verranno collocati nello spicchio di curva sud destinato agli ospiti. Nella città del Palio da due settimane si sta caricando questa sfida come una molla. «Incendiamo il PalaMacchia», recitava uno striscione che nelle ultime partite ha campeggiato sugli spalti del PalaSclavo. Il clima sul fronte senese insomma sarà caliente. Anche la tifoseria amaranto si è mobilitata. I North Pride chiamano a raccolta tutti gli appassionati di basket della città e annunciano un tifo da playoff.
Il derby. Si giocherà alle 20.30, arbitreranno i pisani Corrias e Lo Guzzo. La Mabo dovrà fare a meno di Alex Radojevic, che sconterà la seconda giornata di squalifica. Per il resto Banchi avrà il gruppo al completo. Dopo la pausa pasquale, la squadra si è allenata ieri pomeriggio in via Pera e tornerà a lavorare stamani, alle 10 al palasport. Sul fronte Mps mancherà ancora la torre slava Nikola Bulatovic, ma sotto canestro Ataman potrà comunque contare sul tonnellaggio di Chiacig (15.5 punti e 9.2 rimbalzi di media), sui centimetri di Topic, Zukauskas e Oztas e sull'agilità del nuovo acquisto Masiulis. Le plance restano il settore in cui la Mabo continua a soffrire maggiormente e anche sabato sera, nella sfida di Cantù, lo si è visto in modo chiaro, con Todd Lindeman che ha fatto valere i suoi muscoli contro Barlow e Garri e ha chiuso con un bel 8/12 da sotto. Stasera si dovrà cercare di contenere meglio i lunghi avversari. E sarà fondamentale il supporto al rimbalzo di Elliott, di Santarossa, di Conley. Ma Siena, come l'Oregon, ha anche un reparto esterni da brividi. Il play Stefanov viaggia con una media di 11.6 punti, ben supportato dal furetto Tolbert (unico americano in una squadra tutta dell'est), e da Naumoski. E poi c'è Boris Gorenc, guardia-ala slovena, quasi 19 punti a partita col 61% da due e il 44% dalla lunga, che dovrà essere braccato come Hines o Carlisle, e su cui Banchi alternerà probabilmente Conley (è atteso ad una reazione dal torpore degli ultimi tempi) e Santarossa (contro Cantù impreciso in attacco, ma gagliardo in retroguardia).
Contro chiunque. Sabato sera le parole di Stefano Sacripanti, nella sala stampa del Pianella, sono state chiare: «Complimenti alla Mabo. Questa squadra può vincere su qualsiasi campo e contro qualunque avversario. Ha un grande attacco, ho notato freschezza a livello mentale e atletico, li ho visti pronti dal punto di vista tattico. I tifosi amaranto stiano tranquilli: Livorno si salverà. A prescindere dalle sconfitte delle antagoniste, ha la forza per venir fuori dalla lotta nei bassifondi da sola». L'occasione per dimostrare che è vero arriva stasera. Con una vittoria.
Giulio Corsi
C'è da vestirsi da prima piazza del basket toscano. La classifica, i roster e il budget dicono che Siena è sicuramente più forte e attrezzata di Livorno. I derby però fanno da sempre storia a sè. E il blitz della Mabo nella gara di andata, nella bolgia del PalaSclavo, parla chiaro. Una vittoria che il Monte tenterà ad ogni costo di vendicare stasera.
Gran pavese amaranto. Al PalaMacchia sono annunciati almeno tre pullman di tifosi senesi e numerose auto. Qualcosa come duecento sostenitori biancoverdi, forse anche di più, che verranno collocati nello spicchio di curva sud destinato agli ospiti. Nella città del Palio da due settimane si sta caricando questa sfida come una molla. «Incendiamo il PalaMacchia», recitava uno striscione che nelle ultime partite ha campeggiato sugli spalti del PalaSclavo. Il clima sul fronte senese insomma sarà caliente. Anche la tifoseria amaranto si è mobilitata. I North Pride chiamano a raccolta tutti gli appassionati di basket della città e annunciano un tifo da playoff.
Il derby. Si giocherà alle 20.30, arbitreranno i pisani Corrias e Lo Guzzo. La Mabo dovrà fare a meno di Alex Radojevic, che sconterà la seconda giornata di squalifica. Per il resto Banchi avrà il gruppo al completo. Dopo la pausa pasquale, la squadra si è allenata ieri pomeriggio in via Pera e tornerà a lavorare stamani, alle 10 al palasport. Sul fronte Mps mancherà ancora la torre slava Nikola Bulatovic, ma sotto canestro Ataman potrà comunque contare sul tonnellaggio di Chiacig (15.5 punti e 9.2 rimbalzi di media), sui centimetri di Topic, Zukauskas e Oztas e sull'agilità del nuovo acquisto Masiulis. Le plance restano il settore in cui la Mabo continua a soffrire maggiormente e anche sabato sera, nella sfida di Cantù, lo si è visto in modo chiaro, con Todd Lindeman che ha fatto valere i suoi muscoli contro Barlow e Garri e ha chiuso con un bel 8/12 da sotto. Stasera si dovrà cercare di contenere meglio i lunghi avversari. E sarà fondamentale il supporto al rimbalzo di Elliott, di Santarossa, di Conley. Ma Siena, come l'Oregon, ha anche un reparto esterni da brividi. Il play Stefanov viaggia con una media di 11.6 punti, ben supportato dal furetto Tolbert (unico americano in una squadra tutta dell'est), e da Naumoski. E poi c'è Boris Gorenc, guardia-ala slovena, quasi 19 punti a partita col 61% da due e il 44% dalla lunga, che dovrà essere braccato come Hines o Carlisle, e su cui Banchi alternerà probabilmente Conley (è atteso ad una reazione dal torpore degli ultimi tempi) e Santarossa (contro Cantù impreciso in attacco, ma gagliardo in retroguardia).
Contro chiunque. Sabato sera le parole di Stefano Sacripanti, nella sala stampa del Pianella, sono state chiare: «Complimenti alla Mabo. Questa squadra può vincere su qualsiasi campo e contro qualunque avversario. Ha un grande attacco, ho notato freschezza a livello mentale e atletico, li ho visti pronti dal punto di vista tattico. I tifosi amaranto stiano tranquilli: Livorno si salverà. A prescindere dalle sconfitte delle antagoniste, ha la forza per venir fuori dalla lotta nei bassifondi da sola». L'occasione per dimostrare che è vero arriva stasera. Con una vittoria.
Giulio Corsi
Fonte: Il Tirreno