PESARO - «C’è il sole lì?». E’ la prima cosa che vuole sapere mister 35 punti in faccia a Verona. «Qui a Varese è caldissimo e allora mi immagino che razza di giornata estiva sia lì da voi...». Un po’ di pazienza Paolo, oggi verificherà con i suoi occhi... «E’ che Pesaro mi piace troppo - ammette Conti, quase fosse una debolezza - Per me questa è la prima volta da ex e l’emozione è fortissima. Considero la vostra città la mia seconda casa, sono stato benissimo a Pesaro e ho solo ricordi positivi». Parla con il cuore in mano l’ala più in forma del momento, e spende parole lusinghiere sul nuovo coach varesino: «Beugnot è in gamba e molto preparato. Con lui si lavora a ritmi elevatissimi, abbiamo cambiato completamente i nostri metodi di lavoro». C’è chi dice che Varese giochi meglio senza il suo play... «No, il Poz ha un’estro incredibile e in attacco ci manca un uomo che si prenda grosse responsabilità. All’inizio dell’anno il nostro asse era formato da lui e Johnson e li abbiamo persi entrambi. Sono cambiati gli equilibri, perchè il gioco è più distribuito, ma la mancanza di Gianmarco si sente». E la Scavolini? «Tifo spassionatamente per lei in Eurolega e sono contentissimo che abbia battuto la Skipper, nell’ultimo turno. Mi sembra però che non abbia ancora trovato la sua identità, nonostante siamo a marzo. Non è possibile vincere di 30 punti e perdere gare alla portata, la Scavolini ha ancora tantissimo da dire e da dare». I suoi biancorossi preferiti? «Booker e Johnson. Ho giocato con entrambi e dico con certezza che loro sono gli aghi della bilancia, i due perni su cui Pesaro deve puntare».
Cam.Ca.
Cam.Ca.
Fonte: Il Messaggero